giovedì 28 febbraio 2013

La versione del segretario: il voto politico dall'Italia a Laterza.

Quando ricopri, sia pure pro tempore, la carica di segretario del locale circolo del Pd non puoi esimerti dal commentare il risultato di un elezione che, sia pure da portatore d'acqua, coinvolge il tuo partito.
L'analisi del voto è da sempre uno dei momenti più attesi per chi milita attivamente in un partito, per chi ci crede quindi. Spesso si perdono ore, magari rammaricandosi di quello che si poteva fare e non si è fatto, di quel che poteva essere e non è stato.
Ma, a mio avviso, queste elezioni vanno ri-viste tenendo in grande conto il ruolo del MoVimento 5 Stelle. A livello italiano, un centrosinistra rinunciatario ha vinto di un soffio in entrambe le camere del Parlamento ma non ha, almeno al Senato, i numeri per poter governare in autonomia. 
Sono ore difficili per l'Italia che attende spasmodicamente un governo vero che, sembra evidente, trovi sponde anche in altri (mi auguro nel M5S!) e che faccia poche cose necessarie per tornare a vivere in una Paese normale, cose che riavvicinino la gente alla politica (legge elettorale, tagli alla politica, legge anti-corruzione e sul conflitto d'interessi). Lo vogliamo tutti e adesso ci sono due compagini che non possono non parlarsi e lavorare, sia pure per poco tempo, insieme.
Spostandoci ai livelli "inferiori", quello pugliese e tarantino, l'analisi si fa più complessa e amara. Il centrosinistra ha perso e ha perso male: in Puglia come a Taranto, circa 6 punti percentuali sia al Senato che alla Camera ci separano dalla coalizione di centrodestra, con l'aggravante che in provincia, alla Camera, siamo scavalcati dai "grillini". 
Qualcosa è andato storto, è evidente. Ma ancor più evidente può essere un probabile lassismo che ha favorito la ripresa del PdL pugliese, fino a pochi mesi del tutto assente. Riflessioni in corso, per un voto che è sì nazionale ma che non può essere trascurato, anche in vista di appuntamenti locali non meno importanti.

Il voto laertino, invece, ci consegna un quadro nettamente migliore rispetto a quello a tinte fosche appena descritto. 
La nostra coalizione, a Laterza, vince al Senato alla Camera, in entrambi i casi di pochissime lunghezze. M5S si conferma, peraltro, un fattore rilevante anche nella nostra città.
Guardo a queste elezioni con cauta soddisfazione: i dati complessivi sono migliori rispetto al circondario e in linea con quelli nazionali. Di questo, devo ringraziare i tanti laertini che hanno creduto alla proposta dei progressisti e di Bersani, votando Pd e gli alleati SEL e Centro Democratico. 
E' evidente che prendere in considerazione il dato partitico (che ci vede al terzo posto dopo PdL e M5S a livello locale) risulta deludente ma, considerando che il voto a sinistra ha tanti interpreti che "spezzettano" il consenso, va valutato con estrema attenzione e senza, però, fustigarsi e piangersi addosso: la nostra coalizione ha partiti veri che portano il loro contributo in maniera decisiva. C'è pluralità, insomma. E non è affatto una cattiva notizia.

Infine, un breve pensiero rivolto ai grandi dirigenti del Pd: adesso si deve cambiare! E quando si cambia, si cambia tutto: volti, atteggiamenti, politiche. Una sinistra impaurita e conservatrice ha portato a questo. Il coraggio non deve più mancarci.
Ascoltando la gente, non sbaglieremo più. Aprendoci ai giovani e alle donne, ritroveremo la strada.
Basta steccati, basta ideologie: essere di sinistra significa andare "oltre", capire il bisogno dei più deboli, lavorare per una crescita economica che non lasci nessuno indietro.
Nella speranza che il Paese trovi una sua stabilità, il partito s'interroghi subito. 
Non c'è un'Italia migliore se non c'è un Partito Democratico migliore!

