giovedì 14 febbraio 2008

Senza primarie, ma liste con più donne e società civile

Forte rinnovamento nelle composizione delle liste del Partito Democratico per le prossime elezioni politiche di aprile, a partire da un maggiore spazio alle donne e da un’apertura quanto più ampia possibile ai rappresentanti della società civile.

La brevità della campagna elettorale ha fatto si che si scartasse l’ipotesi di organizzare delle primarie ad hoc per la scelta dei candidati che correranno per Camera e Senato. "E' impossibile – ha infatti spiegato il vicesegretario del Pd Dario Franceschini - fare le primarie come volevamo per una questione di tempi, modalità e condizioni. Aspettiamo l'assemblea costituente di sabato che dovrà votare lo statuto e, se saranno confermate le norme contenute nella Carta, sarà il Coordinamento nazionale del partito mercoledì 20 febbraio a decidere criteri, deroghe e quant’altro necessario per la selezione delle candidature”.

“Un meccanismo – continua Franceschini - che sarà profondamente diverso da quello di tutti gli altri partiti che faranno le liste chiusi in una stanza”. Un meccanismo, attraverso il quale “tutti i circoli, tutti i livelli provinciali, saranno mobilitati nella selezione delle candidature".

“I criteri con cui sceglieremo le candidature – anticipa il coordinatore della fase costituente Goffredo Bettini - sono il rinnovamento, il riequilibrio della rappresentanza di genere e il coinvolgimento di espressioni rappresentative di pezzi della società italiana”.

Non mancherà neanche con queste modalità la partecipazione: “Le liste – prosegue Bettini - le faremo ascoltando tutti gli iscritti e le varie sensibilità del partito. Senza bilancini di corrente, ma guardando al merito. E questo lavoro deve fondarsi sul coinvolgimento dei segretari regionali eletti direttamente, molti dei quali sono giovani e per me debbono rappresentare il futuro del partito”.

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