domenica 30 dicembre 2007

Il sindaco vincente risponde al Pd

Cambia il nome del partito, ma loro restano, e, finché restano, Giuseppe Cristella e il centrodestra saranno sempre vincenti”: la reazione del sindaco Giuseppe Cristella alla conferenza stampa con cui il Pd di Laterza ha presentato il “cartellone” delle iniziative che praticamente lo hanno annunciato nel panorama politico locale, non si è fatta attendere. “Il solito elenco, mai un contributo propositivo” dice alla Gazzetta. E poi spiega: “Sollevano problemi, ma poi si sottraggono al confronto nelle sedi opportune, come le commissioni”. I problemi sollevati dal neo-gruppo consiliare del Pd (ne fanno parte il portavoce Giuseppe Stano e il consiglieri Francesco Catapano e Giovanni Serafini), proprio in questa difficoltà di “comunicazione”, non solo politica, sembrano trovare motivazione e slancio: su argomenti come l’eolico, i cattivi odori dell’impianto Progeva, le questioni edilizie, più volte dibattuti in Consiglio - sostengono nella sostanza i consiglieri del pd -, non sono stati dati gli “aggiornamenti” assicurati, e quindi attesi.
Il sindaco Cristella prova a dipanare la matassa. “Sull’eolico si fa polverone: il Comune ha fatto quel che doveva, adesso tocca alla Regione valutare i progetti e deliberare di conseguenza, punto. Contenziosi? Non ce ne sono, ci sono lettere che vanno e lettere che vengono, ma ripeto, in materia di impatto ambientale e su quant’altro è la Regione che valuta e decide”. Il Pd dice che è una questione di metodo: perché non si è pensato a un piano comunale, su aree demaniali? Cristella: “Quali aree? L’unica è quella di Montecamplo, sottoposta a vincoli, e lì stiamo pensando al fotovoltaico. Territorio invaso? Ci saranno meno pale di quanto si creda”. Il mercato, però, nel frattempo “tira” più del vento. Cristella: “Di mercato delle vacche da evitare ha già parlato il sottoscritto in consiglio comunale, e comunque: la Regione proceda, poi ne riparliamo”.


Il paradosso-Prg: ci sono più concessioni e case, ma i costi aumentano. Cristella va per gradi: “Innanzitutto, i prezzi sono bloccati. Secondo: il Prg è arrivato nel 2004, i primi progetti nel 2005, le prime concessioni nel 2006: il nostro compito è quello di far costruire, lo stiamo facendo, ma per gli effetti-calmiere diamo tempo al tempo, e intanto confrontiamoci pure”. Il dialogo: il sindaco Cristella lo chiede, i consiglieri Pd affermano che gli viene negato. Si chiamerebbe, appunto, incomunicabilità.


“Il caso-Progeva? La commissione ambiente sta lavorando in attesa dei risultati dell’Arpa - spiega Cristella -, l’azienda sta provvedendo ai correttivi del caso, come Comune siamo per la tolleranza zero, anche perché, e su questo c’è piena sintonia con le opposizioni, abbiamo prodotti tipici e risorse ambientali da tutelare”. Sull’anno che va, il fragore della bomba in municipio: passata in second’ordine come sostiene il Pd? “Tutt’altro, ma ne riparleremo” ribatte Cristella, prima del contrattacco finale: “Basta confusione e polemiche, si facciano proposte concrete. Rapporti umani da ritrovare? Sì, ma si eviti di entrare a gamba tesa”. Chiede parole all’amato pallone l’ex esterno sinistro Giuseppe Cristella.


Francesco Romano
Gazzetta del Mezzogiorno - 29 dicembre 07

sabato 29 dicembre 2007

Se i leader non sono criticati la democrazia è malata

E ce ngm a disc nuu, o barés?

