mercoledì 18 aprile 2012

600 operai incrociano le braccia allo stabilimento Natuzzi di Laterza. E' sciopero ad oltranza


Si accende la protesta degli operai della Natuzzi. Tanta gente e tante bandiere questa mattina davanti ai cancelli dello stabilimento di Laterza a manifestare. La motivazione dello sciopero è l'annunciato spostamento della produzione del settore "complementi d’arredo" da Laterza a Matera, che farebbe perdere il posto di lavoro a tanti lavoratori, allungando la lista dei cassintegrati. Almeno 50 i posti a rischio nell’azienda con sede centrale a Santeramo.
Nemmeno la pioggia e il cattivo tempo hanno fermato la protesta dei dipendenti che si sono accampati già da ieri mattina, stazionando fino a tarda ora nei pressi dello stabilimento. Stamattina alla loro protesta si sono aggregati anche gli operai degli altri reparti produttivi annunciando che lo sciopero proseguirà ad oltranza fino a quando ci saranno risposte concrete da parte dell'azienda nella direzione degli accordi firmati a Roma presso il Ministero del Lavoro.
L’azienda in una nota diffusa agli organi di stampa fa sapere che "le scelte già fatte e quelle ancora da fare sono state e restano difficili, ma tutte coerenti e compatibili con lo strumento della cassa integrazione per riorganizzazione in corso e quindi finalizzate a preservare in gran parte - al termine del biennio di cassa previsto per ottobre 2013 - il presidio manifatturiero nel Distretto del mobile imbottito che oggi il Gruppo Natuzzi è in grado di esprimere. Niente licenziamenti dunque, ma solo la naturale prosecuzione di progetti tesi all’incremento dei livelli di efficienza e di miglioramento del servizio al cliente".
Presente alla manifestazione di stamattina anche il Sindaco di Laterza insieme all'assessore alle attività produttive Mimma Stano per ascoltare e farsi portavoce delle istanze dei lavoratori: "Già dalla prima mattinata di ieri siamo in contatto con gli operai in sciopero -ha dichiarato il Sindaco- e abbiamo avuto pochi minuti fa un incontro anche con alcuni rappresentanti dell'azienda; coinvolgeremo anche gli altri sindaci del territorio e tutti i livelli istituzionali perchè abbiamo bisogno di capire con l'azienda Natuzzi e con le organizzazioni sindacali i prossimi passi da fare per cercare di tutelare i livelli occupazionali sul territorio. In quest'ottica bisognerà sicuramente tornare alla carica con il Governo per la firma dell'Accordo di Programma, perchè questo territorio ha bisogno di investimenti importanti e di interventi urgenti da parte delle istituzioni. Non si può tardare ulteriormente".

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