Nata e cresciuta a Laterza, con una laurea in Lingue Orientali, Rosilde Brizio, 29 anni, con prime esperienze lavorative come addetta stampa e organizzatrice di eventi, è stata selezionata ora dalla Organizzazione Non Governativa veneta ProgettoMondo Mlal per entrare a fare parte della propria équipe boliviana a La Paz.
Il suo compito sarà contribuire allo sviluppo del Progetto “Il Mestiere di Crescere”, al fianco dei movimenti di bambini e adolescenti lavoratori di Bolivia, Perù e Colombia che rivendicano un ruolo dignitoso nelle società degli adulti e che si battono per vedere riconosciuti i loro diritti alla salute, all’istruzione e alimentazione e alla partecipazione.
In particolare, Brizio ha il compito di seguire l’attività di comunicazione e scambio tra singole associazioni e tra i diversi Paesi latinoamericani, di sostenere le attività di formazione previste da questo Programma cofinanziato dall’Unione europea per i prossimi tre anni.
Protagonisti assoluti del “Mestiere di crescere” rimangono comunque i bambini e gli adolescenti tra i 7 e 16 anni che, accanto allo studio e al tempo libero, da anni svolgono anche una qualche attività economica per contribuire al bilancio famigliare.
E proprio ambito e tema del Progetto hanno convinto Rosilde alla scelta: “Quando ho letto le descrizioni dei vari Progetti, questo promosso da ProgettoMondo Mlal –dice Rosilde- mi è sembrato in assoluto il più simile a me. L’ho scelto tra tanti perché me ne sono innamorata”.
”Quando ho partecipato alle selezioni – prosegue il racconto- non pensavo minimamente che sarei stata presa… Infatti da anni pensavo al servizio civile internazionale, poi le varie circostanze della vita mi avevano costretto sempre a rimandare”.
Rosilde Brizio in effetti è stato scelta tra un centinaio di ragazzi e ragazze che, da ogni parte di Italia, avevano risposto al Bando nazionale per il servizio civile all’estero con ProgettoMondo Mlal, promosso dalla Focsiv (la Federazione delle Ong italiane di ispirazione cristiana). “E ora che mi viene data questa possibilità –promette – voglio fare tesoro di questa esperienza. Nel mio piccolo cercherò di concentrare tutte le mie energie in questo Progetto, contribuendo con tutto il mio entusiasmo e la mia voglia di imparare e di aiutare, mettendo a disposizione il mio tempo, le mie forze e le mie conoscenze”.
La sua speranza è di riuscire, attraverso questa esperienza, e “nello stare in contatto con una cultura così diversa dalla nostra e soprattutto in una realtà così difficile, di migliorarmi io stessa come individuo”.
Rosilde sogna “di potere un giorno lavorare nella comunicazione sociale, o meglio ancora nella cooperazione internazionale”. Professionalmente, la neovolontaria in Bolivia, confida di “apprendere il più possibile, imparando a gestire tematiche difficili e delicate che non ho mai incontrato prima”.
Corriere del Giorno
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