Il piccolo mondo politico laertino è in lieve subbuglio perché “sabato (oggi) arriva il sindaco di Bari”, Michele Emiliano, insieme con l’on. Ludovico Vico e con il suo vice di Terra ionica, Michele Mazzarano. Sono stati invitati dal Pd locale per parlare di “Buona politica”.
Come per ogni evento, la piazza dice la sua, ma a Laterza dice la sua il marciapiede, perché la piazza è stata data in concessione perenne ai passeggiatori in automobile, inquinatori e rumorosi, dal centrosinistra prima e dal centrodestra poi, ennesima riprova che in Italia la malapolitica è bipar-tisan.
Uno degli sparuti marcia-piedisti laertini domanda ai suoi interlocutori: “Che cosa diremo noi a Emiliano?”.
“Parole. Non hai letto il tema? La buona politica: in Italia la buona politica esiste solo a parole. E se le dicono loro fra loro…”. “No, i politici italiani non parlano di politica. Parlano di loro, fra loro. Non le senti in tv, le loro parole? Più banali di quelle di un bambino d’elementari”. “Non è colpa delle parole se sono banali. Le parole sono come il termometro: se il pensiero è scemo, sceme sono le parole”. “Questo è davvero un bel pensiero...”. “Anche se detto con parole sceme”.

“Spiritoso, lui”. “Però, Emiliano, qualcosa di utile da dirlo ai nostri anemici politici ce l’avrebbe. ..”. “A me piacque da giudice, quando mostrò le anime pie della Croce Rossa in Albania. ..”. “Ricordati che non si spara mai sulla Croce rossa...”. “E’ uno che ha conosciuto da vicino Falcone...”. “Non tirarla per lunghe: ti piaceva da giudice e non ti piace da politico. Dì”. “Non m’è piaciuto il doppio incarico…”. “Ma anche Veltroni è sindaco e capipartito…”. “Anche Veltroni fa mala-politica”. “Stai acido, stasera. Volevi un parruccone, come dice il Berlusca, che sai che io amo quanto Visco?”. “Possibile che nel Pd pu-gliese non ci sia uno, o una, che senza essere parruccone...”. “Il ragionamento è giusto: non si può assolvere a due compiti così impegnativi che richiedono 25 ore su 24”. “Sì, Bari sta alle pezze; e il Pd sta peggio...”. “Basta vedere i nostri dintorni: a Laterza, a Ginosa, a Castellaneta, sinistra inesistente. ..”. “E Taranto continua ad ammalarsi e a morire di polveri e fumi...”. “Ditemi il nome di un piddino che abbia detto qual-cosa dei fumi e delle polveri di Taranto...”. “O delle discariche e della differenziata”. “O delle energie pulite”. “O del disastro della sanità politicizzata”.
“O dei loro privilegi a spese nostre…”. “Del popolino…”. “Privilegi eccessivi, dunque immeritati”. “Tutti e tre siete un Bertinotti al cubo: cazzeggiate che è una bellezza”. “Bertinotti cazzeggia, noi critichiamo”. “Su Bertinotti ha ragione Pansa...” . “No. Pansa lo chiama “parolaio rosso”. Invece Bertinotti è parolaio e basta. Di rosso al massimo ha qualche pullover di caschemer...”.
“Lui, il capo dei proletari...”. “Dimmi con chi vai e ti dirò che sei: Bertinotti va per salotti, non per fabbriche, men che meno per cantieri o campi...”. “Mica è fesso, potrebbe morire, respirare sporcizie...”. “Mi avete seccato, siete peg-gio di mia suocera, anzi di Belpietro”.
“Vedi, che se noi siamo bugiardi anche fra di noi, poi finisce che votiamo Berlusconi. ..”. “Facciamo un voto mendace”. “Comunque questa visita può essere una cosa im-portante per Laterza”. “Non ci credo, ma spiegati”. “Vedere da vicino un sindaco pieno di energia, con un passato di coraggio al servizio della legalità...”. “Ma va’: che può fare un sindaco coraggioso in un paese di sindaci donabbon-deschi?”. “Allora è una venuta inu-tile”. “Ricordate Foscolo: A egre-gie cose il forte animo accendono...”. “Ricordate Manzoni: Il coraggio chi non ce l’ha non se lo può dare...”.
“Qui, i sindaci, se non sono capaci di chiudere il Corso alle macchine nemmeno nei giorni festivi, di cosa possono essere capaci?”. “Una serata se non di buona politica, ma con un buon politico, è sempre istruttiva”.
“A una condizione, però”. “Quale?”. “Che il buon politico, se è tale, ascolti, faccia parlare, si lasci mettere sotto accusa, mostri di voler conoscere la realtà dalla viva voce di chi la vive”.
“Invece finirà come in tutte le altre assemblee: come siamo belli, come siamo bravi, vicendevoli applausi...”. “E serata perduta”. “Io andrò a vederlo Emiliano, per vedere se i laertini gli hanno preparato una serata utile, se gli faranno trovare un’assemblea calda...”. “”Sei un nostalgico della tua vecchia Dc...”. “Ieri si criticava chi Moro chi Fanfani, oggi siamo tutti seguaci, chi di un uomo finto come Berlusconi, chi di un pappamolla come Veltroni. ..”.
“Chiudiamo con una mas-sima: la democrazia in cui i leader non sono criticati dai loro elettori, è una democrazia malata”.
“L’hai sentita da Sartori”. “Sicuramente non è originale, ma non l’ho sentita da nessuno”.
“E perchè non gliela vai a dire a Emiliano?”. “Una tentazione mi rode. ..”.