Leonardo Matera

lunedì 25 febbraio 2013

Onda Grillo anche a Laterza. Tiene il centrosinistra vincendo sia alla Camera che al Senato

Alla fine la coalizione di centrosinistra a Laterza la spunta sia alla Camera che al Senato, nonostante l'onda 5 Stelle, nonostante gli "scatti" verso la Regione dell'ex Sindaco Cristella. 2443 (32,3%) i voti della coalizione di centrosinistra al Senato (1594 quelli del PD), 2568 (30,36%) le preferenze ottenute alla Camera dalla coalizione composta da PD, SEL e Centro Democratico. Risultato tutt'altro che scontato, dal momento che la Provincia di Taranto è stata una Caporetto per la coalizione di centrosinistra che ha perso in 25 comuni su 29 (vittorie solo a Laterza, Grottaglie, Carosino, Faggiano), ma anche nei limitrofi comuni della provincia di Bari non è andata meglio con ampie sconfitte a Santeramo, Gioia, Altamura, Gravina. Da segnalare anche l' ottimo risultato del Movimento 5 Stelle di Laterza (1849 voti al Senato, 2251 alla Camera), con ampia diffusione del voto "grillino" fra giovani e studenti. Non è invece bastato al centrodestra sbandierare l'argomento del possibile ripescaggio di Cristella alla Regione per effettuare il sorpasso sulla coalizione di centrosinistra (104 voti in meno al Senato, 15 alla Camera). Fra i risultati dei Comuni limitrofi spicca soprattutto il dato elettorale di Ginosa con un Movimento 5 Stelle primo partito al 40% dei voti, in uno dei feudi storici del centrodestra ionico. A Castellaneta, invece, probabile elezione alla Camera del Sindaco PDL Giovanni Gugliotti.

mercoledì 20 febbraio 2013

Pista di pattinaggio, presentato in Regione il progetto per il completamento e il recupero. Abbandonata per 13 anni non è mai stata completata

Pista di pattinaggio su ruote di Via Roma, c’è un progetto per “recuperarla”. L’annuncio è di quelli che fanno notizia: realizzata circa tredici anni fa (amministrazione di centrosinistra, Vito Cassano sindaco), in periferia del paese, in prossimità della statale 7 per Cstellaneta, quella pista non è mai stata inaugurata. Da quasi tre lustri in stato di abbandono, in evidente stato di degrado, è tornata da qualche giorno a far parlare di sé: è del 14 febbraio scorso la delibera con cui la giunta municipale ha approvato il progetto preliminare finalizzato, appunto al recupero della struttura mai utilizzata. L’intento è quello di intercettare i contributi disponibili nell’ambito del Programma triennale regionale per l’impiantistica sportiva (l’avviso pubblico della Provincia per l’accesso ai finanziamenti è del 18 dicembre scorso): 35.500 euro la spesa complessiva prevista. Il Comune contribuirà per 5.500 euro, già impegnati nel bilancio 2013 in corso di formazione. Dotato di servizi igienici e spogliatoi, l’impianto insiste in un’area di oltre tremila metri quadrati che comprende anche un piccolo chiosco ed altre strutture per attività all’aperto: un piccolo anfiteatro per serate estive sotto le stelle, una zona giochi per i più piccoli, percorsi ciclabili  e camminamenti vari. Attualmente, scrivono nella relazione allegata alla delibera i progettisti dell’Ufficio tecnico comunale, la pista di pattinaggio ha bisogno di un’accurata manutenzione straordinaria. Il suo regolare utilizzo sarebbe infatti inibito dalle cattive condizioni di quanto la circoscrive: sono da risistemare le aree a verde, è in gran parte da rifare la pavimentazione, sono da completare le recinzioni perimetrali e i servizi. Lunga, insomma,  la lista degli interventi previsti: mancano gli infissi al chiosco, agli spazi igienici e agli spogliatoi, è tutto da ripristinare l’impianto elettrico dell’illuminazione esterna, nel frattempo messo duramente alla prova da usura (da abbandono) e atti vandalici (pali divelti, plafoniere asportate), sono ancora da ultimare gli allacciamenti alla fogna, alla rete idrica e alla fornitura elettrica. La polifunzionalità dell’impianto (e dell’intera area) passa ovviamente dalla utilizzazione degli spazi a disposizione. Esercizio quest’ultimo che rimasto incredibilmente ignorato per tredici lunghi anni (fino a determinare l’attuale degrado), dovrebbe adesso positivamente giovarsi dal progetto di recupero in corso e dalla prossimità con il Parco Urbano di località Spaccatornese, in avanzato stato di realizzazione.
Francesco Romano (Gazzetta del Mezzogiorno)

