sabato 29 novembre 2008

Dibattito del Pd sulla sanità e il nuovo Piano regionale della salute

LATERZA - Centodiciotto da medicalizzare a Laterza, ennesimo (e non ultimo) capitolo. «E' pronto il nuovo bando per reclutare medici già in possesso di patentino, l'auspicio è che arrivino domande, intanto parte il terzo corso regionale per formarne di nuovi»: lo ha detto il consigliere regionale Paolo Costantino all'ultimo dei tre appuntamenti organizzati fra "politica attiva e primarie" dal Pd cittadino. Dallo stesso tavolo, la voce discordante di Mario Fanelli, medico, sindacalista: «Basta illusioni, non creiamo altre aspettative: con le risorse oggi disponibili - 32 medici sui 70 in pianta organica -, destinate ad assottigliarsi ancora di più piuttosto che a crescere, a Laterza il medico non arriverà mai». Quindi «il 118 sul territorio va rimodulato partendo dall'esistente, puntando sulla mobilità delle auto mediche, sul rispetto dei tempi di intervento, consapevoli del fatto che mai tutte le postazioni potranno essere medicalizzate; e va migliorato il trattamento economico dei medici, decisamente malpagati a fronte di un lavoro massacrante, di grande responsabilità». Un contributo in merito potrebbe arrivare, per Fanelli, dall'istituzione del "codice bianco": medici di famiglia chiamati cioè a fare da "filtro" per 12 ore al giorno. Rassegnarsi, dunque? Tutt'altro. Per Costantino la strada intrapresa va percorsa fino in fondo, dopo «la delibera del direttore generale Asl Domenico Colasanto che nel maggio scorso ha ridato a Laterza ciò che quattro anni fa le fu prima assegnato e poi sottratto, e la deroga concessa a seguire dal presidente Vendola». E dopo gli intoppi di percorso: il bando per l'assunzione dei medici bloccato dal ricorso della Fimmg e poi sbloccato dal Tar di Lecce, quando però gli otto medici che si erano segnalati avevano trovato altra sistemazione. Quindi, la decisione di rifare il bando e, nel frattempo, di formare nuovi medici: «Siamo fiduciosi, gli interventi in atto possono dare una risposta positiva al problema, in attesa che la mobilità già riscontrata tra gli infermieri - in Puglia ne sono tornati circa un migliaio - si verifichi anche per i medici». Sullo sfondo, in una serata che aveva perso per strada il direttore Colasanto (impegnato in Regione, in summit con Vendola) e l'assessore regionale Alberto Tedesco (idem), il nuovo Piano regionale della salute. Approvato «in chiara discontinuità con il precedente» ha spiegato Costantino, «espresso da una legge e non da una delibera di giunta, frutto di copiosi incontri con associazioni, operatori, amministrazioni pubbliche, sindacati: abbiamo ascoltato tutti e tutti sono stati ascoltati, nei fatti» ha rimarcato il consigliere Pd. Un piano, in definitiva, che «modernizza gli ospedali e crea la medicina distrettuale, mai esistita». Il tutto verso «una sanità davvero al servizio dei cittadini, non più strumentalizzata dalla politica», come hanno auspicato in apertura Davide Bellini, segretario del Pd cittadino, e Franco Bruno del coordinamento sezionale del partito. Intanto questa sera (18,30), alla Cittadella, convegno in tema di Forza Italia, presenti il sindaco Giuseppe Cristella e il consigliere regionale Gianmarco Surico: "Lo sfascio della sanità in Puglia". Altro capitolo.

Francesco Romano
La Gazzetta del Mezzogiorno
28 novembre 2008

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