Michele Cristella
michele.cristella@corgiorno.it

venerdì 28 dicembre 2007

Nasce il Gruppo Consiliare

C'è il gruppo consiliare, ci sono le iniziative, c'è la politica per il 2008: il Partito democratico di Laterza ha scelto la «coda» dell’anno che va, per «aprirsi» al nuovo con una conferenza stampa nella sede di via Porta Pia.«Abbiamo dato tempo e modo per far sedimentare i concetti e far maturare scelte convinte, siamo pronti per partire» spiega Francesco Catapano, consigliere comunale. La sedimentazione, le scelte, a partire dall’aula consiliare: persi per strada Lorenzo Caldaralo (ex Ds), e Arcangelo Cirielli (ex Margherita), in Consiglio il Pd farà gruppo con Giuseppe Stano, Francesco Catapano e Giovanni Serafini. Stano parla da capogruppo: «Il Pd: per l’Italia è un’opportunità, per Laterza una necessità, ci sono i presupposti per l’alternativa al centrodestra e alla sua politica» dice, affiancato da Serafini. A fare gli onori di casa Davide Bellini e Wanda Pucci giovani “portavoce” del partito. Scelta non casuale: parte dai giovani, lo ha ribadito Francesco Vasto del coordinamento sezionale, il partito nuovo.La politica da «consolidare nelle idee», il senso di «cittadinanza da riscoprire», scandisce Bellini. Wanda Pucci illustra il «cartellone» natalizio: sabato 29 dicembre sfilano «Le cose buone della politica» in un’iniziativa pubblica con Michele Emiliano, segretario regionale Pd, Michele Mazzarano responsabile provinciale, il parlamentare Ludovico Vico e il consigliere regionale Paolo Costantino (Cittadella della Cultura, ore 18); domenica 30 spazio «Concerto aperitivo» in piazza centrale (ore 11). Il sipario del 2008 si alza giovedì 3 gennaio con lo spettacolo teatrale «Pil e contrapil» (ex Purgatorio, ore 20), in attesa degli auguri del 5 gennaio (Sala Raphael, ore 21). Il capitolo amministrativo lo ripropone Catapano, in una manciata di punti-chiave. «Se ne va un 2007 che invita a riflettere - attacca il consigliere pd -: per la bomba al Comune passata in second’ordine con tutti gli interrogativi del caso, per l’aliquota Irpef portata al tetto massimo, la Tarsu incrementata del 20% e il patto di stabilità 2006 non rispettato». E a seguire: «C'è la vicenda incredibile dell’eolico, con dieci convenzioni approvate, accavallamenti di più progetti sulle stesse aree, molti dei quali pare siano stati acquisiti da un imprenditore campano». Qualcosa come 185 pale previste fra Laterza e Castellaneta. Ma «eolico per chi?» si chiede Catapano. Vito Cassano ex sindaco di Laterza e ultimo segretario Ds espone la «differenza metodologica» tra l’impostazione attuale e quella ipotizzata dalla sua giunta di centrosinistra: «Unico piano per Laterza, Ginosa e Castellaneta, tassativamente su aree comunali» ricorda. Un passaggio sul Prg che fa salire il costo delle case. Catapano: «Ci sono più case e i prezzi aumentano: paradossale. Perché accade?» Infine, l’impianto per la produzione di fertilizzanti organici della Progeva, l’estate scorsa nell’occhio del ciclone per gli «afrori» portati in paese dal vento di tramontana nonostante le assicurazioni (zero cattivi odori, anzi) di tecnici e progettisti. Ancora Catapano: «Abbiamo sollevato il caso in consiglio, aspettiamo di conoscere gli sviluppi degli approfondimenti della commissione ambiente: ma come si è mai potuto pensare all’insediamento di un impianto del genere in un territorio che fa dei prodotti tipici e del turismo i suoi punti di forza?».
Francesco Romano

