venerdì 8 gennaio 2010

Si dimette l’assessore Laterza gli subentra D’Anversa

Seduta di fine anno con surroga in consiglio comunale: al dimissionario Antonio Laterza (Pdl), assessore all'Agricoltura, all'Igiene e ai Servizi cimiteriali, è subentrato Armando D'Anversa (Pdl). Motivi di lavoro alla base delle dimissioni dell'assessore uscente, che lascia al nuovo entrato carica e deleghe. Nella stessa riunione è stata approvata all'unanimità la concessione in diritto di superficie all'Asl di Taranto di aree adiacenti al poliambulatorio di Via Matera. L'azienda sanitaria vi realizzerà, con fondi regionali e comunitari (Fesr), per un importo di 750mila euro, nuove stanze e nuovi arredi. In attesa di nuovi servizi, magari previsti e inseriti nel prossimo piano sanitario. E' stata inoltre riproposta l'alienazione dell'area comunale di località Cappuccini (ex mattatoio co munale), di cui è stato ridotto il prezzo a base d'asta. Approvati infine gli atti relativi all'individuazione di un'area cimiteriale per la costruzione di cappelle private e ad alcune modifiche ai regolamenti di contabilità e di polizia municipale.
Francesco Romano - la gazzetta del mezzogiorno

5 commenti:

uglywhitemouse ha detto...

Boccia: bisogna dire no al ricatto delle primarie
BEPI MARTELLOTTA

BARI - «Non ho ancora deciso se andarci». Francesco Boccia, candidato del Pd, è inviperito: ha cercato per 5 giorni Vendola, che si negava, salvo scoprire dai giornali che era Nichi ad aspettarlo (ieri) per un confronto. Il faccia a faccia dovrebbe tenersi oggi, ma tra i due sfidanti del centrosinistra la strada appare ormai segnata.

Vendola chiede le primarie, lei le rifiuta. Perché?

«Tutti noi del Pd siamo favorevoli alle primarie, ma continuare a utilizzare quella parola primarie come diversivo per salvaguardare rendite politiche è irresponsabile. Oggi in Puglia la risposta da dare è si o no alla nuova coalizione; non rispondere a questa domanda e agitare le primarie significa tramare per far saltare l’alleanza con Casini e Di Pietro. Senza Udc e Idv io non faccio le primarie: ho avuto dal mio partito un mandato a costruire una coalizione e non sono disponibile a fare il capo di un’altra coalizione; su questo non c'è spazio per mediazioni. Chi la pensa in maniera diversa ha il dovere di esprimersi nelle forme garantite dalla Costituzione e cioé andare alle urne di marzo»

Le primarie sono nello statuto del Pd: se l’Udc le rifiuta, perché deve farlo anche il Pd?
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http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDCategoria=273&IDNotizia=299759

uglywhitemouse ha detto...

Anno Nuovo… Nuova Energia

Il Sindaco antinuclearista in diretta TV a “Il Fatto del giorno”

Questa mattina (5 gennaio 2009) il sindaco di Laterza Giuseppe Cristella è stato ospite della trasmissione televisiva di Studio 100, “Il Fatto del giorno”, dove ha illustrato i grandi vantaggi derivanti dall’Energia Pulita: ambientali innanzi tutto, ma anche occupazionali ed economici.

Cristella, avendo realizzato il primo impianto fotovoltaico sui tetti della Scuola Michelangelo (e poi sulle altre), a giusto titolo, diventa paladino in difesa dell’ambiente. Antinuclearista per cultura, il giovane sindaco di Laterza ha fatto un accorato appello alle istituzioni locali ma anche ai privati cittadini affinché investano sul sole e sul vento (Fotovoltaico ed Eolico), se vogliamo assicurare un sano futuro alle nuove generazioni.
“L’esperienza laertina - ha dichiarato Cristella- ci ha portato a raddoppiare i punti luce in città, con un netto dimezzamento della bolletta Enel. Buona parte del nostro territorio murgiano, (cosiddetto montano e svantaggiato, da sempre improduttivo), potrebbe essere utilizzato per istallazioni di pannelli solari e torri eoliche, in maniera tale da rendere i nostri luoghi più puliti e sgravati d’ogni onere economico relativo all’energia”.
Giuseppe Cristella ha terminato il suo intervento televisivo ricordando a tutti che il rispetto per l’Ambiente comprende anche la raccolta differenziata dei rifiuti.

uglywhitemouse ha detto...

