Tutti uniti in piazza per opporsi al carovita. È questa l'iniziativa lanciata oggi dalle associazioni dei consumatori nella conferenza stampa di presentazione della giornata di protesta che si terrà a Roma, in Piazza Montecitorio, giovedì prossimo. «Uno sciopero della pagnotta - così è stato ribattezzato l'evento - per ricordare al Governo, al Parlamento e alle istituzioni regionali la priorità tutelare il potere d'acquisto degli italiani». E che, per configurarsi come tale, chiedono le associazioni, deve comportare un boicottaggio da parte dei consumatori proprio verso quei «prodotti che hanno registrato i maggiori aumenti». Il pane (+30% rispetto al 2008) appunto, oltre alla pasta (+35% rispetto al 2008) e ai carburanti ( la spesa per la benzina è aumentato nel 2008 di 204 euro, mentre quella per il gasolio di 312 euro).«Speculazione finanziaria e caro-petrolio», hanno rilanciato le sedici sigle a difesa dei consumatori, unitamente a comportamenti irresponsabili di numerosi operatori, sono le cause del forte aumento dell'inflazione e della caduta dei consumi. I dati presentati dall'Istat, sottolinea tra gli altri Codacons, sono allarmanti: il tasso d'inflazione è stato rivisto al rialzo e segna a fine agosto «un +4,1%. Una tendenza che avrà ripercussioni pesantissime sulle tasche dei cittadini, e determinerà a fine anno una maxi-stangata da 1.700 euro a famiglia». Per di più, ribattono le associazioni, gli effetti della delicata situazione economica già si vedono: «una mensilità di lavoratori e pensionati è stata bruciata dagli aumenti già avvenuti e un'altra mezza mensilità sarà bruciata dall'aumento delle tasse a causa dell'inflazione».Una situazione critica, insomma, cui occorre porre rimedio in tempi rapidi. Ecco perché le sigle chiedono un incontro con il presidente del Consiglio per discutere varie proposte su diversi fronti.
Sul capitolo prezzi e tariffe la richiesta è quella di «un provvedimento straordinario di moratoria (prezzi e tariffe bloccate) fino al 30 giugno 2009 e una tariffa sociale elettrica estesa anche al gas e Iva sul gas metano al 10% anche per il riscaldamento». Altro tema spinoso è quello della scuola. Per la quale le associazioni chiedono «sanzioni contro chi non rispetta i tetti di spesa per i libri di testo; l'incentivo all'utilizzo dei libri in comodato d'uso e il mercato dell'usato; possibilità di scaricare i libri da internet (e-book), con il solo pagamento dei diritti d'autore». Sul fronte carburanti poi l'obiettivo è quello di un allineamento temporale tra le variazioni dei prezzi dei carburanti ed il costo al barile del petrolio.
Quanto ai generi alimentari e ortofrutta, infine, le sedici sigle chiedono la definizione con gli operatori di «panieri regionali o provinciali» a prezzi calmierati.
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