domenica 9 novembre 2008

Dramma sfratti. In Puglia a rischio 1.130 famiglie.

“Il Governo respinge tutti gli emendamenti del PD.
Il sottosegretario Mantovani, disinformato”

Dramma sfratti in Puglia. Dei 71 Comuni considerati dalla legge (61 dell´89) «a alta tensione abitativa» (questo era il numero dei comuni ad alta tensione abitativa individuati dal CIPE nel 2003) e che finora avevano sempre goduto di tutte le proroghe concesse dai vari governi, adesso ne restano solo 11, quelli dell’area metropolitana di Bari.
Foggia, Brindisi, Lecce e Taranto drammaticamente con le loro emergenze restano dunque fuori dal Decreto Legge (L. 158/08 - Misure urgenti per contenere il disagio abitativo di particolari catetegorie sociali) in discussione in queste ore, e che di fatto contiene il rischio di sfratto solo per le aree metropolitane.
A comunicarlo sono i deputati pugliesi del PD, Vico, Mastromauro, Bellanova, Bordo, Ria, Gaglione, Ginefra, Boccia, Capano, Servodio, Grassi e Lo Sacco che denunciano inoltre l’atteggiamento della maggioranza governativa anche in Commissione Territorio.
Come PD avevamo proposta una serie di emendamenti al decreto – sottolinea – ma sono stati tutti respinti.
Ma i dati che i deputati pugliesi del PD propongono attraverso un comunicato alla stampa, annunciano una stagione difficile per gli inquilini pugliesi.
Il decreto – dice – nato per far fronte al disagio abitativo di tante persone, ora per palesi motivi economici è stato ristretto solo alle famiglie chi vivono in grandi città capoluoghi di aree metropolitane. L’ho ha confermato lo stesso sottosegretario agli interni Mantovani mostrando, però, di fatto una scarsa informazione da parte del Governo su un tema di estrema delicatezza e importanza come il diritto alla casa.
E proprio qualche giorno fa lo stesso Mantovani accogliendo gli inviti e le osservazioni critiche rivolte al Governo in ordine alla mancanza di adeguati elementi di conoscenza, informava che, tenendo presente i dati relativi all'attuazione della legge n. 9 del 2007, con la conversione in legge del decreto-legge in esame - e dunque con la riduzione dell'ambito di applicazione della normativa - gli sfratti oggetto di proroga sarebbero passati da 2.689 a 2.458, con un aumento degli appartamenti da liberare che superava di poco le 230 unità.
In via esemplicativa lo stesso sottosegretario esponeva nel dettaglio la situazione in regioni come la Sicilia e la Puglia, fornendo in quest’ultimo caso dati di sfratti bloccati provincia per provincia: 5 sfratti a Bari, 3 a Brindisi, 10 a Foggia, 7 a Taranto e nessuno a Lecce.
Questa è vera disinformazione – commentano i deputati pugliesi del PD- che propongono, invece, dati più aggiornati sull’emergenza sfratti in Puglia (Dati 2007 resi pubblici nel giugno 2008. Fonte: Ministero degli interni - Dipartimento per le politiche del personale dell'amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie - direz. centrale per la documentazione e la statistica - ufficio II - uff. centrale di statistica – ndr).
Il dato più preoccupante è quello di Taranto con 529 sfratti incombenti su famiglie con evidenti disagi economici o sfrattati dal locatore per finita locazione ma vi sono difficoltà evidenti anche a Lecce (357 sfratti), Foggia (196 sfratti) e Brindisi (50 sfratti).
Una emergenza che in Puglia, malgrado i dati siano fermi al 2007 e non comprendano i dati riferiti alla Legge 431 del ’98 (Legge sull’emergenza sfratti) si attesta già su 1.130 interruzioni di locazione.
E’ evidente – commentano i parlamentari del PD – che proprio al sottosegretario manchino le informazioni di base sulla condizione abitativa di una fascia di popolazione delle regioni meridionali. Così come è evidente che questo Governo smantellando il Piano Casa, voluto nelle precedenti legislature, manda alle ortiche tutti quegli strumenti efficaci studiati per sostenere una politica degli affitti equa indispensabile per quella parte di popolazione che non si può permettere una casa.
Infine l’appello dei deputati pugliesi del PD.
Ci rivolgiamo a tutti i sindaci del Comuni pugliesi ad alta densità abitativa affinché facciano presente questa situazione ai Prefetti e ai responsabili del Ministero degli Interni, segnalando questa drammaticità.

Vico, Mastromauro, Bellanova, Bordo, Ria, Gaglione, Ginefra, Boccia, Capano, Servodio, Grassi e Lo Sacco

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