martedì 19 febbraio 2013

Albi per imprese e professionisti. Garantiranno rotazione e trasparenza negli affidamenti diretti

Altra importante novità in tema di trasparenza della pubblica amministrazione approvata qualche giorno fa dall' Amministrazione Lopane. Il provvedimento, già presente nel programma amministrativo del centrosinistra, mira alla creazione di un Elenco Operatori Economici per l’affidamento di servizi e forniture in economia di importo fino a 211.000,00. L'elenco, distinto per categoria merceologica, servirà al Comune di Laterza per creare una base conoscitiva degli operatori presenti nel mercato interessati a fornire beni e/o servizi per l'Ente stesso. La novità assoluta sta nel fatto che l'affidamento dell'incarico avverrà senza previa pubblicazione di un bando di gara, con invito rivolto ad almeno cinque soggetti, se sussistono in tale numero aspiranti idonei, da attingere dall'Elenco e, soprattutto, che verrà escluso dall'affidamento, in ossequio al principio di rotazione, chi ha già ricevuto, nel corso dell’esercizio finanziario, un affidamento di importo non esiguo.  L'aggiudicazione avverrà in base ai criteri di valutazione dell'offerta indicati nella lettera d'invito. L'invito alla gara, riportante di volta in volta i termini e i criteri di aggiudicazione dell'offerta, sarà trasmesso ai soggetti selezionati, mediante e-mail (o solo in via residuale via fax), all’indirizzo (o al numero) indicato nella domanda d'iscrizione.
Le ditte che intendono manifestare la propria volontà ad essere inserite nell’elenco di cui al presente avviso dovranno far inviare la domanda, dal giorno della pubblicazione del presente avviso,
entro e non oltre le ore 12,30 del giorno 6.3.2013 mediante posta certificata o email al seguente indirizzo: comunelaterza@pec.rupar.puglia.it (previa compilazione della domanda, sottoscrizione e sua successiva scannerizzazione, del documento di identità compreso).


martedì 12 febbraio 2013

Contributo fino a 300 euro per l'iscrizione agli asili nido. Pubblicato il bando sul sito del Comune

Pubblicato la settimana scorsa il Bando per l’assegnazione dei servizi di prima infanzia presso gli asili nido convenzionati. La misura, già prevista nel programma amministrativo, fortemente promossa dall’Amministrazione e dall’assessorato ai Servizi Sociali, è stata adottata dall’Ambito Territoriale TA/1 e prevede una copertura del costo del servizio a carico dei genitori nella misura massima di €.300,00 mensili per 11 mesi (settembre-Luglio) e per una frequenza minima di 4 ore giornaliere e massima di 8 ore giornaliere così come scaglionata nella seguente tabella:
Fasce di reddito Misura copertura quota mensile
ISEE da . 0,00            a . 6.000,00       100%
ISEE da . 6.001,00     a . 10.000,00       80%
ISEE da 10.001,00   a . 15.000,00        60%
ISEE da . 15.001,00  a . 20.000,00        40%
ISEE da .20.001,00   a .25.000,00         20%
ISEE       oltre . 25.000,01                     Nessuna copertura quota mensile
E’possibile far domanda di concessione del contributo, per la fruizione dei servizi educativi privati prima infanzia, per i bambini/e da 3 mesi (età minima di ammissione compimento del 3° mese entro il mese di settembre) ai 3 anni (compimento del 3° anno entro il 31 dicembre dell’anno educativo successivo a quello di riferimento).
Il contributo rientra nel quadro della politica di sostegno alle esigenze delle famiglie ed in particolare alle mamme lavoratrici, dal momento che le statistiche confermano che solo il 46% delle donne italiane lavora e,  tra le donne occupate, una su quattro (il 27%) lascia il proprio posto di lavoro dopo l'arrivo del primo figlio. Con questo incentivo si vuole andare a colmare una parte del gap profondo che ancora ci separa dal nord italia e dal resto d’europa relativamente alla effettiva tutela delle madri lavoratrici.
Si potrà presentare richiesta di contributo dal 05.Febbraio 2013 al 20 Febbraio 2013; i moduli e la relativa documentazione sono scaricabili sul sito istituzionale del Comune di Laterza.

