venerdì 22 febbraio 2008

Segreteria Pd, sono ore decisive i veltroniani: si discuta tutto in assemblea

L’accordo sulla segreteria del Pd va discusso (e votato) nella sede sovrana: l’assemblea provinciale del partito (in programma domani). Un dibattito serio, aperto, che certifichi anzitutto la sovranità dell’assise rispetto alle decisioni prese da comitati ristretti ed esecutivi.

E poi un programma condiviso da tutte le componenti del Partito democratico che abbia il crisma del rinnovamento imposto da Veltroni. Su questi i punti la lista «Con Veltroni. Innovazione, ambiente, agricoltura» si confronta stamane con il vicesegretario

regionale Michele Mazzarano. I rappresentanti della componente (da Luigi Conte a Salvatore De Felice, da Franco Catapano a Pino Mellone ad Alfonso Musci) non fanno una questione di nomi. La loro posizione critica non contrasta con le scelte (il ticket Pentassuglia-Santoro alla segreteria provinciale, Teresa Chiatante alla segreteria cittadina, Dante Capriulo capogruppo

al Comune di Taranto), ma con il metodo.

Ieri lo hanno ribadito in una riunione, parlando apertamente di schema da «Prima Repubblica» totalmente da riscrivere. In sintonia con i veltroniani il sindaco di Palagiano Rocco Ressa: «Sono fortemente critico con questo modo di fare che anziché favorire la collegialità delle scelte e la costruzione di un soggetto politico nuovo ed unitario, continua a privilegiare una gestione dirigistica delle scelte che ritengo dovrebbe spettare all’assemblea e alla base».

Più complessa, infine, la posizione nella galassia socialista.

Ennio Pascarella e Lino De Guido avrebbero raggiunto un accordo con i «big» del partito. Al primo spetterebbe la presidenza provinciale anche se voci dell’ultim’ora parla di una candidatura del presidente dell’Ordine dei medici Mimmo Nume incoraggiata dal consigliere regionale Pelillo; al secondo la vicesegreteria cittadina. Resta scettico, invece, Gaetano Carrozzo che riunisce oggi il suo gruppo. Il suo più che un orientamento è un auspicio: no all’accordo pattizio; sì alla riflessione critica e al rinnovamento.

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