sabato 15 novembre 2008

Gol, quasi gol, anzi …..autorete

Finalmente una buona notizia.
Non se ne poteva più di crisi finanziaria, di crisi economica, di inflazione, di recessione, di Pil che segna meno.
“Abbiamo vinto!”, ha gridato Gisella Kristallin.
Saputo che l’ Amministrazione Provinciale ha appaltato i lavori di rifacimento del manto stradale Laterza-Santeramo, Gisella KRISTALLIN, intervistato dal roscio giornalista Bisc-cardi ha detto:
“Abbiamo vinto. La mia squadra ha vinto; io sono stato l’allenatore e il goleador di questa partita.
Devo ringraziare SCACCO MATTO, il regista, che mi ha lanciato il pallone che veniva…veniva e io andavo…andavo, ….. tiro…. rezza!!!
Un abbraccio anche al mio vice capitano azzeccagarbugli DAVINCI, grande cursore delle scale del Municipio, a TESTADICERINO che mette in ordine i punti del dasch, a tutta la squadra, inzomma.
I cittadini di Lo voglio bene al mio paese devono sapere che se le strade sono ridotte a formaggio svizzero, come se fosse passato un bombardiere americano di ritorno dall’Iran che scarica i residui di bombe, è tutta colpa di Nik e Gian, Regione e Provincia.
Io, che la notte, e non solo, sogno di essere Presidente della Provincia, Governatore di Puglia, erede di Mezzocoglione, psiconano di Arcore, prossimo Presidente degli Stati Uniti, successore di Zilvio I al Vaticano, mantengo gli impegni presi con gli elettori.
Mi sono recato in provincia con la squadra e ho appaltato i lavori di manutenzione della strada per Santeramo.
Ho fatto gol, ho vinto.
Sono loro, NiK e Gian che hanno fallito, non hanno mantenuto le promesse elettorali.
Hanno riaperto ospedali chiusi da Fefè,
speriamo che non aprono pure i manicomi, temo per un mio amico che quotidianamente spara cazzate, anch’io sto sulla buona strada, stanno estendendo l’esenzione ticket farmaceutica a quasi tutta la popolazione pugliese, dissipando così, soprattutto all’ASL di Taranto il “tesoretto” accumulato da Peppino.
I due si devono dimettere, è la legge del calcio, lasciatevelo dire da un calciatore mancato solo perché chiamato a svolgere compiti importanti, quasi divini, (il quasi è solo temporaneo, aspetto la notizia da un momento all’altro).
Quando l’allenatore sbaglia, coerentemente si deve dimettere”.

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