lunedì 11 febbraio 2013

Laterza, "maglia rosa" fra i comuni dell'arco occidentale per la trasparenza dei siti istituzionali. Pubblicata la classifica della Presidenza del Consiglio

Hanno ancora molto da lavorare i comuni dell’arco jonico occidentale, in tema di trasparenza sui siti istituzionlali. È quanto emerge dalla classifica nazionale stilata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del progetto “Magellano – La bussola della Trasparenza”. L’iniziativa, realizzata nel portale dal Dipartimento della Funzione Pubblica, è nata allo scopo di promuovere la trasparenza attraverso il web dei servizi pubblici e la partecipazione dei cittadini. Le classifiche pubblicate ed aggiornate in tempo reale da Magellano (magellanopa.it/bussola) sono state stilate in base al rispetto di tutta una serie di indicatori prescritti nelle Linee Guida per i siti web delle P.A. approvato dal Ministero per la Semplificazione. Tra questi ricordiamo: presenza sezione Urp, trasparenza – valutazione e merito, info su organizzazione e procedimenti, carta dei servizi, retribuzioni, presenza dei bilanci comunali e degli enti o società partecipate, tempi medi dei pagamenti, eccetera. In tutto ben 42 indicatori dei quali il Comune di Ginosa ne soddisfa appena 2: pubblicità legale e presenza di Pec. È per questo motivo che nella classifica generale comprendente gli oltre 8 mila Comuni italiani per trovare il Comune di Ginosa bisogna scorrere fino alla pagina 66 di un elenco lungo 71. Occupa, insomma, la 75sima posizione ex-aequo con altre centinaia di comuni ancora indietro nel cammino verso la trasparenza. Non stanno messi meglio nemmeno gli altri  comuni dell’arco Jonico. Risalendo l’elenco troviamo subito in 58a  posizione Palagiano con 5 requisiti soddisfatti sui 42 richiesti e Mottola al 52° con 6.  C’è poi il nuovo sito istituzionale di Castellaneta che con i suoi  7 requisiti centrati e il 48° posto raggiunto non sembra aver giustificare l’investimento. Meglio di Castellaneta ha fatto Palagianello che conquista il 44° posto con 9 obiettivi conquistati. La maglia rosa dei Comuni trasparenti jonici tocca invece a Laterza – 38sima – con i suoi 13 indicatori soddisfatti. Ma  ben oltre 1200 Comuni hanno ormai raggiunto il 50% degli obiettivi di trasparenza. Serve a molto di più e per scoprirlo ci sarà  ancora molta strada da fare tra le sue maglie.
di Michelangelo Zanelli (Net-uno tv)

venerdì 8 febbraio 2013

Firmato al MISE l'Accordo di Programma: 101 milioni per il distretto del mobile imbottitto


