mercoledì 18 gennaio 2012

Ex Miroglio, sei mesi di CIGS e mobilità ritirata

Sindacati e operai tirano un sospiro di sollievo: «Adesso pensiamo a Barbero e Marcolana»

Ammortizzatori sociali fino al 30 giugno 2012 e ritiro immediato delle procedure di mobilità. Questo il risultato di una mattinata passata in trepida attesa quella trascorsa dai “miroglini” all’ingresso del Ministero del Lavoro nella mattinata di ieri.La riunione, svoltasi tra rappresentanti del dicastero e i sindacati di categoria nazionali e territoriali, ha scongiurato quello che era il pericolo più grave: lo scadere dei tempi utili per revocare, sotto supervisione sindacale, la procedura di mobilità. Eliminato il rischio che gravava come una terribile spada di Damocle, restano, quindi, mesi utili per focalizzare l’attenzione e le energie sui due progetti industriali ad oggi candidati a succedere a Miroglio: Barbero e Marcolana.Nell’assemblea svoltasi venerdì scorso nel Teatro Alcanices, rappresentanti sindacali e operai hanno ribadito che i termini dell’accordo avanzato da Miroglio il 17 novembre scorso – tre mesi di Cassa integrazione guadagni straordinaria – non erano accettabili, e che quindi, il punto di partenza dal quale iniziare a ragionare al tavolo del Ministero del Lavoro avrebbe dovuto subire un miglioramento al rialzo.Inoltre, veniva spiegato durante l’assemblea sindacale, i mesi di Cigs concessa dal Ministero devono essere congrui alle necessità di reindustrializzazione dei due progetti sul tavolo del Ministero dello Sviluppo economico. Nel primo pomeriggio di ieri, la delegazione degli operai e i rappresentanti sindacali delle tre sigle di categoria, hanno raggiunto gli operai in attesa di notizie fuori del Ministero per ragguagliarli.«Sei mesi di cassa, fino al trenta giugno e un congruo incentivo all’esodo parametrato sui sei mesi di cassa integrazione, oltre che il tanto sperato ritiro delle procedure di mobilità – ha commentato Giuseppe Massafra, Filctem Cgil provinciale – sono un ottimo risultato, tenendo conto che il periodo entro il quale i sindacati potevano portare avanti trattative per il ritiro della procedura di mobilità scadeva oggi (ieri, ndr). Ora, andremo a sollecitare l’analisi di piani industriali e finanziari delle due aziende verso cui abbiamo guadagnato tempo di gestione, importantissimo tempo».A fargli eco, Nicola Calabrese, Uilta Uil provinciale: «I termini dell’accordo con l’impegno delle parti ad incontrarsi entro fine gennaio, massimo metà febbraio, al Mise, sono stati composti sulla scorta dell’ultimo verbale del 22 dicembre scorso, che oltre a confermare la disponibilità di Miroglio a non abbandonare la vertenza, sosteneva che i progetti erano a buon punto. Di questo, chiaramente, se ne discuterà, però, al Ministero dello Sviluppo economico».
Marilena Surdo(Corriere del Giorno)

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