
A seguire, un breve intermezzo del segretario regionale del Pd Puglia, Michele Emiliano, acclamatissimo dalla folla, che ha sottolineato "il nostro amore per l'Italia e il forte legame al tricolore".
Veltroni ha cominciato il comizio, durato un'ora e spesso interrotto da lunghi applausi, citando chi il tricolore, invece, non lo ama affatto. Dopo il giuramento di Pontida di ieri dei candidati leghisti, vestiti con armature medievali, ha riflettuto sull'idea che si saranno fatti di noi italiani all'estero. "Ma di cosa stanno parlando? Negli altri Paesi - ha affermato Walter Veltroni - i partiti si occupano di scuola, tecnologia, di economia, non del Medioevo. E poi hanno ricominciato con gli attacchi al sud, ma si sono dimenticati che sono alleati proprio con la Lega del sud".
"Le istituzioni non sono strumento di parte - ha continuato - ma rappresentano tutti i cittadini, indipendentemente da chi governa. Basta con le dichiarazioni fatte e poi smentite. Basta con le corna fatte ai vertici dei capi di Stato. Basta con le battute. Basta con gli attacchi al Sud. L'Italia deve avere una stagione riformista, come l'hanno avuta tutti gli altri paesi europei". Chiaro il riferimento alla leadership di quel centrodestra, ormai "stanco e logorato che, dopo quindici anni, si è candidato ancora una volta alla presidenza del Consiglio, e per il quale governare il Paese sarebbe come portare una croce. Per me governarlo sarebbe un'onore".
Veltroni si è soffermato sulla necessità urgente di costruire una società, come un modello che deve coniugare la crescita del Paese e del Pil, la produzione di ricchezza e la giustizia sociale. Per il leader del Pd, la destra è divisa su tutto, anche su dove tenere la prima riunione del Consiglio dei ministri. "Berlusconi ha detto qualche giorno fa che il primo Consiglio dei ministri del suo governo si farà a Napoli - ha ricordato dal palco - ma, subito dopo, Maroni ha detto che invece si farà a Malpensa. Alla fine per mettersi d'accordo lo faranno a Roma, a Palazzo Chigi".
E intanto, ha proposto all'ordine del giorno del primo Consiglio l'istituzione di un compenso minimo salariale. "Perché i precari e le fasce deboli - ha spiegato Veltroni - sono al centro del nostro programma, così come la burocratizzazione e lo snellimento, non solo delle procedure amministrative, ma anche delle leggi". Da qui nasce il disegno di legge sull'istituzione di un Parlamento monocamerale, per un politica "che non deve ingrassare, non deve gonfiarsi la pancia come un ranocchio e poi esplodere". E poi, ha ribadito l'idea di "un Paese nuovo, un'Italia nuova, che è tornata a correre. L'Italia non è in ginocchio, come recita lo slogan dei nostri avversari. L'Italia lavora, si alza presto al mattino. Quello che si deve rialzare è il sistema politico italiano".
Il comizio è stato preceduto da un incontro al Teatro Kursaal Santalucia con il Forum del Terzo settore, a cui il candidato premier del Pd ha promesso maggiore attenzione. "Sono dell'idea che si debba istituzionalizzare il 5 per mille perché il principio della sussidiarietà è una chiave per tenere insieme la società moderna", ha detto Veltroni. Ha poi aggiunto che bambini e anziani non autosufficienti devono poter usufruire di strutture e di formazione corretta degli operatori del settore. "Quella dell'anziano - ha detto - deve essere considerata la terza fase della vita, caratterizzata da attività e solidarietà". Per Veltroni "la Chiesa ha ragione, l'emergenza educativa esiste nel nostro Paese per i giovani: l'arco di tempo della formazione non finisce con la laurea, e dev'esserci per tutti la possibilità di accedervi".
La tappa pugliese continua oggi, alle ore 16.30, in Piazza Cairoli a Brindisi, e alle 19.00 in Piazza Sant'Oronzo a Lecce. Infine, domani mattina Veltroni sarà a Taranto alle ore 11.00, in Piazza Maria Immacolata.
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