Dichiarazione dell'assessore Losappio sull'odg sul nucleare approvato in Aula L’assessore all’ambiente, Michele Losappio, a seguito dell’approvazione in Aula dell’ordine del giorno “Localizzazione di impianti nucleari in Puglia”, ha rilasciato la seguente dichiarazione. “La destra fugge dall’Aula per evitare l’imbarazzo del voto sul nucleare. Come previsto e preannunciato, i consiglieri del Pdl hanno lasciato l’Aula immediatamente dopo l’illustrazione del documento del centro-sinistra e prima ancora che il presidente Vendola illustrasse la posizione del Governo regionale. La fuga di Palese e compagni li mette per il momento al riparo dell’imbarazzo di una scelta che tuttavia si ripresenterà. Del resto è quanto già accade nei territori, con ad esempio il senatore Saccomanno che vota in Aula a favore del nucleare e come candidato presidente dichiara il no della provincia di Brindisi. Il Pdl pugliese sta coprendo le scelte di accentramento del Governo nazionale. Paradossalmente le Regioni hanno la facoltà di decidere sugli impianti eolici che coinvolgono superficialmente il territorio e non dovrebbero intervenire per gli impianti nucleari che segneranno la storia della Puglia per centinaia di anni. Ciò è considerato inaccettabile dalla Puglia e da tutte le Regioni italiane che al contrario rivendicano l’esercizio delle proprie funzioni. Ecco perché la destra scappa e si rifiuta perfino di ascoltare il presidente della Regione. Non potrà però scappare dalle sue responsabilità verso i pugliesi”.
Stop alla Casta 2. La nascita di una Unione dei Comuni con tanto di spese per le rispettive amministrazioni non ci sarà. Parola del sindaco di Mottola, Giovanni Quero che fa un passo indietro rispetto al protocollo d’intesa siglato all’ indomani della cessazione della Comunità Montana della Murgia Tarantina. Il caso è esploso dopo che Rizzo e Stella pubblicarono il famigerato libro “La Casta” denunciando gli sprechi della politica italiana. Tra questi, appunto, la CMMT che di montano aveva ben poco a fronte di spese sostenute dalle amministrazioni. Costi inutili per le casse comunali che rischiavano di vedere nuove uscite per una Casta 2, ovvero l’istituzione di una Unione dei Comuni denominata “Terre delle Gravine e delle Pinete” che avrebbe dovuto raccogliere i territori di Castellaneta, Laterza, Ginosa, Mottola, Palagianello e Palagiano. All’istituzione dell’Unione con costi aggiuntivi per il Comune (si parlava di 70 centesimi annui per abitante) si era già opposto il sindaco di Palagiano annunciando che no ne avrebbe fatto parte. Oggi gli fa eco il primo cittadino di Mottola che così motiva la sua scelta: “l’idea delle Unioni dei Comuni nasce per tentare di rendere meno gravose le spese per quei comuni più piccoli. Nella fattispecie i territori che dovrebbero entrare a far parte dell’Unione delle Terre delle Gravine e delle Pinete sono Comuni medio-grandi. E’ impesabile immaginare di avere in condominio un segretario , ad esempio, tra Mottola e Massafra. Anche perchè si tratta di Comuni che possono gestire da soli questi servizi. Non credo sia fattibile quindi questa Unione e come me la pensano anche altri”. Quel protocollo d’intesa diventa quindi carta straccia. L’idea dell’ex presidente della CMMT, Arcangelo Rizzo viene bocciata. Anzi, il sindaco di Mottola, vorrebbe disporre quanto prima dei locali attualmente in uso all’ormai ex Comunità Montana. “Non posso tenere occupata una sede intera per due persone che vengono una volta a settimana - dice - Lascerei a disposizione due stanze, il resto vorrei destinarlo a caserma del Corpo Forestale”. Intanto il commissario liquidatore aspetta il regolamento
3 commenti:
Dichiarazione dell'assessore Losappio sull'odg sul nucleare approvato in Aula
