Arriva il Carnevale di Laterza. Sfilate, rappresentazioni teatrali e una grossa novità: la maschera laertina. La presentazione del mini-cartellone spalmato in tre giorni (10,11,12) è avvenuta ieri presso la sempre più utilizzata Cavallerizza del Palazzo Marchesale: al tavolo Mariella Bruno e Leonardo Matera, consiglieri comunali con delega rispettivamente a Associazionismo e Cultura, e da Donato Conte, vicepresidente della Consulta delle Associazioni. Le sfilate si svolgeranno domenica e martedì dalle ore 16.30 con partenza da Largo Fiera. I carri sono stati allestiti dalla Fidas e da alcuni volontari privati cittadini tra cui spicca per impegno Gregorio Scarati; Fidas, cuore pulsante di questo Carnevale laertino, già dedita negli scorsi all'organizzazione della manifestazione. Che quest'anno, però, si amplierà con la sfilata di più carri grazie anche alla collaborazione dei maestri cartapestai della non lontana Putignano. Il lunedì, poi, ci sarà l'ormai tradizionale spettacolo Maskere e Suene a cura dell'Utep. E proprio da quest'associazione è partita, già nel 2011 l'idea di realizzare una maschera che si richiamasse alla tradizione laertina.
Un progetto che ha avuto sbocco quest'anno grazie alla sinergia delle associazioni della Consulta, le cui lodi di spirito collaborativo sono state tessute dai rappresentanti istituzionali presenti. Ecco, quindi, Marchesello, neo-nato personaggio carnascialesco laertino. Il disegno è opera mirabile di Vitantonio Fosco dell' Associazione Culturale “Società & Progresso”, che tra le altre ha dato una mano alla realizzazione dell'idea. Grassoccio, baffuto e riccioluto, leggermente paonazzo ( brillo?), ovviamente scherzoso, Marchesello è la sintesi di alcuni “simboli” laertini. In primis, il richiamo ai Marchesi di Laterza, presente nel nome e nell'abito ricalcante i costumi tradizionali secenteschi nobiliari presenti nei dipinti; colori: giallo, blu e bianco, echi cromatici della maiolica laertina. La maschera vera e propria è il Mascherone della Fontana Medievale, tagliato all'altezza del labbro superiore. E al Mascherone avrebbe dovuto più avvicinarsi un'alternativa al nome di Marchesello: Marchesone, a portar rapida in mente la pinguedine del personaggio e anagrammaticamente le bocche della Fontana. Le associazioni della Consulta hanno optato, democraticamente, per Marchesello. Un'opera di sintesi che sembra riuscita. Il costume della maschera è stato cucito dalle sapienti mani di Mariella Tamborrino (sarà indossato dall'attore comico Giuseppe De Biasi), la maschera in argilla sarà approntata dai ragazzi del Liceo Artistico “Vico” di Laterza, la riproduzione in cartapesta, opera del Philos Lab4art. In conclusione Donato Conte ed Evaristo Dell'Aquila, rappresentante Fidas, si sono augurati che «la manifestazione possa crescere di anno in anno e magari avvicinarsi per notorietà ad altri più radicati Carnevali». Propositi seri per il Carnevale laertino.
Francesco Di Candia (Corriere del Giorno)
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