mercoledì 24 settembre 2008

Nucleare: pronto l’emendamento dell’on. Vico

Il parlamentare PD: “il sito unico nazionale per le scorie radioattive si individui di concerto con i territori e la popolazione. Nessuna decisione dall’alto”

Nucleare: dopo la diffidenza delle Regioni ora anche un emendamento al disegno di Legge in discussione alla Camera a partire da mercoledì prossimo, dell’on. Ludovico Vico.
Sul nucleare non si può accettare nessuna decisione dall’alto – dice il parlamentare del PD - Il sito unico nazionale per le scorie radioattive non dovrà essere individuato senza rispettare i principi fondamentali della concertazione con le istituzioni del territorio e del consenso della maggioranza di cittadini.
Si alleano e si sovrappongono, dunque, le posizioni di Vico e degli assessori all’ambiente ed ecologia delle Regioni italiane, questi ultimi ascoltati dal Ministero dello Sviluppo Economico promotore di una nuova stagione del nucleare in Italia.
Le Regioni hanno espresso perplessità sulle modalità di individuazione del sito che dovrà ospitare le scorie radioattive del passato – commenta Vico – e a giusta ragione visto che il Governo si riserva una decisione che rischia di pesare notevolmente sul futuro di quei territori che saranno interessati allo smaltimento.
Così l’emendamento che nell’Atto della Camera 1441, all’articolo 15 definisce la delega al Governo per la definizione dei criteri di localizzazione dei siti nucleari e delle misure compensative da riconoscere alle popolazioni interessate.
L’emendamento chiede al comma 1 dopo le parole “di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare” di aggiungere le parole “e d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano” e dopo le parole “i criteri per la disciplina” l’aggiunta del segmento “della selezione di un sito nazionale dove realizzare il deposito di scorie radioattive prodotte esclusivamente nel passato”.
L’emendamento – dice Vico – tende essenzialmente a porre un punto fermo su due questioni fondamentali: la concertazione e la certezza di uno smaltimento legato soltanto a quello già esistente e non alle scorie che potrebbero essere prodotto ex novo.
L’emendamento è firmato anche dagli onorevoli Lulli, Benamati, Fadda, Froner, Marchioni, Peluffo, Portas, Quartiani, Sanga, Scarpetti, Testa e Zunino.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il governo Berlusconi ha proposto Nardo' come deposito per le scorie radioattive e Mola come sito per costruire una centrale nucleare di Nuova Generazione, ma subito qualcuno ha proposto Laterza sia come sito per la centrale sia come deposito per le scorie.
Gia', la mutazione genetica del laertino e' in atto, qualcuno ha cominciato a non sentire le puzze e presto si attrezzera' per assorbire le radiazioni dell' Uranio.
"Abbiamo detto no a Scanzano, ma sappiamo dire si"
Si...
Si a Laterza.

Camillo II