![](http://bp1.blogger.com/_qTKJ-vMKT4E/R5Sr23JsSfI/AAAAAAAAAEo/CsmtTp0_Jpk/s0-d/maratonetaVeltroni.jpg)
Un Partito Democratico che corre da solo è la soluzione? Una frase provocatoria? Una affermazione che rischia di far cadere il governo?
A mio avviso Veltroni intende fare sul serio e non intende stare a guardare la nave che affonda (mi è piaciuto il foto ritocco preso dal sito www.ildemocritico.blogspot.com che vi propongo in abbinamento con il mio post) .
Il via libera al referendum elettorale costringe tutti a fare i conti con le ingessature del sistema politico italiano. Una riforma elettorale è tale quando la si fa nell'interesse del governo del paese. Gli interessi di parte, o addirittura personali, di alcuni partiti sembrano rivendicazioni risibili difronte alle emergenze democratiche italiane. La casta politica non ha imparato niente e continua ad "autoalimentarsi" senza pudore alcuno. A questo punto il Pd deve prendersi le sue responsabilità e iniziare a correre prima che sia troppo tardi.
Franco Catapano
Mi piacerebbe leggere post o commenti sulla proposta di Veltroni.
Mi piacerebbe leggere post o commenti sulla proposta di Veltroni.
11 commenti:
secondo me Veltroni sbaglia! in tutti questi anni si è cercato di dare un impronta collettiva alla sinistra, unendo più fazioni, dalla democristiana agli estremismi; è vero! certe volte hanno sbagliato le alleanze, ma è la vita!
non per questo la soluzione è "correre da soli"! il PD è ancora un "partito giovane", e come tale deve ancora stabilizzarsi: ci sono troppe contraddizioni al suo interno, e questo rappresenta la sua vera debolezza! fino a quando non si riuscirà a garantire una buona porzione di voti e consensi (non bastano quelli delle primarie!) non si potrà affrontare un impegno di queste proporzioni!
E' paradossale, ma è così! Siamo intrisi di malapolitica e così facendo l'alimentiamo. L'importante non è governare ma vincere, per cui bisogna sempre dire cio' che non si pensa e fare ciò che non serve.
La sfida del partito democratico va al di là di un mero e opportunistico vantaggio elettorale. Correre da soli significa dire basta con la malapolitica, significa mettersi in discussione, significa reagire allo sfascio.
sono d'accodo con te quando dici: "Correre da soli significa dire basta con la malapolitica, significa mettersi in discussione, significa reagire allo sfascio.", ma c'è una cosa che io temo ancora di più della malapolitica, e questa cosa prende il nome di Berlusconi! finalmente, dopo tanti anni in cui le famiglie italiane hanno dovuto subire la "tirannia politica" di questo essere ignobile, le cose stavano cambiando; si stava iniziando a intravedere uno spiraglio, per uscire da questa crisi che avvolge il paese e che crea nella gente un totale senso di sfiducia nella classe politica! io iniziavo a crederci veramente! e adesso... il baratro!. si pensa già ad elezioni anticipate, a governo tecnico di fede incerta, ma nessuno pensa alle famiglie italiane, che non arrivano a fine mese, e che non ne possono più di questa situazione!
devo dire che personalmente, non nutro la piena fiducia nel partito democratico, e dopo la dichiarazione di Veltroni, questa fiducia è scesa ancora di più! l'obiettivo unico della SINISTRA è quello di dare stabilità a questo paese, no quello di affossarlo consegnandolo nelle mani della destra!
non do la colpa della crisi al PD, ma veltroni dovrebbe consultarsi con gli altri esponenti, senza prendere decisioni così importanti in maniena autonoma!
Sono sempre stato un convinto sostenitore del Governo Prodi, ho sempre ritenuto che la strada che aveva tracciato era in salita ma era quella giusta. Credo che sarebbe opportuno fare un esercizio di memoria per ricordarsi che ci sono state 3 manifestazioni della sinistra radicale contro il governo. Non passava giorno in cui alleati, ministri e leader del centro-sinistra uscivano in televisione per criticare Prodi.
Per mesi siamo stati più bravi a demolire il governo invece di parlare dei provvedimenti positivi.
Non si può stare insieme solo perché si è contro Berlusconi, così come è impossibile gestire decine di partiti all'interno di una coalizione. Ti rammento che l'accelerazione sul Partito Democratico, avvenuta a giugno scorso, è stata voluta proprio per alleggerire il Governo Prodi. Non vorrei, oggi che Prodi è fuori gioco, si inizi un altro tiro al "piccione" verso Veltroni. Della serie continuiamo a farci del male.
Adesso é di programmi. E quando si parla di programmi, per un partito che viene da una esperienza di governo come il PD, non si può fare a meno di guardare al vecchio programma(quello fatto da centinaia di pagine) e quello che si è fatto.
E non si può fare a meno di chiedersi dove sono i provvedimenti, o almeno le intenzioni, per contrastare il precariato (punto chiave della scorsa campagna elettorale) ? Oppure dov'è la commissione parlamentare sul G8 di Genova? E la legge elettorale?
Come potremo giudicare questi intenti quando li ritroveremo nel prossimo programma?
Oppure qui "comportamenti" berlusconiani che speravamo di non vedere più, come la delegittimiizzazione della magistratura, e che abbiamo rivissuto nella stagione di Prodi.
E poi una domanda semplice e forse ingenua: il PD ha qualcosa di sinistra o dovremo adattare il tormentone morettiano in "Veltroni fa qualcosa di sinitra" ?
Ricordando a Franco che le manifestazioni della "sinistra radicale" (che non si capisce bene cosa abbia di radicale, io la chiamerei solo "sinistra" servivano solo a rammentare che il governo Prodi era un governo di centro sinitra. E facendo un esercizio di memoria (breve) ricordiamo anche che il governo è caduto grazie agli "estremisti di centro".
