lunedì 30 marzo 2009

Risultati Primarie PD Laterza

Il Partito Democratico di Laterza rompe il primo tabu', le decisioni importanti passano attraverso il giudizio popolare.
Via le sezioni chiuse e avanti con l'idea di essere il partito della gente.
L'evento delle Primarie ha entusiasmato circa 1000 persone, decretando Vito Cassano candidato del PD di Laterza con 572 voti contro i 337 di Giuseppe Russi.
Ma il vero vincitore della manifestazione e' stata la gente, che, protagonista della scelta, ha riscoperto la voglia di fare politica, parlando di legalita', di sviluppo economico e di futuro per la citta' di Laterza.
La gente ha discusso della vicenda del Campo Spotivo, dell' EDILECO e dell'ammodernamento della Progeva. Non sono mancate critiche sulla situazione delle periferie abbandonate e dell'inquinamento urbano. Si e' paralto poi del progetto del PD per Laterza e sono emerse tre esigenze fondamentali: viabilita', sviluppo ed istruzione.
Proprio su queste esigenze si fonda il programma del PD di Laterza:

· la sistemazione delle disastrate strade provinciali numero 17 (per Altamura), 19 (per Santeramo), 23 (per Gioia del Colle),
· la costruzione di cinque nuove aule al liceo "Vico" ,a cui sono state aggregate anche le sezioni dell'Istituto d'Arte) , e il suo ammodernamento.
· Spinta programmatica del Parco delle Gravine, come volano dello sviluppo del nostro territorio.


Esigenze che crediamo essere comuni anche ai territori di Ginosa e Castellaneta e che speriamo di realizzare con un candidato che con forza porti finalmente queste istanze in Provincia.

Un Ringrazimanto particolare va rivolto a tutta la cittadinanza che ha partecipato e alla preziosa collaborazione di Lamola Cosimo, Casarola Vittorio, Russi Rita Maria, Bongermino Bruno, Costantino Antonello, Mele Vito, Petrelli Pamela, Bongermino Marco e Nicola Natale, che si sono adoperati per il regolare svolgimento delle Primarie.


Segnalazioni:

Bari, 10mila profsenza cattedra
L’allarme lanciato dalla Flc-Cgil: questa situazione non soltanto per il prossimo anno. La politica dei tagli, l’introduzione del maestro unico, la riduzione del tempo scuola alle medie e alle superiori, avranno effetti anche in futuro
• In Basilicata 700 prof in meno
• Foggia, addio asili nido

29 commenti:

Anonimo ha detto...

Tedesco indagato anche per voto di scambio
Repubblica — 12 febbraio 2009 pagina 2 sezione: BARI

