Come i cittadini sanno nel giardino del nostro sindaco ci sono tre statue: la prima è posizionata a destra quando si entra nel giardino.
E’ la statua a cui il romantico KRISTALLIN è più affezionato.
Rappresenta Peppino dell’ASL sottoinchiesta per le pastette, suo primo vero padre politico;
La seconda statua rappresenta Fefè, che chiude gli ospedali e taglia risorse al sud, suo secondo padre-fratello-cugino politico.
In mezzo, tra il bue e l’asinello, pardon, tra Peppino e Fefè, c’è un nano di gesso, portato dalla fabbrica di Arcore, Brontolo.
L’altro giorno Brontolo, dopo un agitato consiglio comunale, ha iniziato a trasformarsi. La faccia si è modificata tre o quattro volte, lasciando, miracolo, sempre invariato l'enorme dentiera da cavallo; il cranio ha incominciato a impelarsi di materiale misterioso, di colore tra il nero e il rosso; il volto si è coperto di una specie di fanghiglia rosea, simile alla faccia di Padre Pio dopo la riesumazione.
Al culmine della trasformazione dal volto del nano si sono viste scendere gocce, tra il sudore umano o lacrime divine.
Un famoso ed esperto esoterico, contattato dal noto azzeccagarbugli Davinci ha sentenziato che si tratta proprio della seconda ipotesi.
Il nano Brontolo piange perché addolorato per l’estremismo con cui il PD del luogo si oppone a Gisella in consiglio comunale e invita i cittadini a stringersi intorno alla sua protesi nel territorio e suo erede a Monteciborio, protettore dei deboli macellai che tutte le sere depurano con il profumato fumo della legna l’aria da scorie e impurità, difensore del "Consorzio del Pane", che, poverini, con grande abnegazione e sacrifici, ogni mese diminuiscono il costo del pane.
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