Per il Tribunale di Milano l'avvocato David Mills, ex consulente della Fininvest di Berlusconi, è stato corrotto con 600 mila dollari provenienti dalla Fininvest di Berlusconi per testimoniare il falso in due processi a carico di Berlusconi. Notizia davvero sorprendente, visto che Mills aveva confessato tutto in una lettera al suo commercialista (“ho tenuto Mr B. fuori da un mare di guai nei quali l’avrei gettato se solo avessi detto tutto quello che sapevo”) e poi alla Procura di Milano. Mistero fitto sul nome di Mr.B, cioè del corruttore. Il sito del Corriere, attanagliato da dubbi atroci, titola: “I giudici di Milano: Mills fu corrotto”. Da chi, non è dato sapere.Labili indizi, secondo voci di corridoio, condurrebbero a un nano bitumato, che poi era l’altro imputato nel processo, ma è riuscito a svignarsela appena in tempo con una legge incostituzionale, dunque firmata in meno di 24 ore dal Quirinale nell’indifferenza della cosiddetta opposizione. Ora Mills dichiara: “Mi è stato raccomandato di non fare commenti”. Da chi, è un mistero. Purtroppo l’ignoto raccomandatore s’è scordato di tappare la bocca anche ai suoi innumerevoli portavoce, che han commentato la sentenza come se avessero condannato lui: “Condanna politica e a orologeria”. Anche la Rai s’è regolata come se la condanna riguardasse il padrone, cioè il premier: infatti non ha inviato nemmeno una videocamera amatoriale a riprendere la lettura della sentenza. Uomini di poca fede: non han capito che Berlusconi non c’entra, che Mills s’è corrotto da solo. Infatti, subito dopo la sentenza, non s’è dimesso il presidente del Consiglio. S’è dimesso il capo dell’opposizione.
4 commenti:
Povera Italia!
leggete un pò di quotidiani esteri e rendetevi conto di quello che pensano di noi poveri italiani.
Siamo lo zimbello del mondo.
Veltroni è stato sbranato dai suoi stessi compagni di partito.Perchè non aveva una linea politica,carattere,cultura,il coraggio di mandare a casa i baronetti del suo vecchio partito comunista.Ci sono troppi funzionari nel PD che percepiscono lo stipendio,segretari che hanno doppi incarichi,dirigenti che non hanno un mestiere un lavoro e che trovano rifugio nel partito,nelle segreterie provinciali e regionali ricevendo un stipendio per sopravivvere. Di raccogliere i voti i consensi vivere tra la gente a questi signori non gliene frega niente. Ecco perchè il Pd con un gruppo dirigente a contratto non vincerà mai. sufficiente da smantellare il vecchio
E così B. si è preso la Sardegna e l’ha messa nelle mani del figlio di un suo commercialista. Ossia nelle proprie. Oso perfino pensare che non gli interessasse tanto la vittoria politica, ambizione troppo nobile. Ma che gli premesse molto di più di avere a disposizione un presidente che potesse fargli avere tutti i permessi possibili e immaginabili: per devastare le coste dove gli serve, per fare vulcani artificiali dove gli piace, per fare costruire ovunque gli aggradi. Questa, in fondo, è la Sardegna secondo Silvio Berlusconi.
Di fronte a quel che è successo, chissà perché, mannaggia, mi viene di nuovo da pensare che fino a un anno e un mese fa il centrosinistra era al governo del paese e governava diciassette regioni su venti. E che, pur sapendo chi era B., gli abbiamo spianato la strada del ritorno al governo grazie a irresponsabilità e narcisismi (da Mastella a Bertinotti), dai quali peraltro non siamo proprio guariti, come dimostra la nostra spasmodica corsa a chiedere allo specchio stregato “chi è il più bello del reame” (chissà se stavolta il concetto è chiaro…). Prendo atto, non tanto serenamente, che il centrosinistra è in rotta. E che anche Di Pietro, che avrebbe dovuto raddoppiare, non tira i voti degli intenzionati ad astenersi. Questa, amici, si chiama crisi storica. E mi sembra irrisolvibile nel breve-medio periodo. Assurdo in questa situazione continuare nel giochino di società di chiedersi chi potrebbe essere il nostro Obama. Perché è come se la fine che è toccata a Dc e Psi dopo Tangentopoli abbia avuto un arrivo differito di quindici anni per noi. Ma fine è. La foto di gruppo, ormai, parla solo del passato anche se non è ingiallita.
L’idea, poi, di fare Franceschini reggente del Pd in questa fase dà anch’essa la misura della crisi, e tutto sommato anche del poco rispetto che si ha per il popolo del Pd. Franceschini è con Bettini il maggiore responsabile dello scandalo-disastro delle candidature, di cui ha menato vanto beato per mesi. Si trova a fare il numero 2 del Pd senza mai essere stato eletto da nessuno. Per uno scambio tra Ds e Margherita, dentro la quale pure non era mai stato eletto da nessuno come vice di Rutelli. Ribadisco qui ufficialmente: io nel Pd ci credo e ci ho sempre creduto. Ma sono uomo laico e vedo quel che tutti vedono. Per questo da un po’ di tempo, non so perché (o forse lo so bene), mi punge una vaghezza: di fare una telefonata a Vendola e Fava e di proporgli di prendere insieme il largo verso altri lidi. Dico la verità: lo stesso modo in cui si lanciano come cannibali contro Veltroni un po’ di impressione me la fa. Il sogno è già finito? O, detto in altri termini: allora è proprio vero che le rape non danno sangue?
Nando Dalla Chiesa
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