sabato 11 aprile 2009

«Il Bilancio 2009? Un grande bluff»

LATERZA - Dalla “Laterza che cresce” al Comune che «bluffa».
Il Pd scopre le sue carte e fa saltare il banco apparecchiato dalla giunta Cristella. «Altro che tasse ferme», tuonano Franco Catapano e Giuseppe Stano in conferenza stampa: «Come si fa a mettere mano ad Ici e addizionale Irpef che sono già al massimo, mentre la Tarsu è stata aumentata due anni fa?». Insomma, le magnifiche e progressive sorti dell'Amministrazione disegnate dal sindaco e dalla sua squadra, viste dall'osservatorio del Pd s'ingrigiscono parecchio. «In questo bilancio - spiega Catapano - non c'è programmazione, non esiste una visione di quello che si vuole realizzare per il territorio di Laterza». Anzi, secondo Catapano si sono perse di vista anche le priorità del programma col quale nel 2006 il centrodestra è stato confermato trionfalmente a Palazzo di città: «La costruzione della Dante Alighieri, la piscina comunale, la Casa Famiglia, la seconda Area Pip e la valorizzazione dei prodotti tipici: priorità alle quali nemmeno si è messo mano».
Peggio ancora, oltre al futuro s'è perso di vista il presente: «Manca - insiste Catapano - una seria riflessione sulla crisi dell'economia laertina, molto debole rispetto alle altre simili del versante occidentale. Il reddito pro capite è il più basso, peggio fa solo Palagianello; e i disoccupati sono al 27 per cento, almeno stando ai dati individuati dal Gal. Altro che la Laterza che cresce... qui l'Amministrazione vive di contingenze, approva opere che poi scompaiono strada facendo».
2009 tutto a tinte fosche: il Pd non fa sconti. Stano chiede lumi sul mancato monitoraggio dell'edilizia scolastica («doveva partire nel 2002, dopo il terremoto di San Giuliano») e sull'illuminazione pubblica: «Grazie ai nostri dubbi - ricorda - l'affidamento diretto alla Eureco è stato accantonato per far posto all'appalto pubblico Consip, risparmiando 100mila euro. E poi ci toccano assessori che conosciamo solo per quanto pesano sul bilancio, mentre Catapano ed io abbiamo rinunciato al gettone di presenza: i costi della politica si tagliano con fatti concreti, non con gli slogan, magari assottigliando il Nucleo di valutazione».
La carne a cuocere è tanta. Catapano, però, offre una sponda al Pdl: «La crisi della nostra economia, le filiere di pane, latte e carne, esiste: parliamone in una conferenza comunale, tutti insieme, per capire punti di forza e debolezze». E giù un'altra sassata: «Dov'è finita l'edilizia sociale, il sostegno ai fitti? e gli scomputi che appaiono e scompaiono? Senza parlare della raccolta differenziata, una bolla di sapone che pagano i laertini»
A Laterza, poi, costa di meno un posto al sole che uno al cimitero: «110 euro per la tumulazione - conferma Catapano - e solo i diritti di segreteria per i 200 impianti fotovoltaici richiesti e per i quali serve soltanto una Dia. Tutto sproporzionato, costa caro morire mentre sul solare si fa il commercio a perdere e sull'eolico si approvano convenzioni con una tantum e royalties che fanno ridere e, invece, si potrebbero rimpinguare le casse comunali»
Insomma, per il Pd, la maggioranza “trucca” le carte: «Che fine ha fatto la Nonno Card? e le tasse che dovevano essere abbassate? E come sono stati utilizzati i 16 milioni dei fondi Pis?». Interrogativi che, forse, rimarranno senza risposta. Di vero, per Catapano, nel Bilancio ci sono però almeno tre progetti: «I 150mila euro per le strade interne - spiega - la riqualificazione del vecchio stadio e l'Acqua Park nella pineta comunale: solo che per quest'ultimi bisognerà riuscire ad alienare un terreno comunale a Serra Lapillo e servirà un imprenditore che faccia un miracolo. Il Bilancio 2009 - conclude - è tutto un grande bluff, persino con tabelle e dati inseriti col copia e incolla».
A margine, infine, qualcuno fa notare l'assenza delle altre anime democratiche: «Il segretario è impegnato per lavoro - getta acqua sul fuoco Catapano - e il candidato alle provinciali non c'è perchè questa non è campagna elettorale». Distinguo in perfetto stile Pd.

Massimo D'Onofrio
Corriere del Giorno
11/04/2009

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