È stato firmato l'8 febbraio al Ministero dello Sviluppo Economico - mantenendo l’impegno assunto nei mesi scorsi - l’accordo di programma per il sostegno e il rilancio del settore del mobile imbottito della Murgia: 101 milioni messi in campo da Governo e Regioni Puglia e Basilicata per fronteggiare la crisi economica che, in questa zona, ha pesantemente colpito le grandi imprese del comparto.
L’accordo si propone molteplici obiettivi: la salvaguardia, il consolidamento e il potenziamento delle imprese murgiane che operano nel campo del mobile imbottito, l’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali, il sostegno- finalizzato al reimpiego- dei lavoratori espulsi dalla filiera produttiva in questi anni di gravi difficoltà. Sono previsti inoltre interventi finalizzati ad accompagnare progetti di investimenti produttivi e di R&S.
L’intesa è stata sottoscritta dal Sottosegretario al Mise Claudio De Vincenti, dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola,  da quello della Basilicata Vito De Filippo, e dall’Amministratore Delegato di Invitalia Domenico Arcuri. Ma, dati la rilevanza e il significato che l’accordo riveste per il territorio, alla cerimonia- nel Salone degli Arazzi del Dicastero di Via Veneto- hanno preso parte anche il Sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Giampaolo D’Andrea, numerosi esponenti degli Enti Locali, rappresentanti delle organizzazioni sindacali e di Confindustria. Dei  101 milioni stanziati complessivamente, 40 sono stati messi a disposizione dallo Sviluppo Economico, altrettanti dalla Regione Puglia, 21 dalla Regione Basilicata.
A garanzia dell’organicità degli interventi, opererà- sotto la regia dello Sviluppo Economico- un Comitato di Coordinamento, formato da tre componenti: uno in rappresentanza del Mise, uno della Regione Puglia, uno della Regione Basilicata. A Invitalia il compito di fornire il necessario supporto tecnico. Di concerto con Invitalia e i competenti uffici  tecnici, il Comitato- entro 45 giorni dalla stipula dell’accordo- definirà  il Piano attuativo complessivo dell’intervento pubblico, sulla base di un utilizzo ottimale dei vari strumenti agevolativi a disposizione. “L’accordo sottoscritto- afferma il Sottosegretario De Vincenti- è il frutto del confronto costruttivo che si è svolto in questi mesi tra Governo, Regioni Puglia e Basilicata, Comuni, Invitalia, organizzazioni imprenditoriali e sindacali. Hanno potuto così prendere corpo progetti di iniziative produttive che hanno origine nel territorio stesso e che, proprio per questo, saranno in grado, col supporto delle istituzioni pubbliche e di Invitalia, di radicarsi nell’area murgiana e di valorizzarne le specifiche potenzialità”.

giovedì 7 febbraio 2013

"Marchesello", simbolo del Carnevale laertino. Sfilate, rappresentazioni teatrali e una novità, la maschera tutta laertina