C' È ANCHE il voto di scambio tra le accuse contestate all' ex assessore regionale Alberto Tedesco. Secondo la Direzione distrettuale antimafia, le aziende coinvolte nell' inchiesta si sarebbero aggiudicate le gare d' appalto dopo aver garantito un sostegno elettorale. Al centro dell' indagine anche alcune cliniche che hanno aumentato il proprio volume d' affari, grazie ai rimborsi ricevuti dalle Asl pugliesi. Per domani in procura sono stati convocati i consiglieri regionali Nino Marmo e Roberto Ruocco, autori di alcune interrogazioni. I carabinieri che stanno continuando ad esaminare il contenuto delle intercettazioni e le delibere acquisite negli uffici dell' Asl, intanto, hanno già avviato accertamenti patrimoniali. E mentre la procura ha avviato un' indagine sulla fuga di notizie, alla Regione esplode la polemica politica. Il centrodestra chiede al governatore Vendola come mai Tedesco sia stato l' unico degli indagati a rassegnare le dimissioni. PREFERENZE elettorali al posto di rimborsi per le prestazioni erogate da alcune cliniche private. Gare istruite "su misura" per consentire solo ad alcune aziende di vincere gli appalti e quindi per creare consenso. Ora nell' inchiesta che ha travolto il mondo della sanità pugliese spunta anche l' accusa di voto di scambio. Un' ipotesi di reato che viene contestata all' ex assessore regionale Alberto Tedesco. Con il passare dei giorni si delinea il quadro dell' indagine, condotta dal pubblico ministero Desirèe Digeronimo. Si chiariscono gli episodi al centro dell' indagine. Uno su tutti riguarda il caso del centro di riabilitazione dell' imprenditore di Bisceglie, Diego Rana (anche lui coinvolto nell' inchiesta). La struttura di Bernalda, in poco tempo, ha aumentato il suo volume d' affari. Specializzata nella riabilitazione, improvvisamente, è diventata un punto di riferimento per i pazienti dell' Asl di Taranto, scalzando di fatto altre cliniche pugliesi, già accreditate con la regione. Diego Rana è un imprenditore conosciuto a Bisceglie. Prima della nascita del Partito Democratico era stato nominato segretario per la sesta provincia dei Socialisti Autonomisti, lo stesso partito dell' ex assessore. E prima ancora era considerato uno dei grandi elettori di An. La Direzione distrettuale antimafia ha cominciato ad indagare su di lui e sulla sua struttura, grazie ad alcune intercettazioni, captate nell' inchiesta avviata inizialmente per condurre accertamenti su un presunto intreccio, nel mondo della gestione dei rifiuti, tra la politica, la mafia e gli affari. Le indagini sono andate avanti e si sono soffermate anche sulla delibera che la Asl di Taranto ha approvato, consentendo di fatto alla struttura di Rana di erogare prestazioni per un valore di 500 mila euro. L' inchiesta non è stata definita, ma il sospetto degli investigatori è che l' azienda di Diego Rana sia stata avvantaggiata, favorita con un provvedimento dell' Asl del capoluogo ionico, su indicazione di Tedesco. Da qui l' accusa di voto di scambio. Per domani, al quarto piano del Palazzo di Giustizia di via Nazariantz, il pm Digeronimo ha convocato come persone informate sui fatti due consiglieri regionali di An, Nino Marmo e Roberto Ruocco. Una decisione non casuale perché sono stati i due esponenti di opposizione, con alcune interrogazioni, a sollevare il caso delle strutture, tra cui appunto quello di Diego Rana, che, grazie ai rimborsi della Regione Puglia, hanno aumentato il proprio fatturato. A loro il magistrato chiederà di circonstanziare le accuse contenute nelle interrogazioni. E mentre i carabinieri continuano a studiare gli atti, acquisiti in alcuni uffici delle Asl, sono cominciati anche gli accertamenti patrimoniali (condotti anche in Lombardia) a carico di alcuni indagati. L' obiettivo è capire se il presunto sistema di appalti truccati sia fondato anche su un giro di tangenti. Intanto alla Regione esplode la polemica politica. La procura di Bari ha avviato un' indagine sulla fuga di notizie, ma il consigliere di An Ruocco si rivolge a Vendola, chiedendo di «bloccare il sadico stillicidio sugli indagati, con una verifica diretta ed eventuali richieste di dimissioni. Ferma restando la presunzione di innocenza a fronte di questo mortificante tormentone a puntate quotidiane, torno pertanto a sollecitarle una sua personale, immediata verifica presso tutte le Direzioni generali della Asl per accertare direttamente ogni eventuale coinvolgimento». In un' altra nota il centro destra (i capigruppo alla Regione Puglia di Fi, Rocco Palese, di An Roberto Ruocco, della "Puglia prima di tutto" Francesco Damone e il consigliere del gruppo Misto Giammarco Surico) chiedono le dimissioni dei manager delle Asl coinvolti nell' indagine. «Abbiamo detto che secondo noi non doveva dimettersi Tedesco prima di sapere se fosse vero che era indagato. Ma se vale il principio che Tedesco si è dimesso per timore che anche solo un' ombra potesse cadere su questo governo regionale, chiediamo perchè a fronte di un ombrellone su tutti i manager di tutte le Asl, non vale per loro lo stesso ragionamento». I RIMBORSI Sotto inchiesta alcune cliniche che hanno erogato prestazioni per conto delle Asl pugliesi. Una era in Basilicata ed è diventata il punto di riferiemento dei pazienti tarantini IL SISTEMA Secondo l' antimafia, quella che avrebbe agito in Puglia era una vera e propria "lobby" composta da imprenditori, manager delle Asl e funzionari dell' assessorato. GLI APPALTI Secondo l' ipotesi dei carabinieri, alcune gare per la fornitura di strumenti ospedalieri sarebbero state truccate, con bandi preparati su misura per avvantaggiare alcune imprese LE ACCUSE Ai quindici indagati il pm Desirèe Digeronimo contesta i reati di associazione a delinquere, finalizzata alla corruzione, l' abuso, il falso e il voto di scambio. I VOTI Le aziende che avrebbero beneficiato dei bandi "su misura" e dei rimborsi, in cambio, avrebbero garantito un sostegno elettorale all' ex assessore regionale Alberto Tedesco GLI INDIZI Le indagini sono partite dopo le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia. E si basano prevalentemente su intercettazioni telefoniche e ambientali. Numerose le carte acquisite PER SAPERNE DI PIÙ www.regione.puglia.it www.corteconti.it www.comune.bari.it - GABRIELLA DE MATTEIS

Anonimo ha detto...

BARI - L'assessore regionale alla Sanità originario di Nardò si dimette. Pesanti le accuse contenute in un fascicolo aperto dalla procura di Bari da cui, ovviamente, c'è stata la fuga di notizie. In questa rassegna stampa c'è un po' di tutto: La storia, l'intervista, il parere del presidente Vendola.

DALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
BARI. Le mani sulla sanità. Una torta da spartire. Tra appalti, convenzioni e rimborsi a privati.
Un business finito nel mirino della Direzione distrettuale antimafia che ha iscritto nel registro degli indagati tra gli altri l'assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia, Alberto Tedesco (Pd), di 60 anni, nell’ambito di un’inchiesta sul sistema dei pagamenti e dei rimborsi legati alla fornitura di servizi e prodotti. Dopo aver appreso di essere sotto inchiesta l’assessore Tedesco, ieri sera si è dimesso. Al suo posto il presidente della Regione, Nichi Vendola ha nominato assessore il medico anestesista barese Tommaso Fiore.
A quanto pare l’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo provinciale e coordinata dal sostituto procuratore antimafia Desirée Digeronimo, vedrebbe coinvolti una quindicina tra imprenditori (taluni considerati vicini a Tedesco), direttori generali di Ausl pugliesi e funzionari dell’assessorato alla Sanità, tutti iscritti nel registro degli indagati. I reati ipotizzati sono associazione per delinquere e corruzione. Sulla vicenda viene mantenuto un riserbo molto stretto, ma da alcune indiscrezioni, peraltro confermate da fonti investigative, risulterebbe che sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti siano finite in particolare le prestazioni di riabilitazione domiciliare eseguite da una società privata che opera nel territorio della sesta provincia pugliese, la Barletta-Andria-Trani.
Grazie ai servizi offerti, il fatturato della società – secondo un’inter rogazione presentata nei mesi scorsi dal consigliere regionale di Alleanza nazionale Nino Marmo, riferita non all’operato dell’assessore Tedesco ma a quella della Ausl competente per territorio - sarebbe lievitato in maniera abnorme negli anni 2007 e 2008, superando i limiti fissati dalle leggi per il tipo di prestazioni offerte. Gli inquirenti ritengono inoltre di aver raccolto numerosi elementi che parrebbero provare l’esi - stenza di un sistema di abusi e irregolarità esteso a diversi settori e attività sanitarie. A quanto pare il lavoro dei detective del Nucleo investigativo è agli sgoccioli.
Gli indagati dovrebbero essere raggiunti a breve dagli inviti a comparire per rendere testimonianza, in occasione delle quali la Procura di Bari contesterà le ipotesi di reato già formulate. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno acquisito una serie di atti dall’ente regionale che sono entrati a far parte del fascicolo di inchiesta insieme alle intercettazioni telefoniche che documentano le conversazioni avvenute tra gli indagati. Dialoghi e conversazioni nei quali la Dda si è «imbattutta» mentre indagava sugli appalti affidati e sugli atti amministrativi adottati negli ultimi anni per lo smaltimento dei rifiuti urbani nella discarica del comune di Altamura. Le ipotesi di reato in quella vicenda ancora aperta, sono di associazione mafiosa, corruzione, abuso e falso. Altri riscontri sono stati raccolti nel corso di una seconda attività investigativa incentrata sulla raccolta e lo smaltimento di rifiuti ospedalieri gestiti dalla stessa società che amministra la discarica altamurana.
Proprio intercettando utenze telefoniche di persone coinvolte nelle indagini appena citate il pm Digeronimo sarebbe arrivato ai vertici dell’as - sessorato pugliese alla Salute e agli imprenditori finiti nel registro degli indagati.
La prima inchiesta su Altamura è a carico di un’ipotetica associazione mafiosa, Per questo il pm ha ipotizzato per il caso che coinvolge anche Tedesco l’aggravante di aver agevolato un’associazione mafiosa. Una aggravante - secondo indiscrezioni - destinata a cadere.

PARLA TEDESCO
È appena uscito dall’ufficio del presidente, Nichi Vendola.
Quando Alberto Tedesco si presenta ai giornalisti è già ex assessore alla Salute. «Ho dato le dimissioni - dice - e ho chiesto al presidente Vendola di ritenerle irrevocabili». Al mini-vertice dal quale emerge immediatamente il nome di Tommaso Fiore, primario anestesista al Policlinico di Bari, come successore nell’inca - rico di giunta lasciato vacante da Tedesco, partecipa anche il segretario regionale del Partito democratico, Michele Emiliano Dimissioni e sostituzione. Che segnale è?
«Il presidente Vendola ha pienamente condiviso le mie valutazioni. Ho detto sin dal primo momento che in alcun modo si sarebbe dovuta interrompere l'azione di governo in materia di sanità. Questo perché al centro di tutto non può non esserci l’in - teresse dei cittadini». Di queste dimissioni, di un possibile avvicendamento lasciato intendere come imminente sono piene le cronache politiche dell’ultimo anno. Pensa che adesso qualcuno sarà soddisfatto? «Se la domanda intende mettere l’accento sulla possibile esistenza di macchinazioni contro di me, la mia risposta è no, nessuna macchinazione. La mia vicenda politica si inquadra in un quadro generale caratterizzato da conflittualità esasperata che è filiazione diretta di questo sistema elettorale. Non credo però di aver subìto trattamenti diversi da quelli che subiscono i miei colleghi, tanto tra le file della maggioranza che dell’opposizione». Ora si attende azioni di sciacallaggio politico? «Non credo. E comunque l’unico mio interesse, in questo momento, è potermi difendere nella massima libertà, confidando con piena fiducia nell’azione della magistratura». Le dimissioni sono un istituto davvero poco diffuso tra i politici anche tra quelli che sulla propria strada incrociano inchieste giudiziarie. Non la ritiene, la sua, una decisione presa un po’ troppo a caldo? «Quando mi hanno dato la notizia, appresa non per atti formali ma tramite agenzie di stampa, ho immediatamente inteso quale sarebbe stata la gravità sul piano dell’immagine e della fluidità dell’azione del governo regionale. Devo dire che ho maturata la mia decisione in maniera molto serena e lucida». Tedesco e la politica: e adesso? «Intendo continuare. Non ho da dimettermi dalla politica. Confidando nel fatto che gli elettori continuino a manifestarmi il loro favore».

VENDOLA
Il presidente della Regione, Nichi Vendola, ha appena avvicendato Tedesco con Fiore.
Un provvedimento repentino e immediato, voluto dallo stesso assessore dimissionario, che non è una bocciatura dell’ormai ex responsabile della Salute in Puglia. «Vorrei esprimere - dice il presidente - piena fiducia nell’operato della magistratura, impegnata nell’opera di bonifica della pubblica amministrazione da qualsivoglia veleno corruttivo e da ogni rete affaristica. Non penso che ci sia, in questo come in altri casi, una “giustizia ad orologeria” bensì una giustizia che cerca di compiere il proprio cammino senza timori reverenziali nei confronti del potere politico». Quindi le parole rivolte all’assessore dimissionario: «Sono addolorato per il suo coinvolgimento in un’indagine giudiziaria. Gli confermo la mia stima umana e politica insieme alla certezza che saprà dimostrare rapidamente la propria estraneità a qualunque addebito penale». Il segretario regionale del Partito democratico, Michele Emiliano, parla invece di «lezione umana e politica importante. Rimane tuttavia l’amare zza perché, pur non avendosi la minima idea di quel che è accaduto davvero, Tedesco è stato costretto a dimettersi per tutelare il presidente, la giunta, il partito. Lo stile politico di Tedesco confligge in maniera evidente con il comportamento tenuto invece da altre importanti personalità politiche pugliesi, le quali, nonostante si vedano coinvolte in vicende giudiziarie, restano al loro posto. Mi auguro che la doverosa azione di controllo della magistratura sia quanto più rapida possibile perché la rapidità, nell’azione giudiziaria, è sostanza». Nessun commento da Rocco Palese(Forza Italia) e Nino Marmo (Alleanza nazionale), autori di alcune interrogazioni dalle quali le indagini potrebbero aver preso spunto. «Per mentalità - dice Palese - noi facciamo denunce politiche, non penali. I magistrati facciano il loro lavoro».

Giuseppe Russi ha detto...

Il giorno dopo ...
Dopo una piccola pausa di riflessione sulla bella giornata di Democrazia del Partito Democratico, sento la necessità di ringraziare quelle 1.000 persone che sono venute ieri per esprimere la loro preferenza per una delle due proposte del PD per le elezioni provinciali.
Un sentito GRAZIE va a chi mi ha sostenuto (anche senza conoscermi di persona), come riconoscimento al lavoro che il gruppo di cui mi sentivo e mi sento tuttora uno dei rappresentanti ha prodotto all'interno del partito di Laterza.
Giuseppe Russi

Anonimo ha detto...

Tedesco ha fatto bene a dimettersi.Un segno di correttezza.Ci sono ministri rinviati a giudizio che parlano con arroganza.Il graffio di telenorba ieri sera ha dato spazio au un ministro che è contro il partito della Poli Bortone.E' proprio vero che i meridionali si vendono con un piatto di lenticchie preparato dalla Lega Nord.Viva il Sud formato Poli Bortone.Auguri.....

Anonimo ha detto...

Oggi 30 marzo Tedesco non ha ricevuto nessuno avviso di garanzia.Chi invece amministra piccoli paesi con avvisi di garanzia fa pure lezioni di morale.
Un tempo i politici diventavano delinquenti,oggi i delinquenti diventano politici.

Anonimo ha detto...

Meglio, i politici sono deliquenti.

Anonimo ha detto...

“Sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perchè ordinariamente sono sinceri e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata del genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina.In modo che più volte, mentre chi fa male ottiene ricchezze, onori e potenza, chi lo nomina è strascinato in sui patiboli” - Giacomo Leopardi, Pensieri

Anonimo ha detto...

Lucifero, dove seiiiiiiiiiiiiii?

Antonio ha detto...

Credo che queste primarie hanno sancito la fine del pd a laterza... è assurdo riproporre Vito Cassano... ASSURDO!
Mi dispiace... vuol dire che sarò costretto a votare qualche "illustre estraneo"!

Francesco Vasto ha detto...

Credo che la novità sia che a "riproporre" Cassano siano stati i quasi 600 cittadini che l'hanno votato. Questa volta non c'è stato nulla di "impacchettato", tutto è avvenuto alla luce del sole. Spero solo che tu sia almeno venuto a votare alle primarie...

Anonimo ha detto...

Cassano Vito è stato scelto dal popolo laertino. Le primarie quando sono svolte con serenità,libertà democratica diventano momenti di grande festa. Laterza ha dato lezione di grande civiltà politica,la partecipazione di circa 1000 mille persone significa che il Partito Dem ocratico laertino sta lavorando bene. Ciò significa che bisogna fare ancora di più. Il partito c'è.
Auguri ai dirigenti e a tutti quelli che credono al PD laertino che ancora una volta si è distinto dalle porcherie nazionali.

Anonimo ha detto...

ma non dalle porcherie locali.....

Anonimo ha detto...

il problema è che non c'erano alternative giovani...nessuno ha detto che cassano è una cattiva persona.

Anonimo ha detto...

Quali sono le porcherie locali dove è coinvolto il PD di Laterza?

L'oppositore ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Antonio ha detto...

Rispondo a Francesco:
Purtroppo, come già detto in un altro commento a qualche post precedente, non ero in loco, quindi non ho potuto votare... il mio voto sarebbe andato comunque a Giuseppe Russi.
Hai ragione quando dici "Credo che la novità sia che a "riproporre" Cassano siano stati i quasi 600 cittadini che l'hanno votato." ma se di questi 600 votanti, il 90% l'ha per "favore personale" e non per il miglioramento della situazione politica laertina, credo che questo non serva a niente, anzi... si continua a peggiorare!
Purtroppo (o per fortuna) a Laterza di "Antonio" ce ne sono tanti, ma, se hai capito chi sono, saprai bene come la penso!

Anonimo ha detto...

Antonio, sei iscritto ad un partito? Fare politica non è facile.Tu saresti capace di togliere tempo alla tua famiglia per servire i cittadini più deboli? L'età in tutto questo non serve.Il presidente Napolitano,il Papa, Cossiga,Montalcini,sono per me punti di riferimenti importanti.
Laterza da quando ha un sindaco giovane è diventato un paese invivibile.

Anonimo ha detto...

Fitto il Ministro pugliese ha ricevuto più di un avviso di garanzia.Le inchieste sono quelle note CEDIS e LA FIORITA.Per la prima,Fitto è già stato rinviato a giudizio per concorso in turbativa d'asta e interesse privato del curatore nella procedura di amministrazione straordinaria della società CEDIS;per l'altra indagine,pende dinanzi al GUP di Bari un inchiesta di rinvio a giudizio per Fitto(per associazione per delinquere,concorso in corruzione,illecito finanziamento ai partiti,falso e peculato) e per un centinaio di altri imputati. In questi giorni il Ministro Alfano ha inviato ispettori nel palazzo di giustizia di Bari per sequestrare i fascicoli della Cedi edella Fiorita.Il procuratore Marzanoli ha rispediti al mittente.
Chi ruba una scotola di tonno in un supermercato per sfamarsi va in galera, chi ruba come i politici diventano Ministri Cattolici.

Anonimo ha detto...

Fitto Ministro Cattolico rinviato a giudizio per la CEDIS e La Fiorita.Sono i guai dell'ex Presidente della regionr Puglia.I rapporti con l'imprenditore romano Giampaolo Angelucci e l'imprenditore napolitano Alfredo Romeo.
Fitto non accetta il processo giudiziario.Berlusconi ordina Alfano di mandare un ispezione.Vogliono sequestrare le intercettazioni telefoniche che incastrano il Cattolico MINISTRO.Che non conosce più i Camandamenti le leggi di DIO consegnate a Mosè sul MONTE SINAI.

Un compagno deluso ha detto...

La scelta di Vito Cassano dimostra lo stato di grande disperazione in cui versa il Pd laertino, non tanto perché tale scelta è di per sé anacronistica, ma perché inutile e dannosa per l’intero Centrosinistra e la Città di Laterza. Non dimenticate che il soggetto in questione (Cassano), già Consigliere provinciale, Vicesindaco e Sindaco del Comune, ha ampiamente e a lungo dimostrato la sua totale incapacità politica e amministrativa. Insomma è proprio il caso di dire che il finto elefante (il PD) ha partorito un vero topino.

Anonimo ha detto...

La scelta di Vito Cassano a candidato consigliere della Provincia è una scelta voluta da 600 cittadini che spontaneamente si sono recati nella sala della Cittadella votandolo.Le primarie del Pd sono vere,nel centro destra le candidature si "ingoiano". Vedi la riesumazione di "RANA" che si era allontanato dalla politica. Tamburrano,Quero,Cristella,Montanaro,sono sindaci che hanno fallito?Per me uno di loro poteva candidarsi a Presidente,invece,devono continuare ad essere operai che lavorano a nero nel centrodestra? Cosa ne pensano il Sindaco Cristella, Saccomanni,Minei?

Un compagno deluso ha detto...

Possibile che le continue scelte sciagurate del Pd, debbano sempre trovare giustificazione in quelle degli altri? Se le vostre strategie sono in funzione del Centrodestra, con Cassano avete centrato l’obiettivo. Ma che razza di politica è mai questa? E poi, le primarie, così come le “fate”, sono la negazione della democrazia.

Francesco Vasto ha detto...

Mi rivolgo al commentatore anonimo delle 13,19-
come si "fanno" le primarie affinché non siano la negazione della democrazia?

Un compagno deluso ha detto...

Gentile signor Francesco, se lei è un uomo di Sinistra, democrazia vuole che sia rappresentato da un vero uomo di Sinistra (e non da Cassano); se invece è un dirigente del Pd, non le devo spiegare proprio nulla, poiché la sua coscienza sa come “fate” le primarie.

Anonimo ha detto...

A mio avviso il Pd a Laterza come in Italia deve prospettare la sua proposta indipendentemente da ciò che fanno gli altri. Soprattutto deve, se esiste, promuovere una classe dirigente che non sia ex comunistra, ex democristiana, ex socialista. C'è bisogno di futuro e non di passato. Le primarie sono secondarie rispetto a questa priorità.
Jo Futuribile

Anonimo ha detto...

Il nuovo nel nostro territorio c'è.Cristella sindaco di Laterza ex democristiano;Montanaro sindaco di Ginosa ex fascista;Quero sindaco di Mottola ex democristiano,Tamburrano sindaco di Massafra ex socialista. Allora caro anonimo se sei giovane ma non penso presentati in un partito e fai politica. Non essere un mascherato.... La politica ha bisogno di gente come te.

Anonimo ha detto...

