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Il 4 dicembre del 1997 Gentile venne eletto presidente della Comunità Montana interprovinciale di Gioia del Colle. Facevano parte 5 comuni della Provincia di Taranto (Mottola, Martina Franca, Crispiano, Massafra e Laterza) e 6 della Provincia di Bari (Gioia del Colle, Noci, Acquaviva, Santeramo, Cassano Murge e Grumo Appula). In base alla legge regionale n. 20 /99 il 29 marzo del 1999 venne nominato Commissario, con decreto regionale emesso dall’allora Governatore Fitto, per gestire lo sdoppiamento dell’Ente Montano sud orientale in due Comunità di competenza per la provincia di Bari e per quella di Taranto. Gentile si assunse l’onere di suddividere il patrimonio esistente, la riorganizzazione del personale, la formulazione di due bilanci e l’avvio dei due nuovi Enti, che avvenne con decreto del Ministero del Tesoro dell’agosto 1999, data in cui ufficialmente nacque la Comunità Montana della Murgia Tarantina. Di concerto, i Consigli Comunali di Mottola, Massafra, Crispiano e Laterza, classificati parzialmente montani, e Palagiano, Palagianello, Castellaneta, Montemesola e Ginosa, considerati aree omogenee) nominarono i componenti del Consiglio. L’assemblea si insediò il 25 settembre 1999 e nella stessa seduta venne eletto Presidente Antonio Gentile, da una maggioranza di centro sinistra con 17 voti su 20 (tre assenti) e 7 astenuti, l’opposizione. La prima Giunta della Comunità Montana era composta da 8 assessori, uno per ogni comune. Il primo atto adottato fu quello della richiesta alla Regione Puglia dell’omologazione dei comuni non montani, con relativo finanziamento a carico. La risposta fu la concessione di un miliardo. Fu il primo e l’ultimo finanziamento concesso dal governo regionale. Il 30 giugno del 2001 Mongelli di Ginosa Marina prese il posto di Gentile. Con orgoglio Gentile ha rimarcato che ai tempi della sua Presidenza, la Comunità Montana di Mottola si era sostituita all’Amministrazione Provinciale per le numerose opere realizzate grazie alla capacità di reperimento dei fondi, citandone alcune: forestazione 8 miliardi; indennità compensativa agli agricoltori 5 miliardi; patti territoriali 33 miliardi e 403 milioni, acquisto masseria dolcemorso; corsi di formazione per 3 miliardi; progetto per la trasformazione del siero 16 miliardi e 500 milioni, fondi per il Giubileo per 3 miliardi, strade di campagna e realizzazione di pozzi artesiani in tutto il territorio.
» Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
» Autore: Francesco Francavilla
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