LATERZA . "C'è una possibilità concreta che il mio partito, il Pdl, mi candidi alle prossime Regionali, mi dimetto da sindaco per eliminare la causa di ineleggibilità, entro i termini previsti (oggi ultimo giorno utile, ndr), e per dare al dibattito gli elementi, la chiarezza e la trasparenza necessari per procedere e decidere in merito a tale opportunità": così Giuseppe Cristella ha motivato ieri mattina, in consiglio comunale, le sue dimissioni da primo cittadino. Lo ha fatto, visibilmente emozionato, ma anche con la "carica" di sempre. In una manciata di minuti: poche parole pronunciate, fuori programma ma non troppo, in chiusura della riunione consiliare convocata per la consegna della cittadinanza onoraria a monsignor Mario Rino Sivieri, vescovo della diocesi di Pro prià (Brasile), a cui la diocesi di Castellaneta, e Laterza in particolare, sono gemellate da quasi vent'anni (la cerimonia si è svolta subito dopo l'assise). Parole, quelle del sindaco, in parte lette, in parte aggiunte in itinere, quasi a spiegarne sfumature e significati. Cristella ha ringraziato la "sua" maggioranza, il Consiglio, i funzionari e i dipendenti comunali, "braccio operativo" della macchina municipale. Si è detto convinto di "aver amministrato, in questi nove anni, nell'esclusivo interesse della comunità", e, candidatura ed elezione a consigliere regionale permettendo, di poter proseguire "con lo stesso senso di responsabilità e la stessa dedizione" anche nel nuovo impegno istituzionale. "Laterza in questi anni è cresciuta molto, e anche tutti noi" ha infine concluso, "raccogliendo" l'applauso dell'intera assemblea consiliare, nella Cittadella della Cul tura addobbata per l'evento a seguire. Con le dimissioni di Giuseppe Cristella dalla carica di sindaco si entra adesso nella fase decisiva delle grandi manovre pre-elettorali (sul fronte pidiellino ma non solo): nei prossimi giorni - al sindaco ne restano venti per tornare, eventualmente, sui suoi passi -, insieme alla candidatura in questione si decide, per forza di cose, anche il destino del consiglio comunale in carica. Con una postilla tutt'altro che trascurabile, non marginale. La "corsa" regionale di Cristella porta infatti allo scioglimento del massimo consesso cittadino e, di conseguenza, "apre" ad una lunga gestione commissariale del Comune: per il rinnovo del consiglio si tornerebbe a votare fra un anno e qualche mese. Cristella, a consiglio spento: "Il campo è sgombro, la disponibilità c'è: aspettiamo le decisioni del partito".
Franco Romano
Gazzetta del Mezzogiorno
1 commento:
uhuhuhu come mi dispiace....
Gia mi vedo Cassano pronto a scendere in campo!
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