mercoledì 30 gennaio 2008

Napolitano si affida a Marini, "Incarico per la legge elettorale"

ROMA - Incarico a Franco Marini. Come previsto. Ma Napolitano, ai giornalisti raccolti al Quirinale, ha voluto fornire, come aveva promesso, le "motivazioni" della sua decisione. In sintesi: 1) prima della crisi c'era un dialogo sulla riforma elettorale, non si vede perché non possa dare frutti;
2) sciogliere le Camere è decisione "gravosa", l'ultima che il presidente vorrebbe prendere;
3) sentiti i partiti emerge che quasi tutti vorrebbero una riforma del sistema elettorale, ma alcuni ritengono impossibile farla adesso;
4) il capo dello Stato ha quantomeno il dovere di provarci, Marini è la persona adatta;
5) Se qualcuno avesse dei dubbi, in questa scelta non c'è nulla di dilatorio.
Incarico per la legge elettorale. Questo, insomma, ha deciso il capo dello Stato. Per la precisione si tratta di un incarico a "verificare le possibilità di consenso su un preciso progetto di riforma della legge elettorale e di sostegno ad un governo funzionale all'approvazione di quel progetto e all'assunzione delle decisioni più urgenti in alcuni campi".

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