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Sabato 20 dicembre sono fermo sul marciapiede di fronte alla scuola d’infanzia di via per Santeramo, dall’altra parte vestito a festa, tutto lavato, shampato e sbarbato, bidet appena fatto, pannolino pulito, sta Gisella KRISTALLIN con la sua banda, quando arriva, fermandosi davanti all’ingresso della scuola, una grossa macchina blù.
L’autista, rapidamente, corre a spalancare la portella posteriore di destra.
Non ne scende nessuno.
E’ FEFE’, il ministro Sfascia Sud, allenato dopo aver chiuso gli ospedali in Puglia.
Lieti di non rivederlo, dopo tanto tempo che non lo avevamo mai visto.
Fefè, bisogna ricordalo, protesi, ma non sappiamo quale organo, di Pupazzo Incipriato, unico sudista di un governo antimeridionale, ha capito che il solo caso in cui al governo lo prendono in parola è quando ripete, con la sua cortesia nota, questa frase: “Fate come se io non ci fossi”.
Infatti il porcellone, lo zombi e tutti i “ce l’hanno alle sei-e-mezzo”, giustamente non lo tengono in considerazione.
Il sud non esiste nell’agenda di questo governo.
Il ministro allo sfascia-sud Fefè ha detto che lui è molto legato a Lo voglio bene al mio paese, lo porta nel cuore e, al prossimo consiglio dei ministri, segnalerà tutte le raccomandazioni dei suoi amici.
Per onestà intellettuale (sic!), aggiunge che nessuno al governo si preoccupa di chiedere il suo parere e lui si ribella soltanto quando sente dire che viviamo in tempi difficili.
Difficili? Ma se è diventato ministro!
“Ma che tempi difficili.”- ha esclamato Gisella KRISTALLIN, “chi l’avrebbe mai pensto che io sarei diventato sindaco!” e, spinti da un sentimento comune di grande amore, i due ronzini forza italioti si sono abbracciati.
Ricordato di essersi venuto a Lo voglio bene al mio paese, ma non sapendo perché, Fefè ha donato a Gisella KRISTALLIN 10 alberi appena innestati, 20 piante tipicamente del salento, un albero di Natale, caduco, per non dire spennacchiato, ma illuminato, l’unico nel paese di un anno molto austero, perché SCACCO MATTO, assessore alla povertà, nuova figura istituzionale di un paese tradizionalmente ricco e fiorente, molto generosamente, ha voluto donare, a differenza degli altri anni, i soldi che si sprecano per le feste, ai poveri.
Finita la festa, gabbato lo santo.
1 commento:
ho votato massimo come sempre, ti auguro felice anno nuovo e anche al tuo staff.
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