martedì 31 marzo 2009

Legambiente chiede di inviare mail al Presidente Vendola

Parco delle gravine riprende la battaglia sulla perimetrazione
Legambiente chiede di inviare mail al Presidente Vendola
Per “salvare” il Parco delle Gravine, il circolo cittadino di Legambiente invita tutti i cittadini che hanno a cuore la questione a scrivere a Nichi Vendola. Ecco il testo che l’asso - ciazione ambientalista vorrebbe che giungesse da migliaia di persone nella casella di posta elettronica del presidente della Regione: «In questi giorni il Parco Terra delle Gravine corre il rischio di scomparire per le domande di esclusione presentate da proprietari di suoli e aziende. Chiediamo con forza che questo non accada e che il Parco riesca a diventare strumento di tutela e di valorizzazione del territorio, indispensabile in un percorso alternativo ed ecosostenibile di sviluppo». Legambiente spiega la sua iniziativa ricordando qual è stata la discussione e le conseguenti polemiche sorte nelle ultime settimane. «Invece di vedere nel Parco la scommessa per sperimentare modalità di sviluppo sostenibile, basato sulla valorizzazione delle peculiarità del territorio e delle sue produzioni tipiche - scrivono gli ambientalisti -, molti sindaci ed alcune associazioni di categoria hanno guidato una vera e propria campagna strumentale anti-parco, incentivando le richieste di esclusione dall’area protetta. Se le richieste fossero accolte - viene sottolineato - porterebbero a un tale frastagliamento da decretare la morte del Parco che, per legge, deve invece essere un sistema omogeneo, individuato dagli assetti naturali dei luoghi, dai valori paesaggistici ed artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali». La Regione, per non ridurre la perimetrazione dell’area, è orientata a creare una cosiddetta “zona 3” per le aree di prevalente interesse agricolo. Ma secondo Legambiente «già questo sarebbe una grave menomazione per il Parco». E aggiunge: «La Regione subisce anche le ulteriori forti pressioni di associazioni di categoria come la Confagricoltura, di alcuni sindaci e delle lobbies venatorie, che fanno di interessi particolari il loro vessillo, oltre che di pressioni politiche trasversali a centrodestra e centrosinistra che si accentuano sotto campagna elettorale». «E' sconcertante - conclude Legambiente - che l’interesse collettivo di tutela e valorizzazione della Terra delle Gravine sia subordinato, da parte di taluni sindaci, agli interessi di pochi. E’ inoltre paradossale che tali sindaci, pur chiedendo la riduzione dell’area protetta, hanno già fruito o fruiranno in futuro di vantaggi economici e finanziari per i loro Comuni grazie al fatto che una parte del relativo territorio si trova nel Parco»

» La Gazzetta del Mezzoggiorno»
»Autore: Angelo Loreto (il giornalista)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Angelo Loreto il giornalista, quello buono.
Avete fatto bene a specificare.
Un Amico di Castellaneta