Ciao Gabbiere,
quella che tu chiami sinistra, non avendo ancora deciso se essere una forza di governo o di lotta, ha sistematicamente indebolito il governo Prodi.
Se si è al governo, le decisioni vengono adottate, perchè no, anche a maggioranza, se poi non si è d'accordo non si va in piazza al mero scopo di ringalluzzire la base dissociandosi dall'operato del governo. Questo Paese a bisogno di riforme che ci permettano di riprendere a crescere e non della reintroduzione della scala mobile o dell'abrogazione della legge 30.
Caro Francesco,
io sono dell'idea che si può essere allo stesso tempo forza di governo e forza di lotta(vedi Salvador Allende).
Inoltre io non ho mai parlato di abrogazione della legge 30 o di scala mobile, ho solo elencato dei punti di chiave del vecchio programma che non sono mai stati presi in considerazione dall'esecutivo perchè se lo avesse fatto le forze di estremo centro invece di allinearsi alla maggioranza o scendere in piazza avrebbero fatto cadere il governo (cosa che poi hanno fatto per "motivi personali").
Le forze di sinistra non hanno mai indebolito un governo NATO debole, anzi hanno dovuto spesso turarsi il naso e accettare provvedimenti a maggioranza(come dici tu).
Tra meno di 70 giorni andremo a votare e spero che gli italiani decidano di aprire una nuova fase politica. C'è voglia di futuro, di nuovo, di ottimismo, di credere in una politica capace di fare le cose che servono.Il partito democratico deve necessariamente rappresentare questa voglia che accomuna tanti cittadini.
Non possiamo rifare i vecchi errori e unirci contro un nemico, qualunque esso sia. Per questo sono d'accordo affinché si facciano scelte chiare e discontinue rispetto al passato. Inoltre vorrei che il pd scelga i suoi candidati al Parlamento attraverso le primarie, sarebbe un segnale forte anche in presenza della peggiore legge elettorale esistente nel mondo.
Caro Gabbiere,
il riferimento alla scala mobile non è mio, ma della senatrice Palermi. La legge 30 era ed è un boccone molto indigesto per la sinistra a sinistra del PD.
Io però non mi soffermerei solo sulla causa scatenante della crisi, il governo è caduto da destra, sarebbe potuto cadere anche da sinistra in occasione del rifinanziamento della missione in Afghanistan.
Il punto è che il Paese si aspetta delle risposte dalla politica e non ne può più di quel teatrino a cui si è assistito in questi mesi. Come ho già detto, pochi ricordano le cose positive che il governo ha fatto ma credo invece, che tutti ricordino gli ultimatum, i ricatti, i ministri che partecipano alle manifestazioni contro il governo etc.Riguardo la legge elettorale certo non si può accusare il Pd di non aver tentato di addivenire ad una soluzione condivisa e il più trasversale possibile. E credo che la polemica riguardo il coinvolgimento di Berlusconi in quella fase sia piuttosto sciocca, a meno di non ritenere che si potesse creare una nuova legge elettorale senza coinvolgere quello che è il più grande partito dell'opposizione
Alla fine Veltroni c’è riuscito. E’ riuscito a costringere Berlusconi ad inseguirlo sul campo della semplificazione del sistema politico italiano. Sua Emittenza ha deciso di dare vita alle liste unitarie del Popolo della Libertà. Forse è un bene, almeno dal punto di vista onomastico:i membri di questo nuovo soggetto politico potrebbero infatti chiamarsi Popolani o Populisti della Libertà, esplicitando così la loro quintessenza politica. Sicuramente, tuttavia, la grande fluidità interpartitica e intrapartitica presente sul palcoscenico politico in questi giorni rischia di ingenerare confusione tra i cittadini. Vabbene semplificare il quadro politico di un Paese il cui ultimo governo era composto da 14 partiti e alle cui elezioni amministrative del 2005 erano presenti 81 liste. Ma questo sta avvenendo troppo in fretta e senza una legge elettorale che quanto meno avrebbe avuto la forza cogente di forgiare il sistema politico-partitico. Purtroppo la fine anticipata del governo, dovuta a un personaggio ineffabile come Mastella con la collaborazione involontaria(?) del lider maximo del Partito Democratico, non ha permesso che si stabilizzasse una situazione in gran fermento e ha impedito l’approvazione di una legge elettorale che agisse in tal senso.
Non so se nei sogni di Veltroni ci sia un bipolarismo perfetto con il PdL e Lega da una parte, e il Pd e magari, al massimo, Ps e Idv dall’altra. Ma penso che i tempi per la realizzazione di questo sogno non siano ancora arrivati. E il rischio è di creare una confusione che alimenti la già giustificabile avversione alla politica dei cittadini.
quello che dobbiamo fare è dare continuità ad un processo di rinnovamento culturale e sociale del modo di fare politica, in particolare LATERZA ha bisogno come l'ossigeno per i malati terminali di una ventata di novità nella rappresentanza e nei soggetti protagonisti.Il P.D. a LATERZA ha avviato questo processo a tutti quanti noi, in particolare a quelli che vengono da lontano,che hanno vissuto altre stagioni indimenticabili di "RISCATTO" della comunità laertina, vedi stagioni della mia amministrazione, che nei numeri delle opere realizzate ( 64 MILIARDI) e nelle varie attività socio-culturali e produttivi varie, sono stati rivoluzionari.
Il mio augurio e il mio impegno è rivolto al conseguire nei prossimi anni di nuovo sviluppo,legalità e cultura per la mia LATERAZA. VITO CASSANO
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