Di programmi per il futuro della Puglia, a destra come a sinistra, non è dato parlare. Come se le elezioni regionali fossero lontane anni. Ma se c’è un tema su cui la sinistra pugliese, nelle sue profonde divisioni, mostra di avere le idee ben chiare, quello è l’Ac - quedotto. Un terreno di scontro antico che periodicamente risveglia anime contrapposte: quella «aziendalistica» di una certa ala del Pd, e quella «pubblicistica» di Nichi Vendola con la sua battaglia per l’acqua pubblica. Posizioni contrapposte e largamente inconciliabili, accuse esplicite di boicottaggio: in una intervista a «Repubblica» di qualche settimana fa, Vendola ha accusato il Pd di non volerlo ricandidare perché si opponeva alla vendita dell’Acquedotto a Caltagirone (suocero di Casini, leader dell’Udc). Se questo è il clima, insomma, non stupisce che negli ultimi giorni l’aspirante candidato governatore Francesco Boccia sia finito nel mirino dei comitati per l’acqua pubblica, molto vendoliani, accusato di voler consegnare Aqp al solito Caltagirone.

Boccia ha replicato per ribadire una posizione espressa ai tempi in cui era assessore all’Economia del Comune di Bari: «La mia idea - ha scritto il professore - non è la privatizzazione dell’ente, ma l’ingresso dei comuni nel capitale sociale come primaria risoluzione dei problemi concreti e quotidiani dei cittadini». Idea suggestiva, per quanto di difficile realizzazione: i Comuni, infatti, non porterebbero capitali ma conferirebbero le reti di distribuzione, che hanno un valore assolutamente simbolico (a meno che qualche sindaco non pensi di vendere i tubi dell’acqua) e dunque non aiuterebbero l’Acquedotto a risolvere il suo problema primario. Quello di reperire i capitali necessari a finanziare gli investimenti infrastrutturali.

In realtà il rischio dietro la proposta- Boccia (poi diventata la proposta- Anci) è che l’ingresso dei Comuni nell’azionariato dell’Aqp porti a una diluizione della governance aziendale. Tradotto: che le decisioni sull’Acquedotto non vengano prese più in Regione ma dall’assemblea dei sindaci, storicamente «permeabile» alle posizioni del Pd, anzi di quella ala del Pd che non vede l’ora di avere più voce sulla gestione Aqp. Non è un tema nuovo, appunto. Perché quando il rischio di uno scenario simile si è fatto concreto, Vendola ha alzato il ponte levatoio assecondando (o forse ordinando) la reinternalizzazione dei depuratori, business storicamente in mano a imprenditori molto vicini al Pd. Che ovviamente si sono arrabbiati, e non poco. Ma il segnale, per chi voleva coglierlo, era chiaro: giù le mani dall’Acquedotto.

Detto questo, non è che le posizioni vendoliane sull’acqua pubblica siano tutte realizzabili. Nel tanto sbandierato progetto di ri-pubblicizzazione c’è molta fuffa: si fa finta di non sapere che i cittadini non pagano l’acqua, ma il suo trasporto e la depurazione che sono (ovviamente) servizi di rilevanza economica su cui la competenza è solo dello Stato. Per ora Aqp è al riparo dalle nuove norme sulle gare d’appalto, però qualcuno farebbe bene a chiedersi oggi cosa potrà accadere nel 2018 quando scadrà l’affidamento ope-le-gis.

Comunque almeno sull’Aqp la campagna elettorale è già cominciata: lo dimostra il fatto che ormai, come accade nei minuti di recupero di una partita di calcio, sono saltati tutti gli schieramenti. Ieri il capogruppo regionale Pd, Antonio Maniglio, ha attaccato l’Acquedotto per il mancato utilizzo dei fondi Fas riservati a fogne e depurazione: in una lettera aperta, Maniglio manifesta «l’esigenza di sapere perché Aqp non ha appaltato i lavori impedendo la realizzazione di opere necessarie alla comunità pugliese». Un’entrata a gamba tesa contro gli stessi compagni di coalizione: «Ci fa piacere - è l’ironico commento del Pdl, firmato Rocco Palese - che la campagna elettorale del Pd contro Vendola abbia risvegliato il collega Maniglio da un sonno durato ben 5 anni».

uglywhitemouse ha detto...

