venerdì 4 gennaio 2008

Il catenaccio politico

Di seguito riportiamo la risposta del Pd di Laterza alle dichiarazioni del Sindaco dopo la nostra conferenza stampa.

Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Ci si chiude per non ascoltare o far finta di non capire, si svilisce il confronto politico perché si è incapaci progettare il futuro. Si amministra chiudendosi a catenaccio senza dare spiegazioni ai cittadini sulle priorità, sulle tasse e sugli sprechi. Si è allergici alle critiche e si vorrebbe tutti zitti e sudditi. Guai a chi osa ledere l'immagine del "modello da esportare", o con Noi o contro di Noi.

La nostra opposizione è sempre stata costruttiva e mai preconcetta. Abbiamo più volte invitato la maggioranza ad aggiornare il regolamento del Consiglio Comunale, a rivitalizzare il ruolo delle commissioni, a rendere efficiente il sistema del controllo e della valutazione dell’attività amministrativa (revisori dei conti e nucleo di valutazione). Una maggioranza chiusa che spegne anche i pochi e flebili tentativi delle sue “colombe” per costruire un clima diverso. Posizioni chiare che abbiamo dichiarato in Consiglio e affermato sui palchi, da mesi disertiamo le inutili commissioni consiliari per protesta. Solo chi è spudorato e “sordo” può tentare ancora di mescolare le carte.

EOLICO – Il centro-destra laertino con il tandem Comune-Comunità Montana ha alimentato la speculazione eolica sul nostro territorio. Si sono distinti, diventando famosi in tutta la Puglia, per aver approvato e favorito decine di convenzioni per installare decine e decine di pale eoliche sul nostro territorio. Affari e mala politica si sono così intrecciati al punto tale che è nata una società con un nome suggestivo ed eloquente: “Laterza Wind 2”. Sanno bene come stanno le cose, vedi inchieste giornalistiche, per aver svolto incontri con le aziende interessate senza aver mai informato il Consiglio Comunale, cosi come sono al corrente del contenzioso con la ditta INERGIA spa.

Sulla questione eolica abbiamo sempre chiarito la nostra posizione: prima il piano per individuare le zone vocate e successivamente fare un bando pubblico tra le aziende, in modo da trarre il massimo dei vantaggi con il minimo impatto paesaggistico ed ambientale.


CASA – Prima del Prg, ai tempi della lira, a Laterza si poteva comprare una casa con 180milioni di lire, dopo pochi anni per comprare casa 180.000 euro (ovvero il doppio) non bastano, perché? L’assessore Saccomanni ha riferito in Consiglio Comunale che l’amministrazione avrebbe controllato tutte le lottizzazioni per verificare se il 40% delle aree costruite fosse stato venduto come edilizia convenzionata (ovvero a prezzi bassi), a che punto siamo?

Abbiamo chiesto in consiglio comunale di predisporre un “piano comunale per la casa” al fine di intercettare i finanziamenti per costruire case popolari e in edilizia convenzionata. Il compito della politica non è quello di far costruire ma è quello di regolare lo sviluppo urbanistico in modo che migliori la qualità della vita della nostra comunità: la casa per tutti, più verde, più spazi pubblici, tra l’altro la politica (l’amministrazione comunale) deve utilizzare correttamente gli oneri di urbanizzazione senza costruire parcheggi pubblici per attività private.


PROGEVA – Dopo aver rifiutato la nostra proposta di istituire una commissione consiliare speciale hanno cercato di minimizzare la portata del rapporto tra la Progeva e la comunità laertina. Siamo convinti che questioni complesse, come l’ambiente, devono essere affrontate seriamente e con l’aiuto di tutti. Rimandare non aiuta anzi alimenta il sospetto e l’arrabbiatura dei tanti cittadini che sono costretti a convivere con la puzza.

Partito Democratico di Laterza

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