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Lei è uomo del Sud, uomo di Puglia, pertanto mi piacerebbe che Lei condividesse con tutti noi, preoccupati per il futuro di questa terra, quel dato sostanziale ed incontrovertibile che dimostra come sia stata smantellata una quota importante delle politiche di sviluppo per il Mezzogiorno, con una “pratica rapida” ( 11 mesi) ed intensa davvero impareggiabile.
Sono state cancellate una parte rilevante delle politiche di sviluppo territoriale del nostro paese. Il Governo, di cui Lei fa autorevolmente parte, ha finanziato tutti i suoi interventi di politica economica attraverso l'utilizzo di risorse finanziarie assegnate agli interventi in conto capitale, principalmente nel Mezzogiorno.
Ora, sperando di farLe cosa gradita e soprattutto utile, mi permetterò di argomentare sommariamente “quel dato sostanziale” di cui sopra.
Il FONDO AREE SOTTOUTILIZZATE (FAS), istituito con la Legge 289/2002 (finanziaria 2003) e modificato con la Legge 296/2006 (finanziaria 2007), è lo strumento di finanziamento - con risorse aggiuntive nazionali - delle politiche di sviluppo per le aree sottoutilizzate del Paese ,con il vincolo di destinare l'85% del Fondo al Mezzogiorno.
La Legge Finanziaria 2007 (art.1, comma 863) e la Finanziaria 2008 (art.2, comma 537) hanno previsto una dotazione finanziaria del FAS di 64,4 miliardi di euro con riferimento al settennio 2007-2013. Il CIPE (delibera n.166 dicembre2007) ha ripartito le risorse FAS del periodo settennale di programmazione.
Tra il 2008 e il 2009 il governo Berlusconi ha accentuato enormemente la pratica di utilizzare le disponibilità del FAS come un “bancomat” improprio , a copertura degli oneri di numerose disposizioni legislative. Gli stanziamenti FAS nel bilancio dello Stato hanno perciò subito decurtazioni pari a 16,4 miliardi nel periodo 2008-2011, ad essi si sono aggiunti 4 miliardi di euro per gli Ammortizzatori sociali e si aggiungeranno con il Decreto Legge “terremoto Abruzzo” in discussione alla Camera dei Deputati altri 2 o 4 miliardi di euro a valere fino al 2013 (dati al 20 maggio 2009 – vedi tabella ).
Durante il cosiddetto “prelievo bancomat” il Governo ha rideterminato la dotazione del Fondo FAS in 54 miliardi di euro. Il CIPE ha destinato 27 miliardi ai programmi regionali ed interregionali , (5,2 miliardi al Centro-Nord e 21,8 al Mezzogiorno) e 25,4 miliardi alla quota nazionale del FAS di cui l’85% al sud pari a 21,59 miliardi di euro, il rimanente 1,6 miliardi sono stati utilizzati per la “copertura finanziaria” di interventi derivanti da precedenti disposizioni legislative.