Arriva il Carnevale di Laterza. Sfilate, rappresentazioni teatrali e una grossa novità: la maschera laertina. La presentazione del mini-cartellone spalmato in tre giorni (10,11,12) è avvenuta ieri presso la sempre più utilizzata Cavallerizza del Palazzo Marchesale: al tavolo Mariella Bruno e Leonardo Matera, consiglieri comunali con delega rispettivamente a Associazionismo e Cultura, e da Donato Conte, vicepresidente della Consulta delle Associazioni. Le sfilate si svolgeranno domenica e martedì dalle ore 16.30 con partenza da Largo Fiera. I carri sono stati allestiti dalla Fidas e da alcuni volontari privati cittadini tra cui spicca per impegno Gregorio Scarati; Fidas, cuore pulsante di questo Carnevale laertino, già dedita negli scorsi all'organizzazione della manifestazione. Che quest'anno, però, si amplierà con la sfilata di più carri grazie anche alla collaborazione dei maestri cartapestai della non lontana Putignano. Il lunedì, poi, ci sarà l'ormai tradizionale spettacolo Maskere e Suene a cura dell'Utep. E proprio da quest'associazione è partita, già nel 2011 l'idea di realizzare una maschera che si richiamasse alla tradizione laertina.
Un progetto che ha avuto sbocco quest'anno grazie alla sinergia delle associazioni della Consulta, le cui lodi di spirito collaborativo sono state tessute dai rappresentanti istituzionali presenti. Ecco, quindi, Marchesello, neo-nato personaggio carnascialesco laertino. Il disegno è opera mirabile di Vitantonio Fosco dell' Associazione Culturale “Società & Progresso”, che tra le altre ha dato una mano alla realizzazione dell'idea. Grassoccio, baffuto e riccioluto, leggermente paonazzo ( brillo?), ovviamente scherzoso, Marchesello è la sintesi di alcuni “simboli” laertini. In primis, il richiamo ai Marchesi di Laterza, presente nel nome e nell'abito ricalcante i costumi tradizionali secenteschi nobiliari presenti nei dipinti; colori: giallo, blu e bianco, echi cromatici della maiolica laertina. La maschera vera e propria è il Mascherone della Fontana Medievale, tagliato all'altezza del labbro superiore. E al Mascherone avrebbe dovuto più avvicinarsi un'alternativa al nome di Marchesello: Marchesone, a portar rapida in mente la pinguedine del personaggio e anagrammaticamente le bocche della Fontana. Le associazioni della Consulta hanno optato, democraticamente, per Marchesello. Un'opera di sintesi che sembra riuscita. Il costume della maschera è stato cucito dalle sapienti mani di Mariella Tamborrino (sarà indossato dall'attore comico Giuseppe De Biasi), la maschera in argilla sarà approntata dai ragazzi del Liceo Artistico “Vico” di Laterza, la riproduzione in cartapesta, opera del Philos Lab4art. In conclusione Donato Conte ed Evaristo Dell'Aquila,  rappresentante Fidas, si sono augurati che «la manifestazione possa crescere di anno in anno e magari avvicinarsi per notorietà ad altri più radicati Carnevali». Propositi seri per il Carnevale laertino.
Francesco Di Candia (Corriere del Giorno)

martedì 5 febbraio 2013

Miroglio, nuovo incontro a Bari fra luci ed ombre


Oggi pomeriggio a Bari ennesima puntata del "Caso Miroglio". Presenti i rappresentanti di Miroglio, di Wollo, la Regione Puglia, i sindaci dei Comuni di Laterza e Ginosa, gli assessori alle attività produttive di  Castellaneta e Laterza,l'assessore provinciale Galeota, sindacati e operai.
Nell’incontro di oggi, il  rappresentante della task-force regionale ha illustrato i motivi per i quali la Regione, dopo aver iniziato ad erogare, tramite l’Inps, la Cassa integrazione in deroga potrà assicurare l’erogazione soltanto per 90 giorni (fino al 31/3) e non per i previsti 4 mesi, a causa della riduzione dei trasferimenti statali e dell’aumento dei lavoratori in CIG in deroga.  Dal canto suo la Miroglio, tramite la società di scouting Wollo, ha comunicato ai lavoratori la presenza di un imprenditore che ha manifestato l’interesse ad avviare un’attività di assemblaggio e completamento di prodotti industriali in una parte dello stabilimento Miroglio (circa 15.000 mq, su un totale di 45 mila).  L’imprenditore, il cui nome non è stato comunicato, avrebbe già preso contatti personali con Regione Puglia e il Ministero Sviluppo Economico, manifestando la propria intenzione di utilizzare preliminarmente 60 lavoratori, i quali si dovrebbero costituire in cooperativa, attivando così una forma di “auto-imprenditorialità” per accedere ai benefici della legge “Marcora” n. 49/1985.
I sindacati, dopo un primo incontro ristretto con i rappresentanti della Miroglio, avuto in via preliminare, hanno espresso il loro giudizio positivo sugli sviluppi che sembrerebbe prendere la lunga vertenza occupazionale per la reale esistenza di un interesse imprenditoriale, per la possibilità di costituire una cooperativa di lavoratori trasformando così i rapporti di lavoro da “dipendente” ad “auto imprenditorialità”.
I lavoratori si sono dati appuntamento a brevissimo per valutare la proposta aziendale, mentre la Miroglio fisserà un incontro nella settimana prossima per confermare la sua disponibilità a dare la copertura contributiva per il mese di aprile; la Wollo si è impegnata a presentare, entro 30 giorni, il piano industriale del nuovo investitore e la Regione a chiedere l’incontro al MISE appena ricevuto il nuovo piano industriale.
Tanti punti interrogativi sugli altri quesiti fondamentali, quali la copertura degli ammortizzatori sociali a conclusione del periodo di deroga e, soprattutto, il destino degli altri 131 lavoratori.

