martedì 30 aprile 2013

Turisti austriaci soddisfatti: ottimo bilancio dopo le prime due settimane. Grande prova di accoglienza da parte di tutta la comunità laertina

Vino, olio, focaccia e calore: grande prova d’accoglienza.Un mese di turisti austriaci quest’anno e un altro l’anno prossimo, insieme 13-14 mila discendenti di Ceccobeppe saliranno a Laterza dagli alberghi di Castellaneta Marina, dopo essere discesi dai loro gelidi monti. Sono tutti pensionati dai 60 agli 80 anni, appartenenti a un sindacato nazionale: per essi una settimana di vacanza nella solatia Italia, che nemmeno i loro antenati hanno mai conosciuto. Stanno in Puglia, spiega al “Corriere” l’assessore alle attività produttive Mimma Stano, per visitare i nostri luoghi più famosi, i trulli di Alberobello, la bianca Ostuni, la barocca Lecce, e più in là le possenti mura di Paestum. Ma vengono anche nell’hinterland di Castellaneta Marina, la gravina, le chiese rupestri, i centri storici ancora intatti. Noi di Laterza abbiamo voluto tener fede ad una nostra caratteristica, il forestiero come ospite verso cui essere generosi, ma in questa ospitalità abbiamo inserito due scopi: lasciare un ottimo ricordo, quasi un rimpianto, la migliore pubblicità di un prodotto, anche un luogo da raggiungere è un prodotto, infatti sta nel “passa parola”; e fare esperienza d’accoglienza turistica. Nell’accordo fra il sindaco Gianfranco Lopane e la società Carrano Tour Laterza è una tappa enogastronomica: offriamo il nostro meglio: pane, focacce, tarallini e taralli, olio, vino, pasta fatta in casa, e i fumanti e odorosi zambin. In più nella masseria di Paolo Giannico i turisti assistono alla confezione delle mozzarelle, le mangiano calde e le portano appresso, così come si portano vino e soprattutto olio. Ed ora, conclude la Stano l’insieme di questi prodotti sarà il nostro “brand”, il nostro emblema. Ma, riprende la Stano, rientrando nelle vesti di direttrice di banca, il successo, i nostri ospiti se ne vanno con calorosi ringraziamenti, è dovuto a tutta la città: Pro Loco, Artemisia, Holliwood e La Gravina curano la manutenzione dell’atrio del Palazzo marchesale, dove avviene la prima sosta: degustazione e allegria fatta di balli e canti, anche con loro, l’Utep, l’Università degli anziani laertini, cura musica e danze e l’infaticabile Adele, faccia tedesca, forse sentendo il richiamo della foresta, con la sua contagiosa allegria e le sue movenze è una vera e propria “etoile ”, l’associazione Uragano provvede ai balli tradizionali, la trascinante pizzica in primis, Società e Progresso offre i sommelier, o mescitori di vino, la scuola di danza “Stiliconstile” cura sofisticate coreografie infine le associazioni dei panificatori, macellai frantoi ani, una cantina di uve laertine imbandiscono le tavole, i ragazzi dell’alberghiero del preside Alberto Altamura fanno i camerieri, infine le maioliche di Lina Marilli, Maria Di Taranto e Domenico Pugliese e le orecchiette secche fanno da contorno, registrando ogni giorno il tutto esaurito. In più 5 giovani laertini “si guadagnano la giornata” facendo da interpreti. Quest ’anno, conclude la Stano, stiamo mettendo a punto un’esperienza per l’anno prossimo e, speriamo, per gli anni a venire. A bilancio mettiamo: promozione del territorio, esperienza, consapevolezza del nostro potenziale turistico e organizzativo, speranza d’ingresso in un circuito turistico internazionale, altri eventi socioricreativi…
Si è nell’immaginare le magnifiche sorti e progressive, è tempo di saluti, e di chiudere il taccuino. Ma l’ospitale Laterza è stata all’altezza della sua fama.

Michele Cristella (Corriere del giorno)

Nessun commento: