domenica 8 marzo 2009

Miroglio, vertenza chiusa

Cassa integrazione per due anni. Entro maggio il Piano industriale della Intini. Ieri incontro decisivo fra le parti, a Roma, al Ministero del Lavoro, con la presenza di molti operai dell'azienda

Si parte, non più verso la difesa dei proprio diritto al lavoro o verso la speranza d'essere ascoltati, ma per firmare, per chiudere una vertenza tanto lunga quanto tenace.I lavoratori passeranno dalla mobilità alla casa integrazione per 24 mesi, con, peraltro, l’integrazione del salario, assicurato, dunque, al 100%, a carico della Miroglio. Non un solo giorno di perdita di stipendio, dunque.Ore 0,30 di giovedì 5 marzo zona parcheggio della tessitura e filatura di Puglia Ginosa: due autobus della “speranza” accendono i motori. Destinazione: tavolo di risoluzione della vertenza Miroglio, ministero del Lavoro, Roma.Ad accompagnare le delegazioni dei lavoratori, composta da 120 unità tra uomini e donne una pioggia costante.L'atmosfera tra i dipendenti è tesa ma non rassegnata. La consapevolezza è che quello che si sta compiendo un viaggio che potrebbe segnare forse l'ultima tappa della storia Miroglio a Ginosa.Nodo centrale della vertenza l'assenza di un piano industriale, unico strumento che avrebbe permesso all'azienda Miroglio, di comune accordo con il Ministero del Lavoro di avviare i due anni di cassa integrazione guadagni straordinari. L'ipotesi che la forza lavoro mirogliana ha presentato a Roma ieri è stata: cessazione di attività dichiarata, 12 mesi di cigs per crisi e con serio piano industriale alla mano, ulteriori 12 mesi per ristrutturazione personale.Al tavolo convocato dal Ministero del Lavoro erano presenti le Rsu interne alla Miroglio, i rappresentanti nazionali dei sindacati di settore, il sindaco Luigi Montanaro, l'assessore provinciale al Lavoro Raffaella Quaranta, Giuseppe Bertolino della Miroglio mentre grandi assenti sono stati la Regione e la Intini.Bertolino ha in prima battuta fatto una sintetica cronistoria della vertenza: il 20 ottobre 2008 l'azienda ha richiesto la procedura di mobilità di 75 giorni per cessazione attività.Dal momento in cui l'azienda ha ritirato detta procedura tre i punti fissati da parte di Miroglio: seria supervisione degli stabilimenti proponenti, istituzione di una cigs che funga da ponte, definizione di un piano professionalizzante.Il sindaco Montanaro nel suo intervento ha fatto riferimento al piano formativo proposto dall'azienda Intini Spa di Noci.L'assessore provinciale Quaranta, dopo aver ricordato che dal 7 ottobre 2008 la Regione ha traslato le competenze in materia di riconversione industriale alla Provincia, ha presentato la disponibilità dell'Ente a predisporre grazie ai Por 2007/2013 di 3 milioni e mezzo per il 2008 e altrettanti per il 2009, fondi che a fronte di un accordo condiviso e formalmente corretto e completo, potranno essere destinati alla riconversione della forza lavoro.L'assenza di un rappresentante della Regione come anche di una della Intini Spa ha riscaldato gli animi delle parti sindacali presenti al tavolo tecnico di diversi momenti. Ma per ovviare a queste assenze è stato proposto di allegare come incartamento propedeutico all'accordo condiviso da tutti i presenti all'incontro del 26 febbraio al Ministero del Lavoro.E' stato così finalmente stilato il verbale che chiude la vertenza Miroglio.Le conclusioni del verbale condiviso sono i seguenti:1) la filatura e tessitura di Puglia srl presenterà domanda per la cigs per crisi aziendale per la durata di 12 mesi con decorrenza del 9 marzo 2009 a favore di 229 dipendenti;2) le parti concordano che trattandosi di cessazione di attività dell'azienda non verranno adottati meccanismi di rotazione tra il personale in cigs;3) le parti concordano che le misure e i piani sopra descritti sono idonee a consentire entro il termine dei primi 12 mesi di cigs la gestione positiva di almeno il 25% degli esuberi;4) le parti prendono atto che il raggiungimento di tale risultato è requisito indispensabile per l'avvio del secondo anno di intervento della cigs;5) il Ministero dello sviluppo economico servirà la reindustrializzazione della nuova attività e la ricollocazione dei lavoratori attraverso riunioni periodiche;6) incontro trimestrale fra le parti alla Confindustria di Taranto per verifica;7) l'azienda Miroglio si impegna ad anticipare il trattamento di cigs alle normali scadenze di paga mensili.Il secondo anno di cassa integrazione potrà essere concesso nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili.Questo per la riconversione della forza lavoro. Per quanto concerne la reindustrializzazione dei due siti, la Intini spa starebbe stilando un progetto di richiesta di finanziamento da presentare l'11 marzo al Mise. Finanziamento stimato in circa 30 milioni di euro.
» Fonte: Corriere del Giorno
» Autore: Marilena Surdo

Ilva di Taranto: 100in Cig senza preavviso
Lo denuncia la Fiom Cigl. “Questa mattina si sono visti negare l’ingresso allo stabilimento in quanto il badge risultava disabilitato, per effetto della collocazione in cassa integrazione ordinaria, mentre molti altri lavoratori sono entrati regolarmente in fabbrica ma si sono visti rifiutare il loro inizio lavoro all’interno dei reparti”

Arsenale di Taranto e castello di Brindisitrasformati in hotel? Monta la polemica
di ANGELO SCONOSCIUTO Il ministro della Difesa, Ignazio Benito Maria La Russa, annuncia un futuro da «hotel a 5 stelle» per gli immobili di pregio del suo Dicastero e si apre la polemica. In Puglia potrebbe toccare all'Arsenale di Taranto e al castello aragonese di Brindisi• All'Arsenale rischierebbero il posto 1.600 lavoratori
pubblicato il 08/03/2009
Il Governo deve approvare subito una moratoria dei 100.000 licenziamenti di lavoratori precari nella pubblica amministrazione.Continua la battaglia contro il precariato del segretario del PD, Dario Franceschini, che dopo l’assegno per i lavoratori precari licenziati privi di cassa integrazione, lancia la nuova proposta: “Proponiamo al governo una moratoria di un anno, quindi per la durata [...]

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ora che il Cavaliere (a buon diritto) prepara leggi per perfezionare direttamente il mercato televisivo a suo favore - una rete Rai senza pubblicità, per dire l’ultima - e constatando che ormai le sue fortune economiche ci riguardano tutti, come l’aria, come il morbillo, come la pioggia, andrebbe finalmente istituito un monitor pubblico, un contatore con cifre luminose, addirittura un’Authority, per il costante aggiornamento (e il tripudio) dei suoi redditi. Con il ricalcolo quotidiano di introiti, spese, ammortamenti, investimenti, eccetera. Suoi e della sua splendida famiglia distribuita tra le più belle case d’Italia e parchi e calendari.

Sarà emozionante gioire tutti insieme, a dispetto dei corvi plananti sulle discariche della crisi (precari, disoccupati, artigiani, insegnanti, operai, pensionati, immigrati, persino clandestini) calcolando in tempo reale quanto oro si riversi ogni giorno nei saloni illuminati di Arcore & Bermuda, con quanta rapidità si riempiano i suoi forzieri di rubini, incenso e mirra, quante nuove ragazze affluiscano, rintracciate dalle scorte e poi restituite ai loro sogni, quante verdure, quante uova fresche, quanti sgravi fiscali allietino le sottrazioni dei suoi ragionieri collocati nel salone più bello, quello del Canaletto, e quanti buoni affari moltiplichino le parcelle dei suoi avvocati, un giorno dopo l’altro, cogliendo quanto di meglio passi il libero mercato o l’alto destino del titolare, a Roma per gli affari immobiliari, a Parigi per quelli nucleari e poi a Palermo, a Mosca, a Tripoli, a conferma del suo leggendario fiuto coltivato dai tempi d’infanzia salesiana, quando commerciava in compiti già risolti, 50 lire cadauno, da vero (e intelligentissimo) birbante.

E’ pur vero che un’ombra traversò il suo karma sornione. Accadde nel lugubre bienno 1992/93 quando il Cavaliere stava per andare fallito, coperto di debiti com’era, e snudato dalla politica in fuga verso Hamammet, ma chi non ha avuto almeno un tracollo in vita propria alzi la mano, e rammenti quanto ci è preziosa, nella politica e nella vita comune, la tolleranza raccomandata da Voltaire (e Togliatti). Quei tempi cupi sono stati cancellati da questi radiosi. Oggi è l’uomo più ricco d’Italia, forse d’Europa. Il solo che possa fabbricare insieme reddito e leggi, serrature e chiavi, spiegandoci che è per il nostro bene.

