mercoledì 5 agosto 2009

Maggioranza e opposizione rottura sul nuovo statuto

LATERZA . Maggioranza e opposizione, rottura in consiglio, venerdì sera. Netta, totale. La seduta riprende lo scenario dell'ultima riunione, di cui era aggiornamento. Stesso avvio, identico epilogo: Francesco Catapano e Giuseppe Stano (Pd), Arcangelo Cirielli (Idv) e Sebastiano Stano (Sdi) abbandonano l'aula, la maggioranza (Francesco Perrone ex centrosinistra compreso) approva i punti in elenco (rinviati nel precedente consiglio, dopo l'approvazione di altri, tra cui il consuntivo 2008, a banchi di minoranza vuoti). Il nodo è lo statuto da modificare. La proposta del centrodestra riguarda gli articoli relativi alla procedura per la revoca del presidente del consiglio e del difensore civico (maggioranza assoluta anziché qualificata, così come attualmente previsto per la elezione delle stesse cariche, motiverà Saccomanni, Pdl), la minoranza in seguito rivendica discussione più ampia e articolata, anche sulla base di una bozza da essa presentata in consiglio, a sostegno della ricerca di stesure condivise, nel dicembre scorso: il tutto, a situazione azzerata.
Le posizioni non si avvicinano.
"Nessuna vendetta nei confronti di alcuno, solo un fatto di organizzazione, puntiamo a rilanciare l'amministrazione nell'interesse della comunità" afferma il sindaco Giuseppe Cristella, in risposta a quanto sostenuto dalla minoranza circa il tentativo di rimuovere il presidente del consiglio in carica (Franco Frigiola, candidato Udc alle provinciali) sotteso alle modifiche proposte; "In questo modo lo statuto diventa espressione della sola maggioranza, così demolite consiglio e democrazia" ribatte Sebastiano Stano, e di "consiglio svuotato" parlano anche Cirielli e Catapano. Il voto a seguire parte dal disguido procedurale dell'altra seduta (non si era votato): si è ancora in prima convocazione, per le modifiche statutarie è necessaria la maggioranza qualificata (14), con 11 voti a favore e un'astensione (del presidente Frigiola) il punto non passa. Passano invece i rimanenti, con i voti del centrodestra (13): alienazione di aree di comunali (in località Serra Lapillo: prezzo di partenza 83mila euro; in località Cappuccini, ex mattatoio: 1,68 milioni), il regolamento per le adozioni dei cani del rifugio comunale e la variante urbanistica per la realizzazione dell'opificio industriale "Mancini Infissi srl" in contrada Candelora. Il sindaco: "Noi pensiamo allo sviluppo di Laterza, l'opposizione perde, insieme ai consensi, anche la dignità di fare politica".
FRANCESCO ROMANO - La Gazzetta del Mezzogiorno - 4 agosto 2009

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