Fin dai giorni successivi al Congresso provinciale del PD, Congresso inefficace nel senso che, pur eleggendo gli organismi dirigenti utili al funzionamento del partito stesso, evitò colpevolmente di discutere dei veri nodi che stanno oggi creando forti fibrillazioni interne, decisi di evitare interventi pubblici che potessero creare maggiori incomprensioni.Oggi non posso non intervenire dicendomi infastidito dell’atteggiamento del mio partito che sta dimostrando incapacità ad affrontare con coerenza e coraggio la situazione relativa alla individuazione del Sindaco della città Capoluogo. Peraltro, dalle notizie che continuamente appaiono sulla stampa, si ha l’impressione (spero solo l’impressione) che tutto si giochi sulle garanzie pretese dal maggiorente tizio piuttosto che da caio, il ché francamente appare semplicemente vergognoso.Taranto, i suoi cittadini, ma anche i cittadini della provincia che vedono in Taranto una possibilità di sviluppo economico complessivo di tutto il territorio se ne infischiano delle tattiche e delle strategie, a loro interessa capire se il centro sinistra è capace di proporre un’ipotesi di governo della città che possa affrontare e, magari, risolvere i tanti problemi che vivono e che, fatalmente, continueranno a vivere nei prossimi anni attese le scelte di risanamento del Governo, risanamento che, fino ad oggi, poggia quasi esclusivamente sulle tasche di tutti i cittadini indipendentemente dalla propria condizione economica.Oggi apprendo che all’assemblea cittadina del PD mancava un pezzo del partito; che Pelillo sarebbe pronto ad essere candidato sindaco del terzo polo contro Stefano e via discorrendo. Insomma, tutte beghe politiche che rischiano di determinare non solo una sconfitta politica del PD e del centro sinistra, ma che contribuisce a far crescere nei cittadini il disgusto della politica e dei politici ingrossando così le fila dell’antipolitica, spesso populista ed arrogante, che mina alle radici le Istituzioni democratiche su cui poggia il Paese, la sua economia ed il suo sviluppo.Basta dunque con questa inutile pantomima delle primarie, il tempo è scaduto, tutti sentano la responsabilità del grave momento che vive la città. Il Candidato Sindaco c’è, è l’uscente, con cui abbiamo già governato la città e che è certamente, pur con tutti i limiti che ciascuno di noi si porta dietro, una persona onesta che vuole il bene della sua città. Il PD cerchi di presentare delle liste qualificate perché possa portare in consiglio comunale un nutrito numero di consiglieri capace di essere determinante nelle scelte che la futura amministrazione compirà nell’interesse di Taranto e di tutto il territorio.Michele Pelillo, Dante Capriulo, ma anche Gianni Liviano, Mimmo Nume (già presidente direzione PD), Vico, Florido sono certamente delle belle risorse del Partito e sono figure fondamentali per il centrosinistra e per il buon governo della Città. A loro spetta essere guide autorevoli di un percorso politico capace di disegnare un volto nuovo alla Città, ebbene, lo facciano, a loro, ne sono certo, non mancano lucidità e lungimiranza.Infine invito il Segretario provinciale ed il presidente del PD a convocare con immediatezza l’organismo dirigente del Partito perché discuta e determini una linea che lo tenga unito e che si riveli vincente.
Rocco Ressa – Sindaco di Palagiano
Vicepresidente PD Taranto
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