Per questo vogliamo un totalizzatore quotidiano dei suoi successi. Aggiornato come le previsioni meteo. Con un esperto che dica ogni ora: “Oggi ha guadagnato un miliardo!” Evviva. Segue la sigla col cielo azzurro e guai a chi dirà che è antiberlusconismo da due lire.
La sua gloria è diventata la nostra vendetta contro la cattiva sorte. La sua ricchezza il riscatto delle moltitudini in miseria. La ragione psico-poltica del voto di tutte le periferie d’Italia (dal Sulcis a Sesto San Giovanni) che da quindici anni giustamente lo incorona.

Anonimo ha detto...

A Taranto la situazione e' disastrosa!

Anonimo ha detto...

Strano che Berlusconi vada in giro per negozi e pensi che la crisi sia da ridimensionare. Nella zona dove abito, ogni giorno chiude un negozio e non ne riapre un altro. Conosco solo disoccupati o ex occupati o precari che non sono stati riconfermati. Però, quello che mi consola, è il fatto che potrò aggiungere una stanza al mio attico grazie al piano casa del governo. Peccato che chi non possiede una casa o non ha più i soldi per pagare il mutuo, non potrà usufruire di questa fantastica opportunità.

Berlusconi: «Niente catastrofismi». venerdì il piano casa

«Sono venuto a fare una ricognizione». Cappotto grigio su maglione girocollo blu senza camicia, Silvio Berlusconi è andato a fare shopping tra le strade di Roma . «I prezzi - ha sottolineato - non sono cambiati rispetto a quanto ricordavo io: c’è qualche cosa un po’ al ribasso, il che funziona per il potere di acquisto della gente. Non ci sono più i saldi come sapete bene, ma c’è tanta gente che acquista e i negozianti che ho interrogato non si lamentano ed anzi dicono che le cose funzionano più o meno come l’anno scorso. Ho visto che c’è tanta gente che acquista e i negozianti che ho interrogato non si lamentano ed anzi dicono che le cose funzionano più o meno come l’anno scorso».

Per il premier quindi la crisi è da ridimensionare. Basta con « i catastrofisti e i profeti di sciagura» perchè per uscire dalla crisi «bisogna essere ottimisti. Con il pessimismo si fa soltanto il male dei cittadini». Ottimismo dunque. «Non è che sono ottimista - ha risposto il Cavaliere poco prima di infilarsi nella blindata diretto all’aeroporto
e quindi a Milano -, bisogna essere ottimisti! È importante perchè se seguiamo tutti i catastrofisti e i profeti di sciagura andiamo tutti a fare il nostro male». «Quindi - ha proseguito - credo che veramente anche coloro che lanciano queste grida di sciagura, da fine del mondo, dovrebbero davvero mettersi la mano sulla coscienza e dire: ma cosa ci guadagno? Faccio il male mio e di tutti i miei concittadini».

Inatnto il prossimo venerdì il governo lancerà un piano straordinario per la casa. «Venerdì faremo il provvedimento» sul piano casa che avrà«effetti straordinari» sulla edilizia ma che non permetterà abusi. «Saranno le singole Regioni - ha aggiunto - che dovranno valutarlo: serve per smuovere l’economia e in particolare l’edilizia da sempre ferma e impastoiata da mille burocratismi». Ma non ci saranno rischi di abusi edilizi? «No - ha risposto Berlusconi - perchè tutto quello che si farà è in aderenza e in continuazione di case esistenti, quindi nelle zone che sono previste dal piano regolatore e con una vidimazione sotto responsabilità dei progettisti». Insomma, ha proseguito il premier, «significa soltanto dare a chi ha una casa, e nel frattempo ha ampliato la famiglia perchè i figli si sono sposati e hanno dei nipotini, la possibilità di aggiungere una stanza, due stanze, dei bagni, con i servizi annessi alla villa esistente».

Quanto agli effetti che il piano avrà sull’economia e sull’edilizia, il Cavaliere è apparso particolarmente ottimista: «Penso che sull’edilizia - ha spiegato -, a sentire i responsabili del settore e i costruttori, possa avere effetti straordinari».

Anonimo ha detto...

Sono un cittadino che non intende svelare le sue generalità, ma vorrei lo stesso darvi un consiglio: continuate a parlar male di Berlusconi, in questo modo rimarrete all'opposizione, almeno fin che lui non passa a miglior vita.

Laertino deluso dalla Sinistra