Sono un umile cittadino di Laterza.Grazie al Blog del PD laertino posso dire ciò che vedo, ciò che leggo,ciò che sento nei bar,nella piazza,nei consigli comunali.Nel blog del PD scrivono in anonimato anche amministratori,politici del centrodestra che il più delle volte rifiutano il confronto "faccia a faccia". Rispondono con minacce,parlano delle primarie del PD argomenti che a loro del centrodestra non interessa.Noi non diciamo cosa accade nella casa degli altri. Questa è bassa politica.Nel territorio se ci sono politici che sono capaci gli argomenti di confronto deve essere di tipo politico.Invece si cade sui personalismi, sull'insulto,sull'infamia, lettere anonime,denunce anonime.Mi rivolgo sia al centrosinistra che al centrodestra cambiate,cambiate,cambiate. Il futuro sono non solo i giovani,ma sono tutti i cittadini che vivono in un Comune,in una Provincia in una Regione in una Nazione.Non dite che Cassano non è il nuovo.Cassano è un cittadino come gli altri,Come Berlusconi,Come D'Alema,come Cristella,come Ressa,come Vendola,come Fitto. CASSANO E' UN CITTADINO ITALIANO,LAERTINO,PUGLIESE, DEL MONDO. PENSO CHE I PROSSIMI INTERVENTI SU QUESTO BLOG I CITTADINI SCRIVERANNO ARGOMENTI CHE INTERESSANO LA COLLETTIVITA'- DATE ANCHE A ME LA POSSIBILITA' DI NON SCRIVERE PIU' "UN'AN'ANONIMO HA DETTO" MA AGGIUNGERE NOME COGNOME. L'ANONIMATO FA SCHIFO ANCHE IN RADIO FARFALLA.METTERE LA FACCIA VERA FA BENE A TUTTI.

Anonimo ha detto...

Tutti i cittadini di Laterza devono capire che bisogna finire di dare credito alle chiacchiere di paese e ai pettegolezzi da bar.
Bisogna capire che si deve parlare di quello che a Laterza manca: trasparenza, legalita' e chiarezza, come ampiamente dimostrato dai giornali circa la vicenda delle pale eoliche, dei debiti e dei diversi rinvii a giudizio, senza dimenticare arresti per droga e bomba al comune.
Per esempio all chiosco che e' stato aperto a Laterza vicino al Comune a cosa serve? c'e' stato un concorso per assumere quelle persone?
Il dibattito politico si deve elevare, come hanno cercato di fare Stato e Catapano nella conferenza stampa dei consigleri del PD, e come sta facendo il PD dalla denunce di ottobre in piazza alle varie iniziative.
Dobbiamo cercare di fare politica, non contando i capelli di Cassano(anche se sono pochi), ma parlando dei problemi di Laterza.
Pale eoliche, debiti fuori bilancio, campo sportivo, edilizia popolare e scolastica.
Del resto le primarie del PD parlano da sole, l'idea della sezione chiusa e' stata scalzata dal voto di 1000 persone.
Il candidato e' stato scelto dalla gente e non dal partito.
Quindi basta con al pornografia politica, basta con le chiacchiere da bar.

Filippo

Un compagno deluso ha detto...

Sono dolente di aver ingenerato una “polemica” che non conduce da nessuna parte. Intendevo soltanto dire la mia su un candidato politico (Cassano) non all’altezza della situazione; e ciò non è solo un mio parere, ma una costatazione di fatto, dimostrata ampiamente e a lungo dallo stesso Cassano negli ultimi decenni, che l’hanno visto protagonista in tutti i livelli della politica laertina e sotto diverse bandiere, talvolta anche contrapposte. Se per Voi giudicare un politico significa fare del personalismo, allora, delle due, una: o io sono un gran bugiardo, o siete Voi di memoria corta.
Inoltre, vorrei precisare chela vita privata del candidato in questione, non rientra affatto nei miei interessi personali o di cittadino; quello cui tengo particolarmente, è di offrire un contributo mirato al miglioramento della nostra Comunità, cercando, nella fattispecie, di dissuadervi dal commettere errori così evidenti e grossolani, già commessi in passato, dei cui risultati Vi lamentate quotidianamente.
Mi rendo conto tuttavia che, le primarie, le avete già “fatte” e che, ancora una volta, avete sciupato una grossa possibilità.
Per finire: ove mai avessi urtato la sensibilità di qualcuno, chiedo umilmente scusa poiché non era per nulla nelle mie intenzioni.