27/12/2007 - Gazzetta del Mezzogiorno

lunedì 24 dicembre 2007

29 dicembre 2007: le cose buone della politica

Michele Emiliano, Ludovico Vico, Michele Mazzarano e Paolo Costantino parteciperanno all'iniziativa pubblica del 29 dicembre 2007 - ore 18 - a Laterza per affrontare i temi caldi dell'agenda politica e soprattutto per parlare delle cose buone della politica.

Dalla Finanziaria 2008, alla nuova programmazione 2007-2013, alla legge regionale sui distretti produttivi, la riduzione dei costi della politica, la partecipazione dei cittadini e il partito democratico sono alcuni dei temi che saranno affrontati durante il dibattito pubblico.

Siete invitati a partecipare attivamente


Pd: si fa festa per dimenticare un anno nero

LATERZA – La politica, quando può, fa festa. Sarà per l’aria del Natale o forse per la fresca data di nascita, ma il Pd laertino nel suo piccolo fa le cose in grande. E allora, come hanno spiegato ieri mattina i due giovani portavoce Davide Bellini e Wanda Pucci, si può parlare delle “cose buone della politica” con Michele Emiliano e Michele Mazzarano (il 29 dicembre alla Cittadella della Cultura ore 18), semplicemente spiegando che cosa c’è nella Finanziaria 2008, oppure rilassarsi con un “concerto aperitivo” che sa di meeting di piazza (il 30 in piazza Vittorio Emanuele alle ore 11); magari andare a teatro per assistere alla pièce dialettale “Pil e Contrapil” (il 3 gennaio alle 20 nell’auditorium Giannico), infine scambiarsi gli auguri tutti insieme alla Sala Raphael (il 5 gennaio alle ore 21).

Insomma, del vecchio rito diessino (addio Unità…) c’è rimasta la festa, mentre gli ex margheritiani ci mettono il gusto dello stare assieme in amicizia. “Eredità leggere” di un partito nuovo che – dice Bellini - «ha un progetto veramente riformatore per la politica italiana, con un’aspirazione al benessere e alla libertà», ma anche col desiderio non celato di «abbattere la vecchia casta politica per dar voce ai cittadini».

Buoni propositi, che viaggiano sulla bocca di giovani trentenni e di politici più navigati. Perché la politica, passata la festa, è quella che rimane. O almeno ci prova. «Il Pd - dice Giuseppe Stano – è un’opportunità per la politica italiana, ma qui a Laterza è una necessità». Il gruppo unico in Consiglio comunale è uno di questi passaggi “necessitati”, ma non indolore. Dei vecchi consiglieri targati Ds e Margherita, infatti, nel nuovo gruppo ne sono confluiti solo tre: Stano, che è il capogruppo, Giovanni Serafini e Franco Catapano. Lorenzo Caldaralo è approdato (da indipendente) sulle sponde della Sinistra democratica, mentre Arcangelo Cirielli si è dichiarato indipendente. Ognuno per la sua strada. «Ma adesso - spiega Catapano - siamo pronti per l’organizzazione delle primarie, che si svolgeranno in tutti i comuni tra gennaio e febbraio, per eleggere segretario e coordinamento cittadino oltre ai delegati per il congresso provinciale».