NEL PDL SCOPPIA IL CASO CRISTELLA

L’11 gennaio 2010, nel programma televisivo “Life” di Studio 100 Sat, nella rubrica “Il Fatto del giorno”, avente a titolo “NEL PDL SCOPPIA IL CASO CRISTELLA”,
alla domanda dell’intervistatrice, rivolta al sindaco di Laterza Giuseppe Cristella, circa i motivi per cui dalla direzione del PDL provinciale non si sente ancora il suo nome nella rosa dei candidati alle elezioni regionali, Cristella ha semplicemente risposto che il partito, per quanto in sua conoscenza, non ha ancora iniziato neanche a parlarne; e questo, secondo il sindaco laertino e capogruppo del PDL al Consiglio provinciale, sembra un inaudito e inspiegabile ritardo politico i cui esiti potrebbero ripetere l’esperienza negativa delle ultime elezioni provinciali.
Per quanto riguarda la propria candidatura, Cristella ha dichiarato che ciò non è certamente una necessità personale o una prescrizione consigliata dal proprio medico, ma l’assoluta mancanza di dibattito e di comunicazione interna al PDL, quella sì che fa male individualmente e all’intero partito.

Al termine delle prime affermazioni di Cristella, arriva in diretta una telefonata dell’on. Pietro Franzoso (PDL) il quale si produce in una dichiarazione tecnico-politichese da cui si desume che, forse, per l’astro nascente della politica jonica, non ci sarà posto nella lista del PDL alle prossime regionali.
Ma Cristella non chiede nulla per sé. Cristella vuole capire e conoscere la strategia, i metodi e i comportamenti della dirigenza provinciale e anche regionale del PDL rispetto al programma politico e alla squadra da presentare alle ormai vicinissime elezioni.

Segue un’altra telefonata in diretta. Questa volta si tratta del coordinatore provinciale e Consigliere regionale uscente del PDL, Pietro Lospinuso il quale, non discostandosi molto dalle enunciazioni di Franzoso, anche lui (in evidente conflitto morale) lascia intendere che, forse, per gli “equilibri” interni al PDL, sarà necessario il sacrificio di Cristella.

L’on. Tatarella (PDL), intervenuto anch’egli telefonicamente, indugia sulle nuove formule di coalizione di centrodestra in Puglia, senza offrire un contributo avanzato all’oggetto della discussione.

L’impressione ultima che abbiamo potuto trarre dalla trasmissione tv di Studio 100 è quella che vede un Partito della Libertà provinciale molto concentrato sulle rendite di posizione e poco incline al confronto e alla programmazione politica alla luce del sole.

Per finire, così come ha affermato il sindaco Giuseppe Cristella a fine dibattito, ci auguriamo che, presto, i Comitati provinciale e regionale del PDL, possano riunirsi e decidere sia il programma politico sia la squadra amministrativa da presentare alle prossime elezioni regionali, tenendo però in debito conto la meritocrazia; cioè tutte quelle novità emergenti che potrebbero fare la differenza per la vittoria finale.

Data: 12/01/2010
Fonte: Uff.Stampa Sindaco
Autore: Uff. Stampa Sindaco

uglywhitemouse ha detto...

Ci mancava la beatificazione in diretta tv per Bettino Craxi, ma adesso è arrivata grazie a Minzolini e al suo editoriale serale. Siamo proprio alla definitiva occupazione mediatica per scopi piduistici.

Ancora una volta l'ineffabile direttore del TG1 ci ha ammannito una pagina di autentico giornalismo alla Voce del Padrone, arrivando a paragonare l'ex segretario del Psi, condannato, a personaggi che hanno segnato in positivo la storia del secolo scorso, come Papa Woytila. Il tutto per poter attaccare nuovamente la magistratura, rea di compiere il proprio dovere, e quanti tra i magistrati hanno intrapreso la carriera politica. Il motivo è chiaro: poiché Berlusconi è il frutto avvelenato di Craxi, rivalutare quest'ultimo ha uno scopo preciso a favore del premier.

A questo punto chiediamo al direttore generale della RAI di mettere a disposizione di un vero giornalista indipendente, sul TG1, lo stesso spazio di Minzolini così da riequilibrare la inverosimile faziosità del suo direttore.

di Pancho Pardi

"Il punto più alto della telepompa funebre si raggiunge quando Minoli, con un lapsus freudiano, racconta: “Craxi entra a Palato Chigi”. Meravigliosa metafora orale di un'epoca: Bottino ci metteva il palato, Minoli la lingua."

di Marco Travaglio

Credete che il tentativo di giustificare all'inverosimile i reati commesso da quell'essere non sono altro che il tentativo disperato di giustificare la corruzione nella politica.
Qual'e' la vostra posizione a riguardo?