
Chiesti 7 anni per il «cervello» del traffico
Da Napoli a Varese, la truffa dei rifiuti
Truccate le carte, l' immondizia poi tornava al Sud. E lo Stato pagavaIn un' intercettazione si parla di super profitti: «Fatturo 30 mila euro al giorno e non devo neppure scaricare i tir»
MILANO - «I profitti? Sono schizzati in aria: fatturo 30 mila euro al giorno e non devo neanche scaricare la roba». Facile, quando la «roba» è l' inesauribile miniera dei rifiuti di Napoli e i quattrini sono quelli che lo Stato paga per l' emergenza. Facile, quando la monnezza - destinata al recupero - approdava prima in provincia di Varese, per un maquillage di facciata e poi riprendeva abusivamente la strada per il Meridione. Con questo giro d' Italia dei rifiuti, Salvatore Accarino, titolare della «Lombarda servizi ecologici» di Olgiate Olona riusciva a fare girare i 30 mila euro al giorno, una montagna di soldi che però ora gli sono valsi una richiesta di condanna a 7 anni da parte del pm di Milano Fabio Napoleone. Il magistrato ha ricostruito un enorme traffico clandestino di rifiuti, in cui quelli di Napoli sono stati la magna pars, ma non gli unici. Tutti però transitavano dall' azienda di Olgiate, una sorta di «ombelico» dell' immondizia di mezza Italia. Adesso il pm Napoleone ha chiesto la condanna di una ventina di persone tra amministratori di società, camionisti o semplici intermediari del lucroso business. Lucroso quanto? Non bastassero le parole intercettate ad Accarino valgano quelle captate in una telefonata di un altro indagato, Pietro Cavallari: «Ho fatturato 3 miliardi (in lire, ndr), guadagno in un mese quello che prima facevo in un anno». La gallina dalle uova d' oro era naturalmente l' emergenza rifiuti di Napoli (l' inchiesta si riferisce al 2003) e ai soldi pubblici stanziati per affrontarla. «E' all' interno di questo appalto che tutti i profitti vengono racchiusi» ha detto Napoleone in aula. Nel 2003 la discarica campana di Giffoni Valle Piana scoppia, ha bisogno di trasferire l' immondizia altrove. Il servizio se lo aggiudica una ditta di Bologna, la Sineco, che però, scrivono gli inquirenti nelle carte processuali, «non ha lo spazio nemmeno per parcheggiare un camion». E' qui che entra in gioco la «Lombarda» di Olgiate Olona: Accarino firma un contratto con la Sineco; Varese dovrebbe recuperare i rifiuti in realtà, sostiene l' accusa, li fa semplicemente sparire (risparmiando enormemente sui costi) e tutti lucrano: basti pensare che la Sineco riceve 335 lire per ogni chilo di rifiuti portati via dal Sud e 205 le gira ad Accarino. I rifiuti di Napoli arrivavano così a Olgiate dove i documenti di accompagnamento venivano cambiati e i carichi potevano avere due destinazioni: o un impianto di Cuneo dove erano fatti passare per «compost» oppure, questa volta come scarti industriali, facevano a ritroso il percorso di andata per finire interrati in una discarica di Grottaglie (Taranto), spesso dopo essere stati mescolati a vernici, idrocarburi e scarti chimici che la «Lombarda» faceva arrivare ad Olgiate. Il meccanismo era talmente collaudato che a volte i camion non arrivavano nemmeno nel Varesotto: i dipendenti di Olgiate andavano fino a Modena in auto con le carte e i timbri per falsificare i documenti. A quel punto gli autisti appena saliti da Napoli giravano il camion a ripartivano per Grottaglie. cdelfrate@corriere.it 0,17 *** euro al chilo: quanto pagava lo Stato a chi doveva smaltire i rifiuti *** 7 *** Gli anni di carcere chiesti dal pm per il «cervello» del traffico * * * Le tappe Campania 2003 Emergenza rifiuti1 *** La discarica di Giffoni Valle Piana (Salerno) non ha più spazio: i rifiuti devono partire per una nuova destinazione *** La prima fermata è a Bologna 2 *** La Sineco di Bologna si aggiudica per affidamento diretto lo smaltimento dei rifiuti di Giffoni: riceverà 0,17 euro al chilo *** Il «maquillage» di Olgiate Olona3 *** Ma la Sineco non può ricevere i rifiuti e stipula un accordo con la «Lombarda» di Olgiate che dovrà far sparire i rifiuti *** La spazzatura ritorna al Sud4 *** Cambiati i documenti la «Lombarda» spedisce i rifiuti a un impianto di Cuneo o in una discarica di Grottaglie (Taranto)
Del Frate Claudio
Pagina 13(16 maggio 2008) - Corriere della Sera
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