Una macchina in moto, il Pd, ma senza fretta: «Il panorama – sottolinea Catapano - con la prossima legge elettorale potrebbe cambiare». Ciò che non muta, per ora, sono i rapporti con la maggioranza di centrodestra. «Rapporti congelati», sentenzia Serafini. Che poi abbozza un’apertura veltroniana: «E’ finita la stagione degli odi, quella nuova dev’essere senza schemi pregiudiziali nei confronti di nessuno: è un invito che porgo all’Amministrazione comunale. Se ci danno la possibilità di confronto, noi del Pd daremo il massimo per far crescere Laterza». «Rapporti non buoni - aggiunge Stano - perchè dall’altra parte la contrapposizione non è politica, ma personale».

«E’ stato un anno nero», scandisce Catapano. E ne mette in fila i motivi: «Il momento di massima tensione è stata la bomba al Comune. Ricordo un Consiglio molto dibattuto, ma poi non se n’è saputo più nulla. Avevamo chiesto l’intervento della Commissione Antimafia non a caso, visto che poi episodi simili si sono verificati a catena in tutta la provincia: purtroppo Laterza ha fatto da apripista, ma è un degrado che ha a che fare con la politica in generale». «Ma il 2007 - s’inserisce l’ex sindaco Vito Cassano - è stato anche l’anno della stangata, con un forte aumento delle tasse comunali ». «E per fortuna – aggiunge Stano - che l’Ici la ridurrà il Governo con la Finanziaria, perché tra addizionale Irpef e Tarsu

il Comune ha calato la mannaia delle tasse e, nonostante ciò, il Patto di Stabilità per l’anno scorso non è stato rispettato. Il sindaco, comunque, continua a dire che il Comune non farà nessun aumento: in effetti non c’è più nulla da aumentare...». A crescere, e in maniera esponenziale, è l’interesse sull’energia eolica: «C’è stata una forte impennata - conferma Catapano - e sappiamo anche che c’è qualche imprenditore che sta facendo l’asso pigliatutto. In ballo ci sono almeno dieci convenzioni, ma col rischio di creare un maxicontenzioso perchè alcuni progetti sono indirizzati sugli stessi terreni agricoli». «E’ il metodo che è cambiato - aggiunge Cassano -. Quando è venuto fuori l’eolico, ma anche il solare, al governo c’eravamo noi e abbiamo pensato di realizzare un progetto, assieme ad altri comuni, su terreno demaniale. Ma l’idea è cambiate strada facendo e il rischio è quello di uno sfruttamento selvaggio del territorio delle Gravine». Per Catapano, poi, l’elenco dei “dolori” è ancora più lungo: Pis Habitat rupestre, piano commerciale, risparmio energetico, urbanistica e «miasmi» della Progeva (che produce compost da biomasse). «Sono le spie – conclude - di una mancata o errata pianificazione del territorio perché manca un’idea di sviluppo e, purtroppo, si tratta di nodi che ci ritroveremo in futuro».
Massimo D’Onofrio - Corriere del Giorno – 23 dicembre 2007

