Il sindaco Gianfranco Lopane l’ha chiamata «sfida-rivoluzione», dando senso e portata all’evento: l’ordinanza municipale non c'è ancora, ma per il Porta a Porta «globale» (PaP), esteso cioè all’intero abitato, è davvero una questione di giorni. Lunedì 3 giugno la data in agenda, ma non sono esclusi slittamenti: in Municipio vogliono partire col piede giusto, facendo anche tesoro delle indicazioni emerse fin qui dal quartiere pilota «Porta Pia» (350 famiglie sperimentalmente sottoposte al Pap da ottobre 2011). «Finalmente a casa» è, intanto, lo slogan che da settimane accompagna, uscio per uscio, via muro e in formato digitale, la campagna a «tappeto» della task-force allestita, in collaborazione con il Comune e con l’associazione Laterza2020, dalla «Ecologica pugliese», srl che da meno di un anno gestisce il servizio rifiuti. L'operazione è alle battute finali: ad abitazioni, scuole, negozi, centri commerciali vengono consegnati contenitori, vademecum, raccomandazioni. Un minuzioso «calendario» fa da sintesi e promemoria ad ogni tipo di utenza: indicati, rifiuto per rifiuto, cosa, come e quando depositare. Rifiuti e colori: organico, marrone; plastica e metalli, giallo; carta, cartone e tetra pak, blu; vetro, verde; indifferenziato e pannolini, grigio. I contenitori «domestici» andranno depositati all’esterno, dalle ore 20 (21 da maggio a settembre) alle ore 24 dei giorni assegnati, quelli non domestici a chiusura serale. Per gli ingombranti e le apparecchiature elettriche ed elettroniche è confermato il ritiro a domicilio su prenotazione (c'è il numero verde), pile e farmaci vanno smaltiti in raccoglitori sistemati in prossimità dei punti-vendita. Altre informazioni su www.finalmenteacasalaterza.it, domande e segnalazioni sul sito del Comune.Addio ai cassonetti, dunque: resteranno soltanto i contenitori per la raccolta degli indumenti dismessi. Se non è rivoluzione, manca davvero poco. «Siamo consapevoli degli sconvolgimenti in arrivo - spiega il sindaco Lopane -: a tutti noi viene chiesto di cambiare abitudini e stile di vita, tutto sta a non farsi condizionare dal sentito dire e dai luoghi comuni». La strategia: «Risolveremo i diversi problemi affrontandoli uno per uno, situazione per situazione».
Niente allarmismi, insomma: ogni quesito va «snidato» quando si presenta. I quesiti più sollevati: il consistente numero dei contenitori, per alcuni di difficile gestione, gli spazi dove tenerli, l’articolata procedura, i rischi connessi alla sistemazione esterna di biopattumiere, secchielli e carrellati. Alta la posta in palio, comunque: costi da abbattere (l'umido sarà conferito in Progeva a prezzi vantaggiosi: c'è la convenzione), decoro urbano da tutelare, ambiente e risorse da preservare. Per questo l’informazione si farà «martellante» nei prossimi giorni. «Raccolta differenziata, parliamone» è, infatti, l’invito dell’iniziativa congiunta Comune-Laterza2020: operatori e amministratori pubblici, guidati dall’assessore all’Ambiente Enzo Calella, torneranno sabato mattina in punti strategici del paese (piazze Risorgimento e Fratelli Barberio, via Santo Spirito), per dare risposte e raccogliere suggerimenti. Parola d’ordine: sostenibilità e senso civico.
Francesco Romano (Gazzetta del Mezzogiorno)
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