mercoledì 3 dicembre 2008

Puglia: bandi anti-crisi

BARI - ''I primi tre bandi sulla manovra anticrisi sono disponibili sul portale dell’assessorato allo Sviluppo economico della Regione Puglia (sistema.puglia.it), con le relative determine dirigenziali e la modulistica”. Lo rende noto un comunicato della Regione, in cui si precisa che gli stessi bandi saranno pubblicati tra qualche giorno sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia. “I bandi - è spiegato – sono i contratti di Programma regionali (che sviluppano investimenti per 550 milioni di euro mettendo in campo 130 milioni di fondi pubblici); gli Aiuti alle medie imprese e ai consorzi di Piccole e medie imprese (Pmi) per i Pia (i programmi integrati di agevolazione che determinano investimenti per 270 milioni di euro, grazie a 88 milioni di risorse pubbliche); e gli Aiuti agli investimenti in ricerca per le Pmi (70 milioni gli investimenti sviluppati rispetto a 28 milioni di fondi pubblici)”. “Per i Pia e i Contratti di programma - è precisato – è prevista la procedura a sportello che si chiude con l’esaurimento delle risorse, mentre nel caso della ricerca per le Pmi la data di scadenza è il 20 marzo”. “Per partecipare a questo avviso – si legge ancora – si dovrà usare la modalità online: non più lettera raccomandata e documenti, ma posta elettronica e autocertificazione, purchè la posta elettronica sia certificata (e-mail con ricevuta per avere la garanzia del ricevimento del messaggio dal destinatario) e purchè il legale rappresentante abbia la firma digitale”.“Nel caso del bando Aiuti alla ricerca – è specificato – gli interessati dovranno collegarsi al portale dell’assessorato allo Sviluppo economico (sistema.puglia.it) e inserire i propri dati: il legale rappresentante dovrà compilare la domanda, firmarla e poi inviarla insieme con gli allegati (acquisiti con lo scanner) salvati in formato Pdf“. “Per queste operazioni – si legge infine – servono la casella di posta elettronica certificata e la firma digitale: entrambe si ottengono collegandosi alla Rupar, la rete della pubblica amministrazione se il richiedente è un ente pubblico, oppure, in tutti gli altri casi, connettendosi al sito cnipa.gov.it che ha l’elenco pubblico dei certificatori”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io sono.
Io sono uno di quelli che pensa alcune cose possano migliorare il nostro paese.
Io sono uno di quelli che ha comprato una casa, dichiarando fino all’ultimo centesimo e pagando le relative tasse.
Io sono uno di quelli che ha ragionato e acceso un mutuo a tasso fisso (5,14%) perché, anche se costava un po’ di più, volevo la certezza di poter pagare sempre la stessa cifra. E non si dicano sciocchezze: come sono i mutui a tasso variabile lo spiegano bene le banche!
Io sono uno di quelli che ha sempre sostenuto che le detrazioni per le ristrutturazioni edilizie contribuissero a diminuire l’evasione nel settore edilizio. E che pensa dovrebbero essere detraibili anche i costi pagati a liberi professionisti etc.
Io sono uno di quelli che, grazie alla detrazione del 55%, si è fatto convincere a cambiare i serramenti per migliorare l’isolamento termico della casa, malgaro i vecchi potessero ancora andare, e facendo fatturare tutto.
Io sono un coglione!
Dovevo dichiarare il minimo possibile sulla casa e evadere quante tasse potevo.
Dovevo sottoscrivere un mutuo a tasso variabile, rinegoziarlo e pagare, il prossimo anno, un tasso massimo del 4%. Il resto lo pagherà lo Stato. Quindi in parte pagherò il mutuo di altri, oltre al mio al tasso del 5,14%!
Dovevo lasciare i serramenti vecchi o, volendoli comunque rifare, fatturare il minimo indispensabile e ottenere la “detrazione” subito. Adesso mi trovo a dover restituire dei soldi (fortunatamente non alla banca, perché non saprei come), cosa che contavo di fare con il rimborso IRPEF del 55%. Ma il governo oggi mi dice che quello che valeva prima non vale più. Rimborseranno solo 82,7 milioni di euro e dovrò partecipare a una gara (?) via mail (?) per sapere se avrò ancora diritto a quanto era stabilito in precedenza nella finanziaria. E non mi daranno nemmeno una risposta. Dopo 30 giorni ci sarà il silenzio rifiuto!

Io sono anche il marito di una fannullona Tutti gli anni mia moglie viene assunta per essere licenziata all’inizio dell’estate. Questo avviene tutti gli anni, da 19 anni! Dopo 15 anni ha dovuto frequentare dei corsi abilitanti che la rendessero idonea all’insegnamento! Un bel periodo di prova! Quest’anno, prima in graduatoria, e con posto assegnato dal Ministero, ha pensato il Provveditorato a distribuire la sua cattedra su altri insegnanti di ruolo. Naturalmente lei è stata regolarmente assunta, per tutto l’anno… come precaria.
Ma probabilmente l’anno prossimo non avrà più un lavoro. Così sarà davvero precaria!

Il voto è segreto… ma ci sentiamo dei coglioni…