giovedì 6 novembre 2008

Le Vie dello Sviluppo Economico e la Tutela Ambientale

La crisi dell’economia reale sta esplodendo: i dati di crescita della disoccupazione, ma soprattutto della cassa integrazione, lo stanno a dimostrare.

Ilva, Miroglio e Natuzzi sono i tristi esempi di un modello economico che si sta frantumando.
Con la nostra manifestazione vogliamo svegliare l'attenzione di tutti verso quei lavoratori, precari non solo nel lavoro, ma ormai anche nella vita.

Solo chi e' ipocrita ignora queste difficolta', perche' non e' facile affrontare la cassa integrazione, soprattutto per chi vive del solo stipendio e deve fronteggiare le spese mensili di una famiglia.

Ignorare i lavoratori e i precari vuol dire semplicemente scegliere di stimolare il conflitto sociale, con tutte le incognite del caso.

Noi, pero', vogliamo andare oltre la denuncia, vogliamo trovare una soluzione che risponda alle esigenze della nostra comunità.
Vogliamo cercare un modello di sviluppo di un economia sostenibile, che riesca a superare le fallimentari esperienze di imprenditori colonialisti e porti al radicamento di una cultura imprenditoriale che rispetti ambiente e territorio.


Lo sviluppo economico deve procedere su un binario parallelo a quello del rispetto della vita, garantendo anche la salute dei cittadini, vedi le tristi vicende legate alle Polveri Sottili dell' Ilva. Diversamente non c'è nessuno sviluppo, ma solo problemi la cui soluzione rimettiamo egoisticamente nelle mani delle future generazioni.
Queste sono le istanze con cui abbiamo pensato all' iniziativa "Sviluppo Economico e Tutela Ambientale", che si terra' a Laterza presso la Cittadella della Cultura alle ore 20:00Sabato 8 Novembre con la partecipazione dell' on. Francesco Boccia, dell' on. Ludovico Vico e del prof. Federico Pirro.


Davide Bellini
SEGNALAZIONI: I principali Tagli della Finanziaria 2009

Una Finanziaria che prevede tagli consistenti (rispetto al dato assestato 2008) in tutti i principali interventi
1 Sistemi stradali , autostradali e intermodali (- 1.922,8 milioni)
2 Infrastrutture portuali ed aeroportuali (- 31,4 milioni)
3 Sistemi ferroviari locali (-10 milioni)
4 Sistemi idrici (-5 milioni)
5 Edilizia statale (- 41 milioni)
6 Politiche abitative (- 62,1 milioni)
7 Politiche urbane e territoriali (-161 milioni)

Il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione vede una consistente riduzione pari a 43, 8 milioni rispetto all’anno precedente.

L’ANAS contava per il 2009, in base alla Finanziaria scorsa, su 1.560 miliardi: saranno 1.205.
Una riduzione è prevista anche nel capitolo relativo alle somme da erogare all’Anas a titolo di corrispettivi dovuti per le attività ed i servizi resi 269,8 milioni di euro (-126,7 milioni di euro rispetto al dato 2008)

Per RFI erano previsti 3.500 milioni, saranno invece 2.362.

Le riduzioni previste sul finanziamento al trasporto pubblico locale mettono le Regioni in grave allarme; le regioni saranno chiamate a gestire le numerose deleghe senza le corrispondenti risorse.

Stessa sorte per quanto concerne le principali voci riferite al Ministero dell’Ambiente:

1 Conservazione dell’assetto idrogeologico (- 241 milioni)
2 Prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento (- 88 milioni)
3 Sviluppo sostenibile (- 41 milioni)
4 Trattamento e smaltimento rifiuti e acque, bonifiche, tutela e gestione delle risorse idriche (-90 milioni) - 32,4 % rispetto al 2008
5 Ricerca e innovazione (-11,4 milioni)

Infine per quanto riguarda gli stanziamenti relativi alla Protezione civile e alle calamità naturali è opportuno segnalare i seguenti tagli:

1 Interventi per pubbliche calamità (-36,6 milioni)
2 Protezione civile (- 431,9 milioni)
Il presidente della Camera: "Se si pone la fiducia situazione anomala e deprecabile, il testo (leggi) non è stato discusso in Commissione". Berlusconi: "E' finito l'assalto alla diligenza, questo dà fastidio alle lobby". D'Alema: "Si calpesta la Costituzione"

