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Il comizio della maggioranza di centrodestra “Operazione Verità” ha uno strascico polemico. Secondo il circolo del Pd, il comizio «ha plasticamente rappresentato il modo in cui una parte del centrodestra laertino intende il confronto politico. La dialettica politica può essere aspra, tesa. Tuttavia essa non dovrebbe mai valicare i limiti del rispetto che si deve alle persone e alle loro competenze professionali».«L’altra sera - continua il Pd -si è assistito all’ennesima sceneggiata di una coppia di amministratori che sembravano più accecati dall’odio e dal rancore personale che dal legittimo desiderio di fare chiarezza sulle responsabilità politiche del prodotto Progeva. L’incipit, in questo senso, è stato molto eloquente: l’assessore Saccomanni ha sentenziato che gli esponenti della opposizione, dovrebbero “dimettersi dall’essere uomini”. Concetto poi ripreso dal sindaco. Ci auguriamo che questa opinione sia isolata all’interno della compagine amministrativa. La frase, converrete con noi, è sintomatica di un preoccupante imbarbarimento del linguaggio. Un imbarbarimento che non può e non deve essere sottovalutato. Sarebbe sbagliato pensare che si tratti soltanto di parole: quelle espressioni sottendono un atteggiamento violento, volto ad intimidire l’avversario politico, ormai sempre più, considerato come un nemico».«Privare i propri avversari del riconoscimento della dignità che si deve ad ogni essere umano - puntualizzano dal Pd - è scorretto non solo politicamente, ma anche eticamente e ciò non fa onore a chi queste frasi le pronuncia a prescindere che ciò avvenga per odio o per ignoranza. Ci piacerebbe pensare che si sia trattato di un caso isolato, ma sappiamo bene che questa, ancorché più grave, affermazione segue ad anni di attacchi personali violenti e di eccessi che, a vario titolo, hanno raggiunto tutti coloro i quali hanno osato mettere in discussione le scelte politiche di questa amministrazione».«Speriamo vivamente - conclude la nota del Pd - che dal centrodestra si alzi almeno una voce per condannare e prendere le distanze da quelle frasi. Diversamente quella che doveva essere una operazione verità, verrà ricordata come una bieca “Operazione Vergognosa”».
Corriere del Giorno
5 commenti:
Siamo un gruppo di elettori del centro-destra pentiti. Abbaimo creduto sempre nella onesta' morale del Sindaco e del vice-Sindaco, gli abbiamo visti come dei modelli di forza morale e di autorita'.
Per questo Vi comunichiamo il nostro disprezzo per le parole pronunciate e riportate da Michele Cristella : "Il mio naso sopporta la cacca" e per la preoccupazione sulla nascita di una azienda di BioCombustibile.
Se ora dobbiamo emigrare perche' non c'e' lavoro, domani emigreremo per non essere intossicati da sostanze "odorigene".
Una persona onesta le chiamerebbe "PUZZE".
Michele, Vincenzo e Mirko
Al Comizio si e' detto che ci sono aziende di compostaggio dove si potrebbe organizzare matrimoni.
Matrimoni!!!!!!!!
Qualcuno forse vuole introdurre una nuova tradizione:
Vomitare ai matrimoni!
Data la sua esperienza
Allora, l'odorigeno del Compost aiuterebbe a vomitare.
Ciao Franco sono passato a salutarti, ora leggerò con attenzione il tuo post. Buona giornata.
Giovanni Quero, sindaco di Mottola, invitando i sui colleghi a visitare l’impianto eolico di Minervino, non ignora l’impatto visivo - ottico, che le torri e le relative pale potrebbero avere sul nostro territorio: “Solitamente messe ad una distanza di sicurezza di circa 500 metri, hanno un’altezza di circa 120 – 130 metri. Pertanto, le torri eoliche hanno un impatto deturpante sul paesaggio, su cui sono installate. Le zone bianche individuate per Mottola, ovvero i siti di realizzazione degli impianti eolici sarebbero il Chianchiarello, dove, tutto sommato, le pale non avrebbero un grande impatto visivo, in quanto la zona è più addentrata. C’è, poi anche l’area che va da contrada Fontana sino a San Basilio: se realizzate in questo sito – ha denunciato Quero – le pale sarebbero visibili persino da Taranto e, ai mottolesi, sembrerebbe di averle nelle proprie case. Credo – ha detto Quero – che questa valutazione vada fatta dai tecnici e tenuta in debita considerazione prima che la bozza del Piano si trasformi in redazione definitiva del progetto. Noi, come amministratori – ha concluso il primo cittadino di Mottola – abbiamo il dovere di garantire l’utilizzo di energie rinnovabili, senza, però, trascurare gli effetti di impatto ambientale che gli impianti potrebbero avere sul paesaggio naturale, rupestre, agricolo e zootecnico del nostro territorio. Renderemmo, altrimenti, un servizio a metà. Ecco, perché per gli impianti eolici occorrerebbe trovare, anche nella scelta della loro ubicazione, delle soluzioni meno impattanti sull’habitat”.
Chissa' se la Giunta di Laterza comprendera' la gravita' della questione delle pale eoliche sollevata sempre dal centro-sinistra e ora da un esponente di centro-destra.
Pale eoliche:
meglio tardi che mai!
Forse si sono preoccupati per i rischi che corrono anche dal punto di vista legale.
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