sabato 23 gennaio 2010

Primarie a Laterza

Domenica 24 gennaio, dalle ore 08.00 alle ore 21.00, si svolgeranno le primarie per l'individuazione del candidato alla presidenza della Regione Puglia per il centrosinistra.
Le operazioni di voto si terranno in via Roma 55 (nei pressi della tabaccheria).
Potranno votare tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto 18 anni, in possesso di un documento di identità in corso di validità. La scheda è unica e si vota barrando il nome di uno dei due candidati: Francesco Boccia o Nichi Vendola. È richiesto un contributo di 1 Euro. Il Partito Democratico di Laterza, in sintonia col le indicazioni dell’assemblea regionale del PD e del suo segretario nazionale Pierluigi Bersani, invita elettori, iscritti e simpatizzanti a sostenere la candidatura di Francesco Boccia.

2 commenti:

Malus ha detto...

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Non fatevi fregare! Votate Vendola!

uglywhitemouse ha detto...

Nichi Vendola ha vinto le primarie del Centro Sinistra Pugliese con una percentuale del 70%.

Ecco i dati di Laterza:

Votanti: 666
Nichi Vendola: 508 (76%)
Francesco Boccia: 158 (24%)

LA PARTITOCRAZIA DEL PD PUGLIESE HA PERSO MALAMENTE.....

Vendola ha vinto la mobilitazione in forze della dirigenza nazionale in Puglia non per sconfiggere la destra, ma per sconfiggere l’anomalia rappresentata da Vendola, un uomo onesto e libero, un autentico progressista, per il quale il meglio della cultura pugliese, e non solo, si è schierato. Vendola (che non conosco personalmente), il comunista cristiano omosessuale, uomo di cultura, sensibile e aperto,me anche uomo che, con alterne vicende, errori e cadute, ha cercato, riuscendoci almeno in parte, a invertire il senso di marcia della storia nella sua regione, a restituirle un po’ di prospettiva. Commentando l’esperienza governativa di Vendola, il regista Edoardo Winspeare, uno degli esponenti della nuova intelligencija pugliese, ha detto: “Non c’è più quel disfattismo senza speranza di prima” (il manifesto, 21 gennaio). Ebbene, cosa avrebbe fatto una forza politica di sinistra, cosa avrebbe fatto un movimento che si ispiri a ideali di progresso culturale e di difesa di valori autentici, davanti a un’esperienza come questa? L’avrebbe sostenuto a spada tratta. Avrebbe cercato di farla continuare, correggendo errori, e soprattutto, smettendo di interferire dal centro, imponendo nomi, o scelte. E invece, Vendola è diventato, per i capi del Pd, il nemico da abbattere, usando ogni mezzo.

Oggi, la mobilitazione della base dopo aver lottato per ottenere le primarie, per scegliere il candidato presidente, con un esempio di potere dal basso , ha sconfitto le burocrazie e i mandarini di partito(anche di Laterza); ma il Pd non mostrera' alcun segnale di resipiscenza, e sembra puntare diritto, sereno, verso un nuovo episodio della propria eutanasia. Purtroppo, in questo lento procedere di una morte annunciata, non sarà soltanto quel partito a scomparire, ma una fetta, non la peggiore, d’Italia. Urge, perciò, continuare sulla strada di una riappropriazione dei diritti attivi da parte dei cittadini consapevoli, un’azione continua e incessante, che faccia sentire che democrazia, in una situazione in cui le oligarchie dominano (la politica oltre che la finanza e l’informazione), è e deve essere qualcosa che nasce dalla percezione dei bisogni reali di donne e uomini e dalla loro trasformazione in lavoro culturale che precede e accompagna ogni opzione politica. Forse Vendola sarà sconfitto, ma aver imposto le primarie, contro i tentativi oscuri di eliminarlo dalla stessa competizione, è già un risultato simbolico (oltre che pratico) importante. Che ci può dare un minimo di fiducia nell’avvenire.