sabato 22 dicembre 2007

Si costituisce il gruppo consigliare del PD di Laterza

L'avvocato Giuseppe Stano è il capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio Comunale di Laterza. La scelta è avvenuto nell'ultima assemblea del Pd di Laterza il 18 dicembre u.s. Il gruppo costituito da: Giuseppe Stano (capogruppo), Giovanni Serafini (vicecapogruppo) e Franco Catapano sarà ufficializzato nel corso del prossimo consiglio comunale.
Il neo Capogruppo ha ringraziato per la fiducia accordata e si impegnerà a guidare il gruppo consiliare dei democratici, in questa fase di transizione, con il massimo di equilibrio ed in coerenza con le linee politiche e le scelte amministrative che saranno elaborate dal Partito. Inoltre ha evidenziato la necessità di realizzare una azione politica del Partito Democratico, nella comunità laertina, orientata a dare un contributo concreto per migliorare l’attività amministrativa e suggerire le soluzioni più utili per sollevare Laterza dallo stato di crisi e torpore gestionale accumulato negli ultimi tempi.
L'intero gruppo consiliare del Partito Democratico si impegnerà all'unisono per amplificare la domanda di cambiamento che proviene dalle persone oneste, dai giovani, dal volontariato e da quanti hanno a cuore il futuro di Laterza.

domenica 16 dicembre 2007

Due anni di Parco delle Gravine: la storia di un mancato decollo

A due anni dall’istituzione del Parco Terra delle Gravine, cosa si è fatto e cosa si deve ancora fare. Questo il tema dell’incontro-dibattito a più voci, per fare il punto della situazione, organizzato dal Coordinamento provinciale per il Parco delle Gravine e moderato dal giornalista Tito Manlio Altomare, che si è tenuto venerdì sera, presso l’Appia Palace Hotel, alla presenza di rappresentanti di associazioni di agricoltori, allevatori e di associazioni ambientaliste.
Al tavolo dei relatori, Pietro Giacovelli, assessore provinciale alle Aree Protette, Giovanni Cappiello, direttore dell’associazione provinciale allevatori, Francesco Catapano, vicepresidente regionale della Cia Puglia, Marinella Marescotti, del Coordinamento provinciale per il Parco “Terra delle Gravine”. Il moderatore ha subito focalizzato il problema, quello della “lunga gestazione del Parco e del mancato decollo, una volta che il Parco è nato”.
La Marescotti, dopo aver sottolineato l’importanza di “improntare tutte le iniziative alla salvaguardia e alla valorizzazione delle identità locali, in modo da diventare portatori di interessi per una forma di sviluppo duratura, basata sulla connotazione del territorio”, si è soffermata su un articolo della legge regionale che “riconosce alle imprese agricole e zootecniche, il ruolo di guardiane del Parco, in un periodo di crisi congiunturale”. Di qui, la necessità di “un lavoro di concertazione per definire un piano di maturazione del territorio e le modalità attraverso cui le aziende possono organizzarsi”. Concertazione che, secondo la relatrice, è mancata nei due anni dalla istituzione dell’area protetta e che è fondamentale per “far capire che il Parco è un’opportunità, non è solo vincolistica”. Dunque, per ripartire a abbandonare la fase di stallo, secondo quanto affermato dalla Marescotti, occorre “che si cominci di nuovo a parlare di Parco con progetti di lavoro”, ricorrendo a personale competente e ad una metodologia di lavoro, con il coinvolgimento delle popolazioni locali e con una politica di partecipazione attiva delle comunità alla sua gestione.
Cappiello, dopo aver delineato la situazione di “crisi di identità” attraversata dal mondo agricolo e zootecnico e di “isolamento e difficoltà delle aziende”, ha indicato come strada da percorrere quella della “formazione” che permetta a chi opera nel settore di “creare occasioni nuove, trasformando e vendendo, ad esempio, i prodotti invece di limitarsi alla fase della produzione”.
Nel corso dell’incontro, più volte, è stata sottolineato il mancato funzionamento del Parco, la diffusa diffidenza, il fatto che non venga visto come una risorsa. A dimostrazione di ciò, le numerose domande di esclusione dall’area protetta.
Anche Catapano ha parlato di “mancanza di pianificazione e concertazione”. “Non c’è stata nessuna riunione, a livello provinciale e regionale, per discutere sulla costituzione e sullo sviluppo del Parco. Non c’è un solo cartello che indichi l’entrata nell’area protetta, non c’è un progetto di identificazione della gente con il Parco”.
Il vicepresidente regionale della Cia ha evidenziato lo stretto collegamento tra Parco, agricoltura e turismo, la necessità di sviluppare l’agriturismo, di promuovere la spesa nell’area protetta e di affidare agli agricoltori le attività di sportello.
La parola è passata allora all’assessore Giacovelli che ha subito tenuto a precisare: “Non si è partiti male. I risultati acquisiti sul Parco delle Gravine sono estremamente positivi. In questi due anni, come ente di gestione provvisorio, non potevamo fare miracoli. Non sono sufficienti due anni per passare da un territorio, in cui era diffusa la diffidenza e la paura nei confronti di una novità, ad un territorio in grado di darsi in poco tempo strategie diverse e innovative”.
“Occorreva impegnarsi – ha continuato – in un’operazione che permetteva al territorio di misurarsi con questa nuova realtà, un’opera di sensibilizzazione per far maturare un’identità del Parco. I risultati raggiunti in questo senso sono straordinari”.
Giacovelli ha fornito esempio di privati che avevano avanzato la domanda di esclusione dall’area protetta e che si stanno ricredendo e ha sottolineato che anche i cacciatori, nonostante continuino a lamentare alcuni problemi quali la tabellazione, stiano cambiando atteggiamento, in quanto “si stanno rendendo conto che il Parco può rappresentare un luogo in cui c’è la riproduzione della cacciagione”.
“Quando si va ad istituire un Parco – ha poi spiegato l’assessore provinciale – un obiettivo importante è quello di disporre di un organico che permetta di organizzare tutto ciò che è necessario. Dobbiamo misurarci con le risorse minime di cui disponiamo e con gli obiettivi massimi che ci poniamo. Occorre progettualità. Ci sono le risorse e bisogna capire come utilizzarle. Nel mese di gennaio, andrà istituita la Consulta del Parco, con compiti propositivi e consultivi. Ci servirà un tavolo di concertazione per avviare una programmazione persino economica”.
Si è poi aperto il dibattito. Tante le questioni discusse, tra le quali: il coinvolgimento dei Comuni e la necessità che si mettano in rete, l’opportunità di incamerare i finanziamenti europei 2007-2013, l’avvio di una campagna di comunicazione nelle scuole, e i casi di “multe”.