«Col FederalismoSud perde 1 miliardo»
Lo afferma la Svimez a proposito del Ddl Calderoli. Con questo, infatti, le regioni più penalizzate sarebbero la Calabria (tra i 384 e i 372 milioni di euro in meno), la Campania (che perderebbe tra i 195 e i 167 milioni di euro) e la Puglia (da -168 milioni di euro a - 149). Pioggia di quattrini, invece, sulla Lombardia: +623/+591 milioni di euro• A Bari convegno Calderoli-Fitto

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Lasciamo parlare un giornalista-parlamentare ben informato sui fatti, Paolo Guzzanti: «Parliamo di un principio. Vedo che un gruppo di pasdaran seguita a far finta di non capire, o forse non capisce davvero. il punto, l'unico punto che conta (e lasciamo perdere la Carfagna, facciamo finta che non esista) è: è ammissibile o non ammissibile, in una democrazia ipotetica, che il capo di un governo nomini ministro persone che hanno il solo e unico merito di averlo servito, emozionato, soddisfatto personalmente? Potrebbe essere il suo giardiniere che ha ben potato le sue rose, l'autista che lo ha ben guidato in un viaggio, la meretrice che ha ben succhiato il suo uccello, ma anche il padre spirituale che abbia ben salvato la sua anima, il ciabattino che abbia ben risuolato le sue scarpe.
Non importa in che modo. Non importa il sesso. Importa un principio, uno solo: è lecito, è tollerabile, è accettabile in via ipotetica e non qui in Italia ma sul fantastico pianeta di Zorbador che il primo ministro faccia ministro e segretario di Stato il pescivendolo che gli ha fornito le migliori triglie, il medico che lo ha tirato fuori da una brutta polominte, la maestra di piano dei suoi figli, l'antennista della sua televisione di casa, e così via.
Affrontiamo per favore il solo problema generale, che è quello che ho già indicato: è lecito o non è lecito che si faccia ministro in uno Stato immaginario e anzi in un Pianeta di un'altra costellazione, una persona che ha come suo merito specifico ben soddisfatto il capo del governo? Sì o no? Lasciamo perdere per favore, il caso di una povera ragazza, ministro per caso, insultata da un'energumena su una piazza piena di loschi figuri. Lasciatela in pace. Fate con me un passo avanti alla maniera dei classici greci: dibattiamo solo sul principio. E' lecito o no?». (dal blog di Paolo Guzzanti)

Anonimo ha detto...

Lasciamo parlare un giornalista-parlamentare ben informato sui fatti, Paolo Guzzanti: «Parliamo di un principio. Vedo che un gruppo di pasdaran seguita a far finta di non capire, o forse non capisce davvero. il punto, l'unico punto che conta (e lasciamo perdere la Carfagna, facciamo finta che non esista) è: è ammissibile o non ammissibile, in una democrazia ipotetica, che il capo di un governo nomini ministro persone che hanno il solo e unico merito di averlo servito, emozionato, soddisfatto personalmente? Potrebbe essere il suo giardiniere che ha ben potato le sue rose, l'autista che lo ha ben guidato in un viaggio, la meretrice che ha ben succhiato il suo uccello, ma anche il padre spirituale che abbia ben salvato la sua anima, il ciabattino che abbia ben risuolato le sue scarpe.
Non importa in che modo. Non importa il sesso. Importa un principio, uno solo: è lecito, è tollerabile, è accettabile in via ipotetica e non qui in Italia ma sul fantastico pianeta di Zorbador che il primo ministro faccia ministro e segretario di Stato il pescivendolo che gli ha fornito le migliori triglie, il medico che lo ha tirato fuori da una brutta polominte, la maestra di piano dei suoi figli, l'antennista della sua televisione di casa, e così via.
Affrontiamo per favore il solo problema generale, che è quello che ho già indicato: è lecito o non è lecito che si faccia ministro in uno Stato immaginario e anzi in un Pianeta di un'altra costellazione, una persona che ha come suo merito specifico ben soddisfatto il capo del governo? Sì o no? Lasciamo perdere per favore, il caso di una povera ragazza, ministro per caso, insultata da un'energumena su una piazza piena di loschi figuri. Lasciatela in pace. Fate con me un passo avanti alla maniera dei classici greci: dibattiamo solo sul principio. E' lecito o no?». (dal blog di Paolo Guzzanti)

Anonimo ha detto...

