domenica 13 gennaio 2013

Consiglio monotematico sulla sanità. Scattaglia preannuncia buone notizie anche per il 118: "Ci saranno le assunzioni per la postazione medicalizzata"

«Giochiamo tutti la stessa partita o la partita la perdiamo tutti»: al consiglio comunale monotematico sulla situazione sanitaria nell’area occidentale della provincia ionica, il direttore generale dell’Asl tarantina, Fabrizio Scattaglia, ha indicato martedì sera la strada da seguire. Serata «costruttiva», introdotta da Arcangelo Cirielli, presidente del Consiglio: non sono mancati toni accesi, smorzati però in itinere dall’importanza del tema e, appunto,dal match da giocare, e vincere, insieme.
Il punto di Scattaglia: «La mobilità passiva, regionale ed extra, è in diminuzione; i posti letto, totem da ridimensionare in un contesto di medicina territoriale che funziona, sono addirittura aumentati; notevole è stato l’investimento per l’incremento, nel territorio, delle prestazioni specialistiche». E, se «pesanti» restano i problemi del personale per il persistente blocco delle assunzioni, una «boccata d’ossigeno» rappresentano le «deroghe per 3,75 milioni di euro concesse in merito dalla Regione» e spiragli si intravedono nella legge Balduzzi circa la «possibile riduzione del 15% del turnover». Buone notizie anche sulla «leggendaria» medicalizzazione del 118 a Laterza: «Concluso a ottobre il lungo percorso di formazione per i medici, si aspetta adesso la graduatoria per le assunzioni» ha annunciato Scattaglia. Non solo: si punta a riorganizzare il territorio in «una logica di rete e di sistema». Dati confortanti dall’impegno complessivo di «potenziare l’ospedale di Castellaneta». Scattaglia: «Il punto nascita rimane attivo, tutti gli indici di attività dell’ospedale sono in miglioramento, prossimi all’eccellenza: diminuiscono le degenze, crescono la qualità e la complessità degli interventi, c'è la garanzia per i cittadini di continuare il percorso di cura a domicilio». Insomma: «Castellaneta ha tecnologie e professionalità all’altezza dei tempi, il territorio ha distretti che funzionano: basta denigrazioni».
«Migliorare il pronto soccorso, garantire l’Utic, ridurre ancora mobilità passiva e liste di attesa, infondere sicurezza»: le “direttrici” di Giovanni Gugliotti, sindaco di Castellaneta, rilanciano quelle del direttore Scattaglia, e Cosimo Fungoso (Tribunale diritti del malato) rafforza: «Eccellenza possibile, se si collabora». «L'eccellenza? È la normalità» punge Basilio Solazzo, del Comitato laertino per la Sanità pubblica, che poi parla di «territorio abbandonato e bistrattato», a fronte dello «spreco di denaro pubblico» e della «sovrapposizione di servizi» quasi «venerati» nel passaggio «dal san Raffaele al san Cataldo»: per Caterina Giannatelli (Tribunale diritti del malato) «l'ennesima cattedrale nel deserto».
A Consiglio riaperto, Sebastiano Stano, Franco Frigiola, Gianni Caldaralo, Antonio Fanelli, Tony Gallitelli e Vito Minei tornano sul concetto bipartisan della serata: «La Sanità dà segni di ripresa, e il da farsi va fatto insieme». Concetto sancito, in chiusura, in un documento approvato all’unanimità, in cui,insieme alla riattivazione dell’Utic, alla riorganizzazione del Pronto Soccorso, al potenziamento di Unità coronarica e Rianimazione e allo snellimento delle liste di attesa, si ritiene necessario un «adeguato flusso di informazione
sui servizi erogati e sulle statistiche generali, anche mediante periodiche comunicazioni ai Sindaci». Il tutto, per «mantenere un canale informativo sempre più diretto e immediato con gli utenti».
La sintesi finale del sindaco di Laterza, Gianfranco Lopane: «Per la prima volta si è parlato di sanità in termini di programmazione, senza l’assillo dell’emergenza: è già una notizia, può essere la svolta».
Francesco Romano(Gazzetta del Mezzogiorno)

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