Sempre per dovizia di informazioni, provo ad elencare, l’estratto conto del “bancomat” FAS ( Bilancio dello Stato) anni 2008- 2011. Prelievo ( o taglio) dal FAS nazionale in milioni di euro
Decreto Legge n°.93/2008 banda larga 50,0 milioni di euro
DL n°.97/2008 art.4bis comma 9 emergenza rifiuti 240,0 milioni di euro
DL n° 112/2008 art 60 comma 10 tagli fas ai ministeri 531,5 milioni di euro
DL n°112/2008 art.60 comma 1 tagli fas ai ministeri 7.959,3 milioni di euro
DL n°112/2008 art.60 comma 3 tagli fas ai ministeri 11,4 milioni di euro
DL n°90/2008 art. 11 bonifiche ambientali 141,0 milioni di euro
DL n°90/2008 art.17 emergenza rifiuti 450,0 milioni di euro
DL n°154/2008 art.1 comma 5 finanziamento al Servizio Sanitario Nazionale 1.309,8 milioni di euro
DL n°154/2008 art.5 comma 3 disavanzo Roma 500,0 milioni di euro
DL n°154/2008 art.5 comma 3 disavanzo Catania 140,0 milioni di euro
DL n° 162/2008 art.1 adeguamento prezzi 900,0 milioni di euro
DL n° 162/2008 art. 3 comma 1 G8 Sardegna 111,0 milioni di euro
DL n°162/2008 art.3 comma 2 agevolazioni Terremotati Umbria e Marche 55,0 milioni di euro
DL n°162/2008 copertura oneri art.3 comma 2bis 12,0 milioni di euro
DL n°180/2008 art.3 comma1 fondo alloggi universitari 65,0 milioni di euro
DL n°180/2008 art.3 comma 2 borse di studio università 405,0 milioni di euro
DL n°180/2008 art.4 assunzione ricercatori 62,9 milioni di euro
DL n°180/2008 ( art.1 comma 22 finanziaria 2008) Proroga rottamazione frigoriferi 385,0 milioni di euro
DL n°185/2008 art.6 comma 4ter agevolazioni ai Terremotati Molise e Foggia 249,2 milioni di euro
DL n°185/2008 art.25 comma 1 Investimenti alle Ferrovie dello Stato (FS) 960,0 milioni di euro
DL n°185/2008 art. 25 comma 2 Contratti di Servizio con TRENITALIA 1.440,0 milioni di euro
DL n°185/2008 art.26 Privatizzazione Società Tirrenia 390,0 milioni di euro
Conferenza Unificata Stato-Regioni: Fondo per gli
Ammortizzatori Sociali 4.000,0 milioni di euro
DL n°39/2009 art.14 comma 1 Terremoto Abruzzo in discussione alla Camera da 2.000,0 a 4.000,0 milioni di euro
La Corte dei Conti – Sezioni riunite in sede di Controllo – nella Relazione sulla tipologia delle coperture adottate e sulle tecniche di quantificazione degli oneri relative alle leggi pubblicate nel quadrimestre gennaio-aprile 2009, alle pagine 23 e 24 così recita :”… d i riflesso, le esigenze di finanziamento delle nuove iniziative di sostegno dell’economia (sia nel campo delle infrastrutture che nel settore sociale e del sostegno dei redditi più bassi) sono state impostate con la logica compensativa (in particolare estendendo la pratica del ricorso a risorse assegnate al Fondo per le aree sottoutilizzate)”.
Quanto al Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale ( istituito di recente, controllato dalla Presidenza del Consiglio, dotato di 9 miliardi di euro ) , il suo finanziamento deriva esclusivamente dalla quota residua del FAS nazionale . La centralizzazione di risorse, non ha procurato un reale programma di misure anti-crisi, ha , invece, sospeso una serie di interventi già programmati dal Ministero per lo sviluppo economico: 2 miliardi al recupero dei siti industriali inquinati, 1,8 miliardi a nuovi contratti di sviluppo per il Mezzogiorno, 200 milioni all’estensione del programma “ Industria 2015 “, 800 milioni alla rete a banda larga; 700 milioni per incentivare l’utilizzo di fonti rinnovabili e il risparmio energetico, oltre a 100 milioni per l’avvio delle zone franche urbane.
Infine, il FAS nazionale è stato usato come “bancomat” mentre il Fondo FAS destinato alla Programmazione Regionale ed Interregionale (27 miliardi dei 54 di cui sopra) è intoccabile, pena “revoca” da parte dell’Unione Europea.
Ora le regioni come la Puglia hanno presentato il conto al Governo, il cosiddetto PAR ( Piano Attuativo Regionale), e Dio sa quanto è urgente mettere in circolazione risorse finanziarie ed opere pubbliche per attenuare i “crampi” della crisi.
Ministro Fitto perché questo Piano non viene subito approvato? Perché il Primo Ministro ha rinviato il CIPE?
Le Regioni del Mezzogiorno hanno le risorse finanziarie che però sono utilizzate per affrontare la crisi dell’intero Paese e non hanno gli strumenti per erogarle direttamente. E’ proprio un paradosso che è utile sciogliere quanto prima possibile .
Porgendo i saluti, chiedo cosa intende fare Lei, premesso che contiamo quanto questa sia anche la sua di terra.
Taranto (Puglia - Italia), 2 giugno 2009
On. Ludovico Vico
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