«Questo è un primo passo verso il recupero del Festival della Terra delle Gravine», ha detto in conferenza stampa, svoltasi nella sala giunta della Provincia di Taranto, il sindaco di Laterza, Gianfranco Lopane. Sono quattro gli spettacoli che costituiscono l’ossatura della programmazione, incentrata sui temi dell’amore, della giustizia, dell’ecologia e del femminicidio, cui farà da corollario la sezione «Teatri per diletto», anche questa costituita da quattro appuntamenti/laboratorio, un progetto di azione culturale per dare voce a «forme artistiche di resistenza locali», per usare le parole di Leonardo Matera, l’«apprendista filosofo» (come lui stesso si definisce provocatoriamente) e consigliere delegato alla Politiche culturali e giovanili del Comune di Laterza, che di «Sipario a corte» è l’ispiratore con la consulenza artistica di Giovanni Tamborrino.
Apre la rassegna, il 19 luglio, «Sconcerto d’amore», uno stravagante luogo d’incontro tra musica e funambolismo reso possibile da Ferdinando D’Andria e Maila Sparapani, in arte Nando & Maila, con i quali può accadere che un virtuoso di violino si trasformi in un chitarrista rock e un’ex trapezista si metta a recitare «Giulietta e Romeo» di Shakespeare.
Da due ribelli della scena il 26 luglio si passerà al fuorilegge per antonomasia, Robin Hood, l’arciere refrattario alle ingiustizie sociali che la compagnia Armamaxa di Foggia rilegge nella «Storia di Roberto di Legno che colpiva sempre nel segno».
Sono spettacoli per un pubblico senza età, come «L’Odissea al tempo del riciclo» che il Carro dei Comici di Molfetta presenta il 9 agosto con l’obiettivo di sensibilizzare gli spettatori all’utilizzo delle energie alternative, unendo mito e temi ecologici.
E se il teatro ha la funzione di rendere più consapevoli, «Erodiade: la violenza dell’amore che vuole», l’opera di Giovanni Tamborrino in scena il 17 agosto, intende interrogarsi su un’emergenza figlia di una società malata, contro la quale occorrono antidoti culturali potenti. Sono pertanto forti anche i contenuti dello spettacolo, per questo consigliato - a differenza dei precedenti - a un pubblico adatto alla tematica affrontata.
La sezione «Teatri per diletto» verrà inaugurata il 27 luglio da Asd Stili con Stile di Laterza con «Una serata di ordinaria follia», riflessione sul disagio sociale e l’alone di normalità all’interno del quale ci si è abituati a circoscriverlo. A seguire, il 7 agosto, si aprirà una finestra sul teatro popolare e gli arcaismi dialettali con la compagnia Isea di Laterza nella commedia «A’ zit», mentre il 14 agosto La scena di Laterza presenterà «Il Sogno (la badante)», spettacolo incentrato sul bisogno di protezione del suo protagonista. Chiusura il 16 agosto con l’Utep di Laterza in «Chese e peteje», un viaggio nella tradizione sul filo della memoria.
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