giovedì 22 novembre 2012

"Il Vico avrà le sue 4 aule". L'Ass.Galeota rassicura Sindaco e Preside sull'impegno della Provincia


Al terzo tentativo, la soluzione. Al Liceo Scientifico G.B.Vico è da anni che mancano 4 aule, i presidi che si sono succeduti, fino all'attuale Franco Cristella hanno utilizzato tutti gli spazi interni possibili, rinunciando persino all'aula dei professori, ogni anno facendo pressioni sulla Provincia per ottenerle. L'altro ieri sera ha partecipato al Consiglio d'Istituto la dottoressa Teresita Galeota, assessore provinciale ai Servizi Sociali, non alla Pubblica Istruzione, delega di Francesco Massaro.

Vero è che la scuola dopo i tagli, che meglio sarebbe dire mutilazioni, ha bisogno più dei Servizi sociali che della Pubblica istruzione, ma lei assessore che ci faceva a Laterza?
Il collega Massaro, dopo che da 2 anni pongo in Provincia il problema delle 4 aule del Vico, ed essendo egli di Manduria, cioè lontano, mi ha chiesto di rappresentarlo anche perchè io sono di Ginosa...
Cioè abita dietro l'angolo, o per usare un'espressione ciclistica è l'"enfant du pais". Dottoressa in paese si dice che per le 4 aule del Vico sia stata trovata la soluzione, qual è?

«L’affitto. E’ la terza volta che partecipo alle riunioni del Vico, ho ammirato come abbiano saputo sfruttare tutti gli spazi possibili per dar aule ai nuovi e crescenti iscritti, in passato ho esaminato la soluzione dei prefabbricati, ma costano tanto che vale la pena farsele nuove, le aule, ho provato con le sedi dei terremotati, inutilizzabili, ho detto al preside: se lei mi trova gli spazi civili idonei ad essere aule la Provincia le pagherà l’affitto».
L’uovo di Colombo, verrebbe da dire. E di farne di nuove, ci sono spazi vuoti e inutilizzati nel cortile del liceo.
«Palestra e tensostruttura escluse perché inidonee. Per quanto riguarda le aule nuove, so di un progetto che fa parte del Piano triennale e che giace nei cassetti; mercoledì prossimo con Vito Cassano e l’ing. Di Giacinto lo riesamineremo, ma per avere le aule pronte a settembre l’unica soluzione è l’affitto».
Perché, dopo tanta attesa l’urgenza?
«Per due motivi. Il primo: accade che a fine anno, la Regione distribuisca soldi non spesi, per la Provincia di Taranto priorità sono il Moscati di Grottaglie e il Vico di Laterza, quindi dobbiamo essere pronti con il progetto. L’altro motivo è molto delicato perché riguarda la sfera umana, i ragazzi. Che cosa deve fare chi non abbia spazi per chi voglia iscriversi? Respingere? E chi e perché?»
Darebbero, le istituzioni l’ennesima prova di inettitudine. Dottoressa, siamo entrati in politica, una domanda: lei fa parte del comitato regionale donne per Bersani, come sta la situazione?
«Domenica scorsa in piazza, qui a Ginosa, abbiamo tenuto un gazebo. Le primarie sono una competizione e il Pd è un partito plurimo, ma io ho sempre detto che la diversità è ricchezza, a patto che, come mi auguro e mi adopero, queste diversità convergano per un comune obiettivo che Bersani ha molto ben descritto nel suo slogan: “Italia Bene comune”, il bene del paese».
Ci sono leggi nazionali e regionali che stanno dando spazio alle donne.
«Sì, nella legge di stabilità si prevede che nessun genere, né maschile né femminile, vada oltre i due terzi dei candidati, e nella Regione, su iniziativa di Elena Gentile e con il conforto di trentamila firme, abbiamo in corso la legge della parità, detta “50 e 50”». Era ora.
Michele Cristella (Corriere del Giorno)

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