martedì 3 aprile 2012

CASTELLANETA: Un clamoroso pesce d’aprile infiamma, per un pomeriggio, la campagna elettorale


La sardina che ha agitato i pescecani. Oramai non si può più fare a meno di faceboo, non solo finestra sul mondo, ma anche sulla piazza del paese. E così nel primo pomeriggio del primo aprile ecco materializzarsi una lista per conto di un blog già apprezzato autore d’amarcord e visionarietà, quindi credibile. A mano a mano, arrivano i manifesti, ciascuno con uno slogan che ha il sapore della beffa, ma che potrebbe essere vero, il candidato sindaco è Cosimo D’Onofrio.
Il mestiere, che impone la verifica dal vivo, salva il cronista dal tuffo: richiesta d’incontro, cui seguono confessione e complimenti per il bel pesce d’aprile per il pomeriggio più lungo della politica castellanetana.
Ed ora l’autobiografia fatta da Marco Lucariello e Carlo Marchitelli: “Siamo una redazione on-line, tutti under 30, laureati o laureandi, tutti esperti di web, ci siamo costituiti in associazione dal titolo ViviCastellaneta, presidente è Daniele Lavarra. Un po’ di settimane fa, “un po’ per scherzo, un po’ per non morir”, sondaggiammo il candidato sindaco migliore, ci ritrovammo il nostro Cosimo D’Onofrio e ci venne l’idea: perché no un pesce d’aprile? Ed eccolo fatto, il primo aprile, domenica delle palme, della pace, abbiamo riconciliato il paese con un po’ d’ironia. Noi ci siamo divertiti nel costruirci i manifesti tutti in rigoroso fotomontaggio. Arrivano le prime telefonate, alcune d’approfondimento, ma le voci erano pastose, forse di vino, forse di preoccupazione, altre di incoraggiamento, altre di istigazione a non desistere, capivamo che quelle telefonate erano state precedute da altre fra loro e che sarebbero stata seguite da altre. Abbiamo retto lo scherzo e a sera ci siamo presentati su Facebook con Cosimo e la faccia burlesca e un pingue pesce.
Insomma, la sardina ha messo in agitazione i pescecani. Morale della favola? Il preoccupato stupore: se l’ironia scarseggia, o manca, il mal d’animo è assai grave. Noi abbiamo voluto stemperare i toni divertirci degli altri e con gli altri e mandare un messaggio politico: ora voi politici del paese siete sotto i fari accesi di ViviCastellaneta.
Il manifesto più coinvolgente era quello di una bella ragazza, viso acqua e sapone, sorriso sfingeo, che ha giocato sul suo nome con un irresistibile richiamo:”Fuggiamo dalla vecchia politica, vota Fuggiano”. Nessuno però le ha ricambiato il pesce dicendole: Fuggiano dove fuggiamo?

Michele Cristella (Corriere del Giorno)

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