Il sindaco Lopane presenta il progetto Pirp: 780mila euro per la prima area verde del centro urbano
LATERZA – Era un vecchio stadio, diventerà il più grande polmone verde del centro urbano.Il “comunale” e la sua lunga storia di pedate ad un pallone e calzoncini corti finiscono in soffitta, archiviati da un Pirp. Che detto così suonerebbe pure un po’ irriverente, se non fosse che dietro all’acronimo di Piano Integrato per la Riqualificazione delle Periferie si apre una prospettiva nuova e certamente più “ossigenante”. Come può esserlo il bell’ulivo monumentale che ieri mattina gli amministratori laertini hanno fatto posare simbolicamente al centro del vecchio rettangolo polveroso del campo sportivo.«Un albero – dice il sindaco Gianfranco Lopane – al posto della posa della prima pietra, proprio perché qui nascerà un grande parco attrezzato, il primo polmone verde nella città». Un cambio di rotta deciso, alla cui origine c’è comunque un progetto avviato nel 2006 dalla seconda Amministrazione Cristella, ma che testimonia di un diverso modo di pensare la vita della comunità dopo un decennio di cementificazione arrembante e di case costruite in ogni buco possibile.Il verde, insomma, al posto del grigio. Un po’ come il monito in poesia di Gianni Rodari, “Un pezzo di prato”, che due alunni delle elementari (tra i tanti presenti della “Diaz” e della “Marconi” ma anche i più grandicelli della Dante-Michelangelo) leggono al cospetto di sindaco, assessori, consiglieri e architetti. «Voi metteteci il prato che l’altalena la facciamo noi». Appunto. E opportuno, in quest’ottica, è anche il messaggio di don Oronzo Marraffa, parroco di Santa Croce, stavolta rivolto ai bambini: «Piantare un albero è un piccolo gesto, ma può far andare meglio il mondo». Che poi anche i grandi abbiano “ascoltato” è, ovviamente, cosa buona e giusta.E se poi un’opera del genere servirà pure a «tenere i bambini un po’ più lontani da Facebook – una volta si diceva “dalla strada” – e più vicini al verde», beh c’è solo da augurarselo. Motivi, data un’occhiata al progetto illustrato dal sindaco, ne avranno. Più di metà del vecchio stadio, infatti, diventerà un’area a verde attrezzata, con laghetti e area ristoro (chi la gestirà dovrà curare la manutenzione del complesso); mentre dall’altra parte sorgerà un campo di calcetto, giusto per rendere onore all’illustre “avo”. Non solo: nei 780mila euro dell’appalto, un primo stralcio affidato alla ditta Di Taranto di Laterza, c’è anche altro. Nella zona 167, sulla strada per Santeramo, sorgerà un altro campo polifunzionale attrezzato, e le due zone saranno collegate da una pista ciclabile. Muri abbattuti e cemento “cancellato”, con via Monte Sabotino che avrà finalmente uno sbocco.Il resto arriverà col secondo stralcio, ancora da progettare (per un totale di 1,9 milioni) ma qualche idea nuova in cantiere, come il park & ride.«Tutto ciò – spiega il sindaco ai bambini – lo stiamo facendo per voi». E, raccolta la poesia dalle mani dei bambini, non si lascia sfuggire l’occasione: «Ne faremo il nostro manifesto della bellezza, regalandolo a tutti gli amministratori e ai tecnici comunali». E a quelli un po’ più anzianotti che si lasciano andare all’amarcord (“tanti anni fa giocavamo noi su questo campo…”), basterà la seppur magra consolazione che, almeno lo stadio, una seconda chance l’ha avuta.
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