venerdì 1 agosto 2008

Profumo di pane e di arrosti, a Laterza una Sagra che dura tre giorni

Pane e arrosti di carne, Laterza celebra da oggi due prodotti tipici del territorio con una grande sagra. «Questa sagra è la nostra storia, la nostra cultura - dice il sindaco di Laterza, Giuseppe Cristella -. La gente se l’aspetta perché vengono tutto l’anno a Laterza a mangiare arrosto o focaccia, o a comprare pane e carne. Laterza è la capitale della carne, del pane, della maiolica, delle gravine, nonchè oasi protetta».
La sagra del pane e dell’arrosto è in programma oggi, domani e domenica 3 agosto 2008 nella centralissima piazza Vittorio Emanuele di Laterza con il patrocinio del Comune, della Provincia di Taranto, dell’Associazione macellai di Laterza e del Consorzio pane di Laterza. «Abbiamo fatto uno sforzo notevole per non far mancare questo appuntamento che si ripete da cinque anni - rileva l’assessore al Turismo Licia Catucci -. In questa occasione contiamo di avere il popolo degli estimatori di due prodotti che sono famosi anche oltre i confini pugliesi».
Il programma. Oggi alle 20 ci sarà «La Cuccagna» organizzata dalla Pro Loco di Laterza, con la partecipazione di sei squadre a contendersi il ricco montepremi: agnello, provolone e caciocavallo, pollo, coniglio, salsiccia, salumi sottovuoto e prodotti da forno vanto dei produttori locali. Dalle 22 corteo in musica del gruppo folk di percussioni «Officine del ritmo La Bandita» girerà per le vie principali di Laterza a regalare allegria (evento a cura dell’associazione «Solevante» di Laterza).
«La Sagra del pane e dell’arrosto è la vetrina delle nostre produzioni eccellenti - dichiara l’assessore alle Attività produttive, Agostino Perrone -. Buona parte dell’economia cittadina vive di questi due prodotti, insieme ai latticini e alla maiolica». «Per il futuro mi auguro di coinvolgere le altre attività produttive» aggiunge Leonardo Clemente, presidente dei panificatori.
Ancora il programma. Domani spazio per la musica con il concorso «Una Voce per Sanremo» riservato ad interpreti, cantautori e gruppi musicali che si esibiranno in canzoni edite. Il gruppo folk colombiano «Danzat» proporrà colori e musica e si esibiranno nello Joropo, ballo tradizionale che rappresenta la festa degli Llaneros che coinvolge e diverte i partecipanti attraverso i suoni di arpe, cuatro e maracas. Infine, domenica appuntamento con la «Sagra del pane e dell’arrosto». Il il ticket degustazione darà diritto a pane, salsicciotti e fegatini, nonché focaccia e latticini, fin dalle 20. Non mancheranno gli spettacoli con gli artisti di Zelig Circus, fra cui Diego Parassole, Antonio e Michele, Bruce Ketta, e da «La Sai l’Ultima?» Laura Leo.
Francesco Romano- La Gazzetta del Mezzogiorno

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Speriamo che gli odori siano solo quelli del pane e dell'arrosto...

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Ciao Franco voi si che vi date da fare!.. Avete buon gusto nella scelta degli eventi di Laterza, più che una sagra è una fiera un'expò. Buon lavoro a tutti voi...

Anonimo ha detto...

la puzza non si è sentita per l'impianto non era in funzione....

akerfeldt ha detto...

La sagra del pane, della focaccia e dell’arrosto. Ma anche del fumo. Un po’ ne è stato venduto infatti preannunziando una tre giorni all’insegna dei prodotti tipici che in realtà non c’è stata. La sagra vera e propria si è tenuta solo domenica, nonostante certo battage promozionale l’avesse diluita in tre giorni. Tanti sono stati i turisti accorsi venerdì sera convinti di trovare banconi allestiti con le tipiche prelibatezze laertine. Attese tradite e non di certo ricompensate dal rito della cuccagna o dall’ossessivo percussionismo degli artisti itineranti che l’altra sera si aggiravano per le vie del centro. Il sabato tanta gente, forse informata che non vi era nessun trittico, ha preferito risparmiare chilometri. Tanto una voce per Sanremo la si può sempre incontrare. Le presenze rispetto a venerdì sono state sicuramente inferiori. Domenica,invece, l’affluenza è stata altissima. La presenza dei comici del fortunatissimo Zelig ha fatto da ottimo traino alla promozione gastronomica. Una scelta azzeccata. Come azzeccata è risultata la data. Dopo due edizioni settembrine, finalmente i fornelli sono usciti d’agosto, mese certamente più a vocazione turistica. Da segnalare che la sagra non si è potuta svolgere nel tratto della piazza nei pressi della fontana. Precisamente scendendo verso il municipio sulla sinistra. Tale zona è infatti off limits, dato che una folta colonia di volatili, nidificante sugli antistanti frondosissimi alberi, l’ha ormai adibita a propria personale cloaca. Il guano ed il suo odore investono ormai la zona, compresa la panchina divenuta inservibile. Speriamo che i tanti visitatori accorsi, inebriati dal fumo dei fornelli, non v’abbiano fatto caso…