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Una raccolta di firme in giugno 2007, un passaggio in consiglio comunale, su richiesta dell’opposizione, a seguire: «Dopo di ciò», si legge in una nota consegnata alla stampa dal neocomitato, l’assessore all’Ambiente Licia Catucci avviava le procedure del caso, consentendo «un primo, parziale, intervento di pulizia» dell’area in questione. A distanza di un anno si replica: stessa situazione di degrado, stesso pericolo incombente, stessa richiesta in Comune, secondo intervento di pulizia predisposto dall’assessore Catucci. Intervento, sostiene il comitato, lasciato a metà «in quanto - si legge nella nota - tutto quello che era stato tagliato veniva abbandonato sul posto». Il 25 luglio scorso, il fuoco ci mette lo zampino: alberi, sterpaglia ed erbacce bruciano e, alimentate dal vento, le fiamme si avvicinano pericolosamente alle abitazioni «recando panico e paura», fino al provvidenziale intervento dei Vigili del Fuoco. Tutto si può dire, viene rimarcato, tranne che non fosse stato previsto. E allora: «Se non avessimo continuato a sollevare il problema, quali sarebbero stati i danni per i residenti» chiedono adesso i cittadini di via della Libertà, «critici» nei confronti dell’amministrazione comunale per non aver preso di petto la questione, sottovalutandola. Altro interrogativo: «Quando la pioggia scenderà, continuerà a riversarsi nei terreni dei privati, creando ancora infiltrazioni e allagamenti?» Per il comitato di via della Libertà «le alternative e i mezzi per sopperire a tale situazione di malessere e di disagio ambientale ci sono». E rientra nei compiti «delle forze politiche presenti in Consiglio comunale occuparsi del bene pubblico, della tutela dei cittadini e del territorio». A quelle forze tocca, anche in questo caso, «prendere provvedimenti seri e decisivi».
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LA STRANA RISPOSTA DELL'AMMINISTRAZIONE
«Richiesta incomprensibile, fuori luogo»: arriva perentoria e a più voci la risposta dell’Amministrazione comunale al comitato di zona che nei giorni scorsi, dalle colonne della Gazzetta, aveva sollecitato «provvedimenti seri e decisivi» per la messa in sicurezza dell’area adiacente ad alcune abitazioni di Via della Libertà.
«Incomprensibile perché i richiedenti sanno bene che, per quanto concerne gli interventi richiamati, il Comune ha più volte messo in atto le azioni che gli competono» dice l’assessore all’Ambiente Licia Catucci.
E cioè: «Ha emesso apposite ordinanze perché i privati proprietari procedessero, nei termini di legge e nei limiti del consentito, alle operazioni di pulizia di cui si parla: cosa che nel caso di Via della Libertà è puntualmente avvenuto, al contrario di altre zone, dove invece verbali e sanzioni sono stati notificati ai proprietari inadempienti».
La precisazione a seguire dell’assessore Catucci: «Quei cittadini dovrebbero pure essere a conoscenza che i margini di intervento sono, nello specifico, particolarmente ristretti, in quanto la presenza di macchia mediterranea rende l’area in questione zona protetta e vincolata; per questo la loro richiesta, oltre che incomprensibile, è anche fuori luogo».
Insomma «non stiamo a guardare, anzi: le attenzioni riservate al problema da questo assessorato sono ben note ai cittadini di Via della Libertà»” E «l'incendio del 25 luglio scorso è parte, purtroppo, di una piaga che ha dimensioni nazionali».
Sul segnalato rischio-allagamenti, netto è il commento del sindaco Giuseppe Cristella: «Premesso che stiamo parlando di una zona dove intenso ed esteso è stato, in passato, il fenomeno dell’abusivismo edilizio, ricordo al comitato che, fogna bianca e quant'altro, molto è stato fatto in questi anni, per limitare i danni. Forse altro c'è da fare, ma è bene ribadire che tutto è da rapportare agli originari dislivelli altimetrici, davvero notevoli, ben noti ai residenti della zona interessata».
Il sindaco Cristella, per il quale «tutto si può dire tranne che questa amministrazione non sia attenta alla riqualificazione urbana», esprime poi scetticismo su comitati che tendono a manifestare «insoddisfazioni personali, anche politico-partitiche»: ci sono - dice - «forme meno strumentali e più produttive per risolvere i problemi della comunità».
Marca a uomo, Cristella: «Mi risulta che in Via della Libertà molti residenti non si ritrovano sulle posizioni di quei cittadini: che cosa dovrebbero fare, mettere su un contro-comitato?»
E cioè: «Ha emesso apposite ordinanze perché i privati proprietari procedessero, nei termini di legge e nei limiti del consentito, alle operazioni di pulizia di cui si parla: cosa che nel caso di Via della Libertà è puntualmente avvenuto, al contrario di altre zone, dove invece verbali e sanzioni sono stati notificati ai proprietari inadempienti».
La precisazione a seguire dell’assessore Catucci: «Quei cittadini dovrebbero pure essere a conoscenza che i margini di intervento sono, nello specifico, particolarmente ristretti, in quanto la presenza di macchia mediterranea rende l’area in questione zona protetta e vincolata; per questo la loro richiesta, oltre che incomprensibile, è anche fuori luogo».
Insomma «non stiamo a guardare, anzi: le attenzioni riservate al problema da questo assessorato sono ben note ai cittadini di Via della Libertà»” E «l'incendio del 25 luglio scorso è parte, purtroppo, di una piaga che ha dimensioni nazionali».
Sul segnalato rischio-allagamenti, netto è il commento del sindaco Giuseppe Cristella: «Premesso che stiamo parlando di una zona dove intenso ed esteso è stato, in passato, il fenomeno dell’abusivismo edilizio, ricordo al comitato che, fogna bianca e quant'altro, molto è stato fatto in questi anni, per limitare i danni. Forse altro c'è da fare, ma è bene ribadire che tutto è da rapportare agli originari dislivelli altimetrici, davvero notevoli, ben noti ai residenti della zona interessata».
Il sindaco Cristella, per il quale «tutto si può dire tranne che questa amministrazione non sia attenta alla riqualificazione urbana», esprime poi scetticismo su comitati che tendono a manifestare «insoddisfazioni personali, anche politico-partitiche»: ci sono - dice - «forme meno strumentali e più produttive per risolvere i problemi della comunità».
Marca a uomo, Cristella: «Mi risulta che in Via della Libertà molti residenti non si ritrovano sulle posizioni di quei cittadini: che cosa dovrebbero fare, mettere su un contro-comitato?»
Francesco Romano - La Gazzetta del Mezzogiorno
1 commento:
ma una a quelle case non erano tutte abusive?
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