Come governerà lo vedremo nei prossimi mesi. Anche se per lui la situazione non potrebbe essere peggiore: recessione, disoccupazione, una crisi finanziaria senza uguali, il pantano irakeno e quello afgano, lasciano presagire che la partenza di Barack Obama sarà in salita. Già ora però la sua elezione a presidente degli Stati Uniti scompagina molti giochi in quelle che, a torto o ragione, vengono considerate le province dell'impero americano. La vittoria di Obama segna infatti l'inizio del declino per le campagne elettorali basate sulla paura. Dimostra che si può ottenere consenso dai cittadini proponendo un mondo diverso: fatto di minori diseguaglianze sociali, di maggior rispetto per l'ambiente, di partecipazione.

A oggi è questa la novità di Obama. Ed è una novità che preoccupa una parte consistente del nostro governo. Le frasi infelici di Silvio Berlusconi "sull'abbronzatura" del neo-presidente, che riecheggiano direttamente quelle usate dal leghista Roberto Calderoli per zittire la giornalista Rula Jebreal, e quelle sconcertanti del capogruppo della Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, sui brindisi di Al Qaeda per l'arrivo di Barack alla Casa Bianca, sono un segno di nervosismo. Dopo le manifestazioni per i tagli nella scuola, nella maggioranza cresce la sensazione di stare perdendo, a poco, a poco, la sintonia con il Paese. E adesso, messo alle spalle un ottobre d'inferno, novembre si apre con lui: un presidente afro-americano popolarissimo anche tra gli italiani che hanno votato centro-destra. Un presidente che, se manterrà anche solo in parte quanto ha promesso durante la sua indimenticabile campagna, finirà per fare mostrare la corda a tutta la politica nostrana.

Pensate solo alla questione clima: il centro-destra, senza troppo scandalo da parte del centro-sinistra, non vuole rispettare gli accordi internazionali sull'inquinamento. Sostiene che costano troppo alle nostre imprese. Ma cosa accadrà ora con Obama che garantisce di ridurre le emissioni di CO2 dell'80 per cento entro il 2050 e assicura che durante il suo mandato si punterà tutto sull'energia rinnovabile? L'Italia rimarrà schierata con i paesi dell'ex patto di Varsavia che vogliono continuare ad avvelenare il pianeta, o nelle prossime settimane farà precipitosamente marcia indietro? E, in ogni caso, quale sarà a quel punto la credibilità di Berlusconi?

Fare politica vuol dire immaginare il futuro. E Obama, per la sua età, la sua storia personale, il futuro lo rappresenta. Per questo l'attempato Cavaliere ricorda che «è giovane e bello» e si offre di dargli consigli. All'improvviso lui, come tutti gli altri leader che per ragioni anagrafiche o di carriera sono sulla scena da più di un quarto di secolo, sentono il peso degli anni. E hanno paura

Anonimo ha detto...

Diogene il cane!!!!!
I nodi arrivano al pettine.Il gruppo Miroglio è in crisi.Ancora una volta la politica ginosina investe male.L'errore della Vianini S.P.A. non è servita. Oggi vanno a casa 234 operai.La Miroglio fa una "rapina di investimenti" anni or sono,oggi non èin condizione di avere un piano industriale.Chi paga? Licenziare conviene.Oggi il territorio ginosino si trova senza piccola industria,artigianato,agricoltori,pescatori,senza turismo.I sindacati fanno ridere,vanno a Roma dal Ministero del Lavoro ma la Miroglio non si presenta, il morto c'è ed è stato riconosciuto.Il ministero dell'Economia fa da sacerdote.La classe politica tarantina destra e sinistra fa acqua da tutte le parti.Il Nord d'Italia riesce a portare a casa milioni di euro.Denaro che il governo Prodi aveva destinato al Sud.
L'insulto al neo Presidente Obama di Berlusconi fa parte di quei cittadini del sud che con la politica scherza senza pensare ai danni che può causare lo scherzo.Può scoppiare anche una guerra mondiale.Ginosa continua a rimanere indietro, non cresce.Eppure c'era una volta un assessore alle attività produttive alla regione Puglia. Un saluto da Diogene.