martedì 21 agosto 2007

IL SILENZIO DEGLI ONESTI

Mentre è in atto una forte azione del Governo Prodi contro l’evasione fiscale e il lavoro nero il centro-destra invita alla rivolta fiscale. Niente di nuovo. Berlusconi, già durante i 5 anni di governo, invitava ad evadere ed emanava leggi ad personam per autolegalizzarsi dall’evasione.
Lo sanno tutti che in Italia farla franca è abbastanza facile perché mancano i controlli. E’ per questo che siamo in testa alle classiche della corruzione, delle fatture non pagate, dei fallimenti, delle piccole truffe e dei ladrocini legalizzati messi in atto da banche, assicurazioni, aziende telefoniche, etc.. Un sistema che avvantaggia i disonesti (modelli da imitare) che ottengono autorizzazioni e facilitazioni che invece sono negate a chi lavora con qualità e impegno. Le aziende gestite da imprenditori “onorevoli” sono aggravati dalla burocrazia, criminalità, disonestà commerciale e inoltre pagano le tasse anche per chi non le paga. In sintesi uno stato che premia i peggiori e non riconosce i meriti e la fatica.
La finanziaria del governo Prodi si è posta, con mille difficoltà, dalla parte degli onesti: ha tassato del 4% le pensioni d'oro, ha iniziato a ridurre i costi della politica e stipendi per ministri e parlamentari (il precedente governo presentò per ben 3 volte proposte d'aumento), sta promuovendo ed investendo soldi contro il degrado ambientale e incentiva il risparmio energetico. Sicuramente ciò non è sufficiente e occorre intensificare le azioni contro la burocrazia, lo spreco, l'inefficienza, la disonestà economica, la corruzione, la criminalità per rendere efficiente l’Italia. Inoltre occorre incidere sulle “caste privilegiate" di politici, funzionari pubblici, avvocati, notai, commercialisti, truffatori e delinquenti che hanno tutto l'interesse a continuare a vivere in un sistema che non funziona.
Ma si può fare tutto ciò senza l’aiuto dei cittadini onesti?
Franco Catapano

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