lunedì 1 ottobre 2007

La Sanità è come la foresta

LATERZA - Sanità sempre meno "ospedaliera" e ospedali sempre più tecnologici. Con l'incremento del personale medico e paramedico, attraverso concorsi e assunzioni a tempo indeterminato. E' questo il futuro della sanità ionica e pugliese, così come è stato tracciato sabato sera durante il dibattito "Ospedale di Castellaneta e servizi socio - sanitari. Quale sanità per il nostro territorio".
Ad organizzarlo il "Comitato 14 ottobre" per il Partito democratico Laterza. Non ancora un partito, ma con le idee già chiare: "Il Pd - ha detto il portavoce del Comitato, Giuseppe Russi - nasce da un'esperienza di partecipazione dei cittadini e si occupa dei problemi veri della gente, come quello della sanità".
Ne hanno parlato l'on. Antonio Gaglione, sottosegretario al Ministero della Salute, nonché candidato alla segretaria regionale del Partito democratico, il consigliere regionale Paolo Costantino, il segretario Ds di Laterza Vito Cassano e numerosi medici di base di Laterza e Ginosa.
Dal livello locale a quello regionale fino al piano nazionale, il tema sanità ha preso il via dai recenti gravi episodi verificatisi all'Utic di Castellaneta e dal "day after" che gli operatori hanno dovuto affrontare: "Uno stato depressivo ha colpito tutti gli operatori, - ha spiegato Cassano, tecnico di radiologia proprio in questo ospedale - abbiamo ripreso a risalire la china, ma chiediamo maggiore attenzione alla Regione: Castellaneta è un ospedale di frontiera, è patrimonio del nostro territorio e deve avere il dovuto supporto". Come? "Potenziamento della classe medica e paramedica, nuova Tac, risonanza magnetica, riapertura dell'Utic, rianimazione" - suggerisce l'ex sindaco di Laterza.
Una proposta articolata che trova d'accordo il dott. Costantino: "Quello che è accaduto è di una gravità inaudita, ma l'ospedale ha recuperato credibilità e può essere ancora rilanciato puntando sugli aspetti positivi. E' vero che si trova al confine tra Matera e Acquaviva, ma rimane unico nella provincia ad essere adeguato alla normativa recente". Alzando poi lo sguardo al piano sanitario regionale, si parla di due obiettivi: contenere gli sprechi e finanziare la medicina del territorio e la prevenzione. "Dobbiamo abbandonare la visione ospedalo-centrica e agire sui ricoveri impropri - ha detto il consigliere - promuovendo il day surgery e le cosiddette Rsa, strutture di lunga degenza a metà strada tra ospedali e casa di riposo, delle quali tre saranno localizzate nella provincia ionica, a Taranto, a Laterza e a Marina di Ginosa".
E se questi indirizzi del piano regionale non bastassero, un ulteriore suggerimento è quello della tecnologia: "La via per colmare il gap tra Nord e Sud - ha detto l'on. Gaglione - è dotare gli ospedali delle nuove tecnologie, come la teleradiologia che consente di stilare il referto radiologico a distanza". E poi una questione di metodo: "La politica deve stare lontana dalla gestione della sanità, - ha sottolineato il sottosegretario - deve limitarsi a dare gli indirizzi generali, garantendo meccanismi concorsuali più oggettivi, che diano la possibilità di valutare il merito personale e non l'influenza politica".
Una bella sfida, insomma, che vuole superare l'impatto negativo di un episodio drammatico per rilanciare la sanità ionica, attraverso un ripensamento di tutto il sistema. "La sanità è come la foresta - dice a proposito Gaglione - quando cresce non fa rumore". C'è da sperare allora che rimanga in silenzio per un bel po'.
Anna Lisa Carrera
Corriere del Giorno

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