giovedì 4 giugno 2015

Analisi del voto: crollano Forza Italia e PD, bene le civiche. Ma è un'altra occasione persa per Laterza...

Mai come stavolta a Laterza hanno perso tutti.
Hanno perso i partiti tradizionali Forza Italia e Partito Democratico che hanno fatto registrare le loro peggiori performance di sempre. Solo 573 consensi per la Poli Bortone, 600 voti in meno delle Europee dello scorso anno, quasi 4000 rispetto alle Regionali del 2010. Altri tempi.
Mancano invece 1200 voti al PD di Laterza rispetto alle europee dello scorso anno, si passa dal 33% dei consensi della scorsa tornata elettorale (primo partito a Laterza) allo striminzito 11% di queste Regionali. Risultato figlio anche di una scriteriata campagna elettorale fatta di attacchi continui alla Lista del Presidente Emiliano, alla candidata Vita Surico e al Sindaco Lopane. Uno dei più bassi risultati in tutta la Provincia, dovrà indurre il PD locale a delle profonde valutazioni.
Buono il risultato del Movimento 5 Stelle che supera le 900 preferenze, pur subendo un calo rispetto ai 1338 consensi delle scorse Europee.
Veniamo alle 3 liste civiche e alle occasioni perse. Ottima performance di Francesco Perrone per il Movimento Schittulli, che nel silenzio e nel disinteresse generale, senza comizi, senza colleghi di cordata nè grandi elettori, ha superato i 1200 voti di preferenza, non troppo lontano dall'elezione a Consigliere Regionale fissata per il suo movimento a quota 2000 voti.
La più grande occasione persa è senz'altro però quella che ha condotto Vita Surico ad un passo dall'elezione. Testa a testa fino a lunedi pomeriggio con il tarantino Gianni Liviano che alla fine l'ha spuntata per 300 voti. Le oltre 3200 le preferenze raccolte in tutta la Provincia di Taranto (1535 a Laterza) rendono la Surico la prima dei non eletti. Tanti i rimpianti, anche alla luce del fatto che nessuna donna è stata eletta nella maggioranza del Presidente Emiliano e che Vita Surico avrebbe potuto legittimamente aspirare ad un assessorato nella prossima Giunta Regionale. Decisive per la mancata elezione la dura campagna elettorale del PD contro la Lista Emiliano e il Sindaco e la candidatura dell'ultim'ora di Agostino Perrone.
Agostino Perrone, appunto. Paradossalmente il più suffragato a Laterza con i suoi 1727 voti di preferenza, esce ridimensionato da questa contesa elettorale. Perchè? Almeno per 3 ordini di motivi:
1. all'indomani del voto, agli occhi dell'opinione pubblica si è palesato che la candidatura di Agostino Perrone ha di fatto privato Laterza di 2 consiglieri Regionali. Il "popolo" ha capito che la sua era una guerra personale interna al centrodestra (Primarie le ha chiamate lui), che però ha finito per danneggiare tutta la cittadinanza laertina.
2. Agostino Perrone, non era solo come il dott. Perrone, ma oltre ai fedelissimi Stefano D'Aprile e Licia Catucci, vantava gli appoggi illustri dell'ex sindaco e campione di preferenze Giuseppe Cristella, nonchè dei sindaci di Palagianello e Castellaneta, saliti con lui sul palco per la chiusura della campagna elettorale. I conti allora non tornano nè a Laterza, nè fuori
3. In termini assoluti, nelle primarie fra i Perrone, Agostino batte Franco di 500 voti. In termini relativi però il vincitore morale delle primarie interne sembra Franco.
Alla fine nelle regionali delle tante occasioni mancate, l'unico vero vincitore è Michele Emiliano.

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