» Fonte: Corriere del Giorno
» Autore: Francesca Piccolo

sabato 15 dicembre 2007

SEMAFORO SANGUISUGA

«Il semaforo sanguisuga»: non è titolo di un film, è un’altra puntata del controverso impianto semaforico installato in prossimità del centro urbano, dove via Roma, proseguendo per Castellaneta, torna ad essere statale 7. Bene, dopo segnalazioni e interventi di consiglieri regionali (Paolo Costantino, Pd: interessata la Guardia di finanza), “passaggi” consiliari, e altre forme di protesta più o meno visibili (anche filmati su YouTube), è la locale sezione del Partito socialista a ritornare sulla questione e a chiedere «l'immediata rimozione dell’iniquo e dannoso semaforo».
Con un’annunciata petizione popolare: «In un momento storico particolarmente recessivo - si legge in un comunicato stampa -, nel quale la pressione fiscale, i prezzi dei beni alimentari, dell’energia, dei mutui, sono al limite della sopportazione sociale, amministrazioni pubbliche come quella di Laterza, pur di rimpinguare le casse comunali, in barba alle difficoltà dei cittadini, s'inventano sempre nuovi e subdoli stratagemmi per spillare loro altro denaro». Un esempio, «la (finta) pianificazione del traffico urbano ed extraurbano: autovelox, videosorveglianza e semafori; ovvero, ulteriore e grave ma celata tassazione, per mezzo del Grande fratello». Insomma, per il Ps di Laterza «sembra ormai di moda, piantare semafori nelle città, con annesse fotocamere dalla dubbia funzione, che, paradossalmente, invece di contribuire alla sicurezza stradale, spesso sono essi stessi il vero pericolo». Una cosa però è certa, sostengono i socialisti laertini: «Il loro compito, quello effettivo di esattori, risulta davvero impeccabile». E «infallibile e spietato» viene definito il semaforo di via Roma, «a causa del quale ci pervengono centinaia di istanze, da parte di automobilisti e pedoni che ne lamentano sia l’ambiguo funzionamento, che l’oggettiva pericolosità; oltre, naturalmente, alla pesante punizione economica». Che la nota Ps snocciola fra parentesi: «Centocinquanta euro e la sottrazione di 6 punti dalla patente, cui si possono aggiungere altri 250 euro circa, per l’eventuale mancata comunicazione, al comando PM, del conducente il veicolo sanzionato». In sintesi, una sorta di «trappola fiscale occulta» in cui sarebbero fin qui caduti «più di 500 automobilisti», di cui il Ps di Laterza intende «rappresentare la protesta ed assumere la difesa». Attraverso, appunto, una petizione popolare finalizzata alla rimozione del “semaforo sanguisuga” e approfondimenti «mirati al miglioramento reale della situazione stradale e del traffico urbano in Laterza».
» Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno

» Autore: Francesco Romano

lunedì 10 dicembre 2007

Finanziaria 2008

Di seguito riportiamo alcuni dei provvedimenti più interessanti contenuti nella Finanziaria 2008 approvata lo scorso mese di novembre.

• Sconto ICI sulla prima casa: detrazione fino a 303 euro l’anno
• Al via la riforma dei trattamenti di disoccupazione agricola
• Confermate le agevolazioni fiscali del settore agro-alimentare
• Niente canone RAI dopo i 75 anni
• Incentivo di circa 1.000 euro per i giovani che vanno a vivere in affitto
• Addio libri contabili, IVA e IRAP. Per le piccole imprese solo un forfait
• Cento miliardi di euro per rilanciare lo sviluppo del Sud (2007-2013)
• Venti milioni per l’impiantistica sportiva
• Detrazione IRPEF per gli inquilini con reddito fino a 30.000 euro
• Aliquota dell’imposta sulle società di capitale dal 33% al 27,5%
• IRAP dal 4,25% al 3,9 %. IRES tagliata sugli utili reinvestiti in azienda
• Sconto da 42 a 17,5 euro per il bollo sugli atti presentati on line
• Tre miliardi per il rilancio dell’edilizia sanitaria
• Cento miliardi per i livelli essenziali di assistenza ai cittadini
• Fondi alle Regioni per il vaccino contro il cancro all’utero delle giovanissime
• Duecento milioni al Fondo per i non autosufficienti .
• Riconoscimento ai precari del lavoro svolto nel SSN ai fini concorsuali
• Sostegno alle associazioni di volontariato per l’acquisizione gratuita dei farmaci
• Tremila euro alle imprese del Sud pronte ad assumere neo-laureati
• Sgravi del 55% sugli interventi di ristrutturazione energetica degli edifici
• Governo, soglia massima fissata in 60 componenti
• Ottanta milioni per la promozione del “Made in Italy”
• Stanziati 95 milioni per lo “sport di cittadinanza” (2008-2010)
• Quattrocento milioni in più per università e ricerca, premiate le più efficienti
• Tagli ai costi della politica per la sicurezza delle scuole
• Cento milioni di euro per il funzionamènto delle scuole
• Centocinquanta milioni alle famiglie per affrontare il “caro scuola”
• Arrivano 129 milioni per le infrastrutture portuali e marittime
• Due miliardi per l’attuazione del Protocollo sul welfare
• Pubblico impiego, stanziati i fondi per gli adeguamenti contrattuali
• Riduzione del precariato nelle pubbliche amministrazioni
• Ottocento milioni al Fondo per l’occupazione
• Cinquanta milioni per la sicurezza sul lavoro
• Settanta milioni per costruire nuove carceri, cento per la sicurezza
• Riforma della giustizia, 84 milioni di euro per gli arretrati civili e penali
• 5 milioni di euro per il risanamento da amianto negli edifici pubblici
• Bonus per la formazione professionale
• Consumatori, finalmente la class action
• 180 milioni di euro per i danneggiati da trasfusioni
• ANAS, 215 milioni di euro subito per progetti già approvati