martedì 28 aprile 2009

C'era una volta un comune senso di indignazione!

TARANTO - I dubbi sono sciolti. Ormai si attende solo la ratifica ufficiale di un accordo maturato proprio negli ultimi giorni. I Riformisti di Gaetano Carrozzo, salvo sorprese, saranno alleati del Pdl alle elezioni provinciali del 6-7 giugno. Appoggeranno, quindi, il candidato Dome–nico Rana. Stasera i Rifor–misti riuniranno il direttivo per dissipare gli ultimi dubbi. Che in verità non riguarderebbero l’opzione sulla quale puntare, ma semplicemente le modalità di partecipazione all’alleanza. Il nodo da sciogliere è relativo alla opportunità o meno di presentare una propria lista o di presentare propri candidati nei collegi all’interno di altre liste della coalizione. Questa seconda ipotesi sembra la più plausibile. In questo caso vedremo in campo i consiglieri comunali Mario Laruccia e Massimo Mancini e l’ex assessore Vania Carrino. Non ci sarà Gaetano Carrozzo, che potrebbe riservare per sè un importante ruolo amministrativo nel caso di vittoria finale del professor Rana. Ma perché i Rifornisti hanno improvvisamente mollato il Terzo Polo per il quale pure si erano battuti fino a stringere una intesa di massima con l’Udc? E’ risultato pressoché insor–montabile il problema della coesistenza con Gian–carlo Cito, all’interno di uno schieramento che, oltre ad AT6 e Udc, vede la presenza anche di Io Sud, il movimento che fa capo ad Adriana Poli Bortone. I Riformisti erano dati come parte integrante di questa inedita coalizione che schiera come candidato presidente l’ex sindaco di San Marzano, Giuseppe Tarantino. In realtà a Carrozzo e soci erano e restano perplessi sulle reali possibilità di tenere insieme un arco così eterogeneo. In particolar modo, come detto, preoccupa la naturale irruenza di Cito. Ecco allora il cambio di rotta e le trattative con il Pdl. Intanto proprio stasera (Hotel Park, ore 18.45) alla presenza del ministro Fitto ci sarà la presentazione ufficiale di Rana.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

W IL GIOCO DELLE POLTRONE!
E IO PAGO!!!!!

Anonimo ha detto...

TARANTO - “Cialtroni”, “irresponsabili”, “analfabeti”, “immorali”, “gente dal dubbio equilibrio umano e mentale”. Epiteti a raffica fuoriescono da un Gaetano Carrozzo insolitamente poco incline alla sua algida, tagliente oratoria e più propenso ad un attacco all'arma bianca verso tutti i suoi nemici, di oggi e di ieri. E l'elenco dei nemici, come quello degli epiteti, è cospicuo: da Florido a Stefàno, da Boccia a Cito, per finire con la stratega del terzo polo, quella Poli Bortone oggi resa “politicamente impresentabile” dall'aver accettato la “proposta indecente” di allearsi con l’ex telepredicatore di At6.

La prima conferenza stampa di Gaetano Carrozzo e del suo gruppo dei Riformisti (con lui la Carrino, Laruccia e Mancini) dopo l'avvenuto passaggio con il Pdl in appoggio alla candidatura di Domenico Rana, ha un che di surreale. Sentir dire a chi è stato testimone di fatti epocali nella storia della sinistra italiana e tarantina che le proprie candidature saranno presentate all'interno della lista fittiana doc de “La Puglia prima di tutto” regala per un attimo un senso di vertigine, di straniamento. Anche se, a ben vedere, quella di Carrozzo è – dal suo punto di vista – la confessione estrema di un uomo di sinistra che ha tentato sino all'ultimo di raggiungere l'unità politica del centrosinistra, senza riuscirci. O, se si preferisce, la confessione di un uomo che ha cercato di imporre le proprie idee trovandosi sempre di fronte un muro invalicabile: dapprima chiedendo ai Ds le primarie per la scelta del candidato sindaco, poi chiedendo agli stessi Ds, dopo il primo turno delle comunali, di desistere al ballottaggio; poi, ancora, cercando di convincere il sindaco Stefàno ad essere veramente il sindaco di tutti, e di non prendere la tessera di Rifondazione a qualche giorno dalla sua elezione; infine, ingaggiando con Stefàno e con Boccia un braccio di ferro sulla legittimità del contratto sui Boc, conclusosi con l'estromissione dalla Giunta dello stesso Carrozzo e dell'assessore Carrino.

Per tutti questi motivi oggi Carrozzo – mentre gongola nel commentare la sentenza che annulla il contratto di emissione dei Boc, potendo a giusta ragione dire “io li avevo avvertiti per tempo” - si sente di dire che ogni tentativo con il centrosinistra è morto e sepolto, e che “l'unica possibilità di contribuire al governo del territorio e della rilegittimazione della politica era collegarsi allo schieramento di governo che con ogni probabilità vincerà le elezioni provinciali. Uno schieramento importante, che sta dando una più che dignitosa prova di governo a livello nazionale e che soprattutto non gioca a perdere, almeno questa volta. Perchè io, di giocare a perdere, francamente mi sono stancato...”. Ora la strada è tracciata: contribuire all’affermazione di Rana «e all’urgente liberazione del Comune dalla Giunta Stefàno», nonchè alla «necessità assoluta di uno stretto raccordo col Governo nazionale per tutelare Taranto». E se si dovesse andare al ballottaggio, che tipo di alleanze ipotizza Carrozzo? «Niente apparentamenti - taglia corto l’ex vice sindaco - ed eventuali alleanze solo con qualche forza presentabile del terzo Polo, non certo con Cito».