L’assessore all’ambiente, Michele Losappio, a seguito dell’approvazione in Aula dell’ordine del giorno “Localizzazione di impianti nucleari in Puglia”, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“La destra fugge dall’Aula per evitare l’imbarazzo del voto sul nucleare. Come previsto e preannunciato, i consiglieri del Pdl hanno lasciato l’Aula immediatamente dopo l’illustrazione del documento del centro-sinistra e prima ancora che il presidente Vendola illustrasse la posizione del Governo regionale. La fuga di Palese e compagni li mette per il momento al riparo dell’imbarazzo di una scelta che tuttavia si ripresenterà. Del resto è quanto già accade nei territori, con ad esempio il senatore Saccomanno che vota in Aula a favore del nucleare e come candidato presidente dichiara il no della provincia di Brindisi. Il Pdl pugliese sta coprendo le scelte di accentramento del Governo nazionale. Paradossalmente le Regioni hanno la facoltà di decidere sugli impianti eolici che coinvolgono superficialmente il territorio e non dovrebbero intervenire per gli impianti nucleari che segneranno la storia della Puglia per centinaia di anni. Ciò è considerato inaccettabile dalla Puglia e da tutte le Regioni italiane che al contrario rivendicano l’esercizio delle proprie funzioni. Ecco perché la destra scappa e si rifiuta perfino di ascoltare il presidente della Regione. Non potrà però scappare dalle sue responsabilità verso i pugliesi”.
ma questa volta non si dimette franceschini per coprire la notizia del processo Mills?
Veltroni, in un impeto di altruismo nei confronti di berlusconi, si dimise...
TerzodiSanMartino
Rizzi Bloccato da Quero.
AhAhAh
Stop alla Casta 2. La nascita di una Unione dei Comuni con tanto di spese per le rispettive amministrazioni non ci sarà. Parola del sindaco di Mottola, Giovanni Quero che fa un passo indietro rispetto al protocollo d’intesa siglato all’ indomani della cessazione della Comunità Montana della Murgia Tarantina. Il caso è esploso dopo che Rizzo e Stella pubblicarono il famigerato libro “La Casta” denunciando gli sprechi della politica italiana. Tra questi, appunto, la CMMT che di montano aveva ben poco a fronte di spese sostenute dalle amministrazioni. Costi inutili per le casse comunali che rischiavano di vedere nuove uscite per una Casta 2, ovvero l’istituzione di una Unione dei Comuni denominata “Terre delle Gravine e delle Pinete” che avrebbe dovuto raccogliere i territori di Castellaneta, Laterza, Ginosa, Mottola, Palagianello e Palagiano. All’istituzione dell’Unione con costi aggiuntivi per il Comune (si parlava di 70 centesimi annui per abitante) si era già opposto il sindaco di Palagiano annunciando che no ne avrebbe fatto parte. Oggi gli fa eco il primo cittadino di Mottola che così motiva la sua scelta: “l’idea delle Unioni dei Comuni nasce per tentare di rendere meno gravose le spese per quei comuni più piccoli. Nella fattispecie i territori che dovrebbero entrare a far parte dell’Unione delle Terre delle Gravine e delle Pinete sono Comuni medio-grandi. E’ impesabile immaginare di avere in condominio un segretario , ad esempio, tra Mottola e Massafra. Anche perchè si tratta di Comuni che possono gestire da soli questi servizi. Non credo sia fattibile quindi questa Unione e come me la pensano anche altri”. Quel protocollo d’intesa diventa quindi carta straccia. L’idea dell’ex presidente della CMMT, Arcangelo Rizzo viene bocciata. Anzi, il sindaco di Mottola, vorrebbe disporre quanto prima dei locali attualmente in uso all’ormai ex Comunità Montana. “Non posso tenere occupata una sede intera per due persone che vengono una volta a settimana - dice - Lascerei a disposizione due stanze, il resto vorrei destinarlo a caserma del Corpo Forestale”. Intanto il commissario liquidatore aspetta il regolamento
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