lunedì 4 febbraio 2013

Gli elenchi degli scrutatori seggio per seggio. Per la prima volta sorteggio solo fra disoccupati e studenti

Sorteggiati i nominativi dei 56 scrutatori più i 10 supplenti per le elezioni politiche del 24 e 25 Febbraio. 28 anni l’età media dei 56 sorteggiati, tutti disoccupati e studenti in maggioranza donne. Tutto merito del nuovo regolamento per la nomina degli scrutatori stilato un paio di settimane fa dall’Amministrazione Lopane che ha segnato una svolta decisa nei criteri di nomina fino ad oggi adottati nel Comune di Laterza e in tutti i Comuni della Provincia di Taranto. Non solo sorteggio integrale dunque, ma anche obbligo di attestazione di status di disoccupato o studente da parte di chi ha partecipato all’estrazione, in modo da dare assoluta precedenza a chi è effettivamente senza reddito. Oltre 200 le domande pervenute agli uffici elettorali in pochi giorni. Di seguito gli elenchi:

sabato 2 febbraio 2013

Natuzzi, evitare un nuovo caso Miroglio. La settimana prossima via libera all'accordo di programma

La notizia positiva e la paura. Da una parte l'Accordo di Programma che prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro per il distretto del mobile imbottito che verrà firmato venerdi prossimo a Roma, dall'altro i timori che la vertenza Natuzzi esplosa pochi giorni fa possa diventare un nuovo "caso Miroglio" che va avanti da quattro anni. In mezzo, il fronte comune sindaci-amministratori-parlamentari deciso a combattere per 2000 lavoratori di Ginosa, Laterza, Castellaneta che in proporzione alla popolazione creano una situazione anche più grave di quella dell'Ilva a Taranto. L'hanno descritta così gli amministratori dell'estremo versante occidentale della provincia che si sono ritrovati ieri mattina nell'aula consiliare del municipio di Ginosa per annunciare iniziative comuni all'indomani del piano industriale Natuzzi che fa temere per i 600 addetti dello stabilimento di Ginosa. "A nome di tutta la città -ha detto il Sindaco De Palma- la cui posizione è stata sottoscritta e rafforzata da Gianfranco Lopane e Giovanni Gugliotti, sindaci di Laterza e Castellaneta, respingiamo non solo il modo di fare dell'azienda che non ha coinvolto gli amministratori, ma anche un'imprenditoria che lavora sui finanziamenti pubblici. Diciamo no al saccheggio dei posti di lavoro e chiediamo che venga verificato il sommerso. Argomenti sui quali hanno parlato anche il consigliere provinciale Augusto Pardo e il coordinatore provinciale del PDL Luigi Montanaro. Il primo ha denunciato la concorrenza illegale delle aziende cinesi, il secondo ha chiesto che nel comitato di monitoraggio dell'accordo di programma venga inserito un rappresentante di terra jonica. Richiesta poi fatta propria da tutti i presenti, con l'assessore provinciale Marta Teresita Galeota, la quale ha chiesto che dallo Stato arrivi cassa integrazione ministeriale reale, toccando l'altro argomento caldo di queste settimane, quello della mancanza dei fondi all'Inps per pagare la Cassa, imprevisto di cui stanno facendo le spese gli ex-dipendenti Miroglio. E poi, appunto, l'Accordo di Programma per il distresso del mobile imbottito, la cui bozza verrà presentata martedi a Bari. Ludovico Vico, parlamentare PD: "Bisogna fare di tutto perchè serva a risollevare un territorio che è sotto desertificazione industriale, oltre he assicurare la cassa integrazione".
Angelo Loreto (G.d.M.)