sabato 8 settembre 2007

Grano e Farina , cifre contrastanti

E scoppia anche la “guerra del grano”. I due fronti sono da un lato i panificatori sostenuti da Confartigianato e dall’altro i produttori della materia prima che lamentano aumenti che ritengono ingiustificati. Posizioni contrastanti con un’unica certezza: i prezzi di molti alimenti subiranno già da questo mese dei ritocchi, in aumento. In particolare la C.I.A ( conferenza italiana agricoltori) di Taranto denuncia come, a fronte di un lieve aumento del prezzo del grano pagato ai produttori, in questi giorni i panificatori stiano aumentando il prezzo del pane. «In venti anni il prezzo della farina, della pasta e del pane non sono diminuiti bensì aumentati notevolmente. Infatti oggi il prezzo di vendita del grano è di 0,25 centesimi al kg esattamente il prezzo di venti anni fa, lire 50.000 al q.le. Il prezzo di vendita al pubblico del pane, attualmente oltre 2 euro, in venti anni è aumentato di oltre il 400%».
La Confartigianato, dal canto suo, lancia invece l’allarme sugli aumenti delle materie prime. «Inevitabili i ritocchi dei listini già in questo mese. E se la corsa ai rincari non cesserà molte imprese del settore alimentare saranno costrette a chiudere - spiega Fabio Paolillo, Direttore di Confartigianato Imprese Taranto. «Gli aumenti dei prezzi di alcune materie prime - farine, grano, latte, frutta, cacao - rischiano di incidere sul costo finale dei prodotti alimentari». “Confartigianato-Alimentazione” denuncia la sensibile variazione nell’ultimo anno dei prezzi all’ingrosso degli ingredienti necessari per la produzione di pasta fresca, pane, gelato, pasticceria.«Per quanto riguarda il pane, il prezzo della farina di grano tenero è aumentato del 18% - afferma Paolillo - mentre le nostre imprese sono riuscite a contenere gli aumenti del prezzo del pane entro il 6%, in linea con l’andamento inflazionistico. Infatti, in media il prezzo del pane è passato da euro 2,44 a 2,60 al Kg. A questi rialzi si aggiungono quelli per fattori della produzione come l’energia